Infermiera a noleggio monouso
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Different Tales :: Off Topic :: Archivio :: Different Rooms - Tutti i racconti :: Step 2 - Camera da Letto
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Re: Infermiera a noleggio monouso
Per i marcatori del tempo sono d'accordo con Viv, li trovo inutili.
Forse potrebbero funzionare per descrivere avvenimenti eccezionali, un periodo storico, ma qui non hanno senso, chi si ricorda più di quelle partite? Conta l'insieme della storia e lo sviluppo finale.
L'unica critica che si può fare è quella, il racconto è godibile e divertente.
Non ha bisogno di riletture, arriva subito.
Un abbraccione.
Forse potrebbero funzionare per descrivere avvenimenti eccezionali, un periodo storico, ma qui non hanno senso, chi si ricorda più di quelle partite? Conta l'insieme della storia e lo sviluppo finale.
L'unica critica che si può fare è quella, il racconto è godibile e divertente.
Non ha bisogno di riletture, arriva subito.
Un abbraccione.
Ospite- Ospite
Re: Infermiera a noleggio monouso
Ho letto con piacere questo racconto, simpatico e ironico, quasi un po’ surreale.
Ben scritto, ha ritmo, vivacità.
Con qualche minima aggiustatina, non sfigurerebbe in una antologia scolastica, di fianco ad autori umoristici affermati.
Arianna 2016- Maestro Jedi
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Re: Infermiera a noleggio monouso
Una storia a tratti esilarante, i personaggi di Dino e Betta sono delle macchiette irresistibili che hai saputo caratterizzare davvero bene.
Nella lettura "alcuni" dettagli di troppo mi hanno infastidito altri invece li ho trovati assolutamente funzionali all'intento umoristico che il testo fa percepire dell'inizio (esempi: mi ha infastidito quel "Inesperienza di genitori primipari!" quando risponde Gioia Felice, l'ho trovata davvero di troppo. ).
Ma sono davvero quisquilie. Il pezzo è godibilissimo, scivola via che è un piacere, ritmo ottimo. Non ho apprezzato molto neanche io i marcatori temporali in questa veste, anche se l'escamotage del diario mi fa digerire un po' meglio la questione .
Un ottimo racconto umoristico, brav!
Il titolo è esilarante ma anche un'arma a doppio taglio perché dice molto, forse lo modificherei ma forse no, non lo so, ci penso neh .
Brav.
Ele
Nella lettura "alcuni" dettagli di troppo mi hanno infastidito altri invece li ho trovati assolutamente funzionali all'intento umoristico che il testo fa percepire dell'inizio (esempi: mi ha infastidito quel "Inesperienza di genitori primipari!" quando risponde Gioia Felice, l'ho trovata davvero di troppo. ).
Ma sono davvero quisquilie. Il pezzo è godibilissimo, scivola via che è un piacere, ritmo ottimo. Non ho apprezzato molto neanche io i marcatori temporali in questa veste, anche se l'escamotage del diario mi fa digerire un po' meglio la questione .
Un ottimo racconto umoristico, brav!
Il titolo è esilarante ma anche un'arma a doppio taglio perché dice molto, forse lo modificherei ma forse no, non lo so, ci penso neh .
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Hellionor- Admin
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Re: Infermiera a noleggio monouso
ciao
dei racconti umoristici, a mio parere, è quello meglio riuscito.
mi sono proprio divertita a leggerlo.
divertente, con i tempi giusti, scritto alla perfezione.
insomma, non era facile strappare un sorriso, tu mi hai fatto ridere di gusto.
paletti tutti centrati alla perfezione.
Dino è una macchietta, Betta una potenza della natura.
molto convincenti tutti i personaggi.
lo scandire delle ore non ha disturbato la lettura, anzi.
solo tantissimi complimenti
davvero bravissim*
dei racconti umoristici, a mio parere, è quello meglio riuscito.
mi sono proprio divertita a leggerlo.
divertente, con i tempi giusti, scritto alla perfezione.
insomma, non era facile strappare un sorriso, tu mi hai fatto ridere di gusto.
paletti tutti centrati alla perfezione.
Dino è una macchietta, Betta una potenza della natura.
molto convincenti tutti i personaggi.
lo scandire delle ore non ha disturbato la lettura, anzi.
solo tantissimi complimenti
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Resdei- Maestro Jedi
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Re: Infermiera a noleggio monouso
travolgente ,scatenato, simpatico.
Non era facile mantenere il ritmo iniziale , tu sei riscito a farlo fino alla fine, con situazioni divertenti, paradossali.
Povera Betta quante ne ha subite , un malato immaginario come quello che descrivi è un pericolo pubblico.
Bella la scena della torta che si spiaccica al soffitto e ricade su Dino.
Brava la Betta che per fortuna scappa via.
Paletti rispettati anche in questa soria.
Letta con piacere.
Non era facile mantenere il ritmo iniziale , tu sei riscito a farlo fino alla fine, con situazioni divertenti, paradossali.
Povera Betta quante ne ha subite , un malato immaginario come quello che descrivi è un pericolo pubblico.
Bella la scena della torta che si spiaccica al soffitto e ricade su Dino.
Brava la Betta che per fortuna scappa via.
Paletti rispettati anche in questa soria.
Letta con piacere.
gemma vitali- Padawan
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Re: Infermiera a noleggio monouso
Ciao autor*
Un bel monologo umoristico, scritto bene e che scorre senza intoppi.
I personaggi sono ben caratterizzati e ci sono alcune scene (tra cui quella della torta) che spiccano bene.
Anche i marcatori temporali non mi hanno disturbato, come di norma potrebbe succedere.
A livello tecnico, non ho refusi da segnalarti e in ultimo, ma non meno importante, i paletti imposti sono stati rispettati nelle scelte che hai effettuato per impostare il tuo racconto.
Una buona prova, riesce ad arrivare senza troppi problemi.
Complimenti e a rileggerti.
Un bel monologo umoristico, scritto bene e che scorre senza intoppi.
I personaggi sono ben caratterizzati e ci sono alcune scene (tra cui quella della torta) che spiccano bene.
Anche i marcatori temporali non mi hanno disturbato, come di norma potrebbe succedere.
A livello tecnico, non ho refusi da segnalarti e in ultimo, ma non meno importante, i paletti imposti sono stati rispettati nelle scelte che hai effettuato per impostare il tuo racconto.
Una buona prova, riesce ad arrivare senza troppi problemi.
Complimenti e a rileggerti.
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Re: Infermiera a noleggio monouso
La figura del malato immaginario, qui portata all'estremo, ha sempre intrinseca una miriade di possibilità comiche. Gli si accosta un personaggio vincente, Betta, e il gioco è fatto. Non voglio dire che il racconto si sia scritto da solo, c'è molto lavoro dietro e si vede, ma tutto è figlio dell'idea embrionale. Ho poco da aggiungere ai commenti che già sono stati fatti in realtà, perché il racconto è brioso e si legge in scioltezza. Pecca un po' dal punto di vista emozionale, ma è un problema figlio del genere, quindi c'è poco da disquisire. Sì, un appunto sui marcatori, che ho letto hanno suscitato qualche perplessità, a ne sono sembrati utili invece. Perché fanno parte del meccanismo comico, introducono non solo la data, ma soprattutto la partita e sono comunque figlio degli appunti di Betta, hanno cioè un ruolo, non sono spuntati fuori dal nulla.
Akimizu- Cavaliere Jedi
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Re: Infermiera a noleggio monouso
Ciao Aut-
Ti segnalo "Betta di accorse di avere" al posto di "Betta si accorse di avere".
Il titolo mi ha incuriosito anche perché dichiarava già in modo esplicito il genere di questo racconto.
Non amo molto i titoletti in grassetto, spezzano troppo il racconto soprattutto quando è breve. E mi dispiace dirlo ma non mi piacciono nemmeno in questo racconto, per quanto sia originale il modo in cui li hai inventati. Alla fine non sono pertinenti con il susseguirsi degli eventi e la frase "si accorse che le giornate in cui Dino aveva dato il meglio di sé erano quelle in cui l’Italia aveva giocato" non mi sembra una giustificazione sufficiente. Ogni capitoletto è troppo breve per essere goduto appieno. Viene giustificato come "un diario". Ma il risultato secondo me non è soddisfacente.
Il malato immaginario è una situazione reale ma la situazione al limite del surreale è proprio l'infermiera a noleggio, l'idea secondo me vincente di questo racconto. Betta però non si comporta solo come infermiera ma pure come governante, oggi forse la chiameremmo badante.
La malattia è portata alle estreme conseguenze per scatenare per lo meno il sorriso di fronte a scene che sono lontanissime dall'esperienza comune e quinti potenzialmente surreali.
Buono l'italiano, non mi sono mai inceppato.
I paletti ci sono: genere umoristico; orto e giardino ci sono; estate 1982 c'è; camera da letto un po' tirata (in realtà è un soggiorno); infermiera e disegnatore ci sono.
Grazie e alla prossima.
Ti segnalo "Betta di accorse di avere" al posto di "Betta si accorse di avere".
Il titolo mi ha incuriosito anche perché dichiarava già in modo esplicito il genere di questo racconto.
Non amo molto i titoletti in grassetto, spezzano troppo il racconto soprattutto quando è breve. E mi dispiace dirlo ma non mi piacciono nemmeno in questo racconto, per quanto sia originale il modo in cui li hai inventati. Alla fine non sono pertinenti con il susseguirsi degli eventi e la frase "si accorse che le giornate in cui Dino aveva dato il meglio di sé erano quelle in cui l’Italia aveva giocato" non mi sembra una giustificazione sufficiente. Ogni capitoletto è troppo breve per essere goduto appieno. Viene giustificato come "un diario". Ma il risultato secondo me non è soddisfacente.
Il malato immaginario è una situazione reale ma la situazione al limite del surreale è proprio l'infermiera a noleggio, l'idea secondo me vincente di questo racconto. Betta però non si comporta solo come infermiera ma pure come governante, oggi forse la chiameremmo badante.
La malattia è portata alle estreme conseguenze per scatenare per lo meno il sorriso di fronte a scene che sono lontanissime dall'esperienza comune e quinti potenzialmente surreali.
Buono l'italiano, non mi sono mai inceppato.
I paletti ci sono: genere umoristico; orto e giardino ci sono; estate 1982 c'è; camera da letto un po' tirata (in realtà è un soggiorno); infermiera e disegnatore ci sono.
Grazie e alla prossima.
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