Come un'anguilla
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Different Tales :: Off Topic :: Archivio :: Different Rooms - Tutti i racconti :: Step 2 - Camera da Letto
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Re: Come un'anguilla
Ciao.
Bella penna!
Scritto al maschile, ma alcune riflessioni sono tutte femminili, per cui già per questo ti faccio molti complimenti.
Gli uomini (non tutti, chiaramente) sono meno cervellotici, fanno meno elucubrazioni mentali, al contrario delle donne.
L’idea è buona, anche lo svolgimento è stuzzicante.
Un po' meno l’epilogo, condivisibile, ma mi è sembrato troppo repentino.
Avevi creato una bella atmosfera, colta e raffinata, gioco di sguardi e pericolosi sentimenti, ma poi è come se ti fossi stufato e avessi deciso di mettere un punto.
Fine della storia, in tutti i sensi. Come mai? Ma come dici tu: la regola è non fare domande.
Il titolo mi sembra proprio azzeccato.
Bella penna!
Scritto al maschile, ma alcune riflessioni sono tutte femminili, per cui già per questo ti faccio molti complimenti.
Gli uomini (non tutti, chiaramente) sono meno cervellotici, fanno meno elucubrazioni mentali, al contrario delle donne.
L’idea è buona, anche lo svolgimento è stuzzicante.
Un po' meno l’epilogo, condivisibile, ma mi è sembrato troppo repentino.
Avevi creato una bella atmosfera, colta e raffinata, gioco di sguardi e pericolosi sentimenti, ma poi è come se ti fossi stufato e avessi deciso di mettere un punto.
Fine della storia, in tutti i sensi. Come mai? Ma come dici tu: la regola è non fare domande.
Il titolo mi sembra proprio azzeccato.
Resdei- Maestro Jedi
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Re: Come un'anguilla
Un monologo che scorre bene, ben congegnato e ben condotto.
Hai creato una bella atmosfera, un personaggio tormentato che vive un amore bizzarro e che si fa i suoi film mentali per arrivare preparato all'incontro con la sua musa (musa che resta un personaggio ambiguo per tutto il testo, e questo è un punto vincente).
Forse troppo lungo il film che si fa. Almeno per me.
Mi perdi un po' sul finale.
Il registro narrativo è coerente e convincente e la storia ha il suo fascino, che resta come un fermo immagine di una donna in piscina.
A rileggerti
Ele
Hai creato una bella atmosfera, un personaggio tormentato che vive un amore bizzarro e che si fa i suoi film mentali per arrivare preparato all'incontro con la sua musa (musa che resta un personaggio ambiguo per tutto il testo, e questo è un punto vincente).
Forse troppo lungo il film che si fa. Almeno per me.
Mi perdi un po' sul finale.
Il registro narrativo è coerente e convincente e la storia ha il suo fascino, che resta come un fermo immagine di una donna in piscina.
A rileggerti
Ele
Hellionor- Admin
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Re: Come un'anguilla
Ciao Aut-
Non si scrive "a Il Cairo" ma "al Cairo". Non è una regola conosciutissima, infatti spesso si leggono le versioni errate, ma si dovrebbe scrivere anche "alla Spezia", "all'Aquila", "al Pireo" eccetera.
La prima volta che ho letto il racconto ho pensato: "ma cosa sto leggendo?" Mentre in realtà capivo già tutto ma non mi sembrava vero. Rileggevo per vedere se avevo capito e si, avevo capito. È una trama molto lontana dalla mia percezione eppure mi ci hai fatto immergere dentro. Mi dispiace solo di non aver capito come hai fatto, perché vorrei essere in grado sia di spiegarlo a te che di replicarlo nei miei scritti, una tecnica che mi piacerebbe davvero imparare.
L'italiano è eccellente. Riesci a mantenere il contatto con il tempo e il luogo del narratore con l'uso perfetto dei tempi: passato, presente e futuro. Mi è piaciuta molto anche la descrizione di Alessandria contemporanea.
I paletti li ritrovo tutti: il genere monologo quasi perfetto; luogo Alessandria e anche il giardino; tempo estate 1982, ben incastrato; la camera da letto c'è; il disegnatore c'è.
Grazie e alla prossima.
Non si scrive "a Il Cairo" ma "al Cairo". Non è una regola conosciutissima, infatti spesso si leggono le versioni errate, ma si dovrebbe scrivere anche "alla Spezia", "all'Aquila", "al Pireo" eccetera.
La prima volta che ho letto il racconto ho pensato: "ma cosa sto leggendo?" Mentre in realtà capivo già tutto ma non mi sembrava vero. Rileggevo per vedere se avevo capito e si, avevo capito. È una trama molto lontana dalla mia percezione eppure mi ci hai fatto immergere dentro. Mi dispiace solo di non aver capito come hai fatto, perché vorrei essere in grado sia di spiegarlo a te che di replicarlo nei miei scritti, una tecnica che mi piacerebbe davvero imparare.
L'italiano è eccellente. Riesci a mantenere il contatto con il tempo e il luogo del narratore con l'uso perfetto dei tempi: passato, presente e futuro. Mi è piaciuta molto anche la descrizione di Alessandria contemporanea.
I paletti li ritrovo tutti: il genere monologo quasi perfetto; luogo Alessandria e anche il giardino; tempo estate 1982, ben incastrato; la camera da letto c'è; il disegnatore c'è.
Grazie e alla prossima.
Re: Come un'anguilla
È notte alta e sono sveglio, sei sempre tu il mio chiodo fisso... E vabbè, citazioni colte a parte, il racconto ha sicuramente un suo perché, ma in alcuni suoi passaggi è sfuggente come un'anguilla. Almeno per me s'intende. Io sono fatto storto, si sa, e mi piace capire bene cosa sto leggendo. A questo giro mi è capitato con due monologhi, entrambi affascinanti, questo e "non sono una signora", mi è successo di perderli di vista mentre leggevo, di non capire bene le vicende, cosa stesse succedendo, di cosa in realtà si stesse parlando. È una donna reale, questa di cui parli? È una metafora dell'ispirazione? È una metafora dell'amore? È una donna sposata? Quindi un'amante? Boh. Ha davvero importanza? Forse no, ma per me sì. Mi piace avere a disposizione tutti i dati, altrimenti mi perdo e perdo il racconto, mi sfugge, come un'anguilla. Sì che questo è un commento molto personale e poco utile, ma vi tenevo a farti capire il perché, nonostante sia scritto in maniera splendida e sia estremamente evocativo e suggestivo, non è riuscito a catturarmi.
Akimizu- Cavaliere Jedi
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Re: Come un'anguilla
Molto bello questo monologo, complimenti!
Molto singolare il protagonista di questo racconto che incastri alla perfezione in una relazione ancora più fumosa e oscura: tutto è molto machiavellico e cerebrale, e anche se la situazione sembra sfiorare il non senso rimane sempre molto verosimile e convincente.
La lunga riflessione del protagonista sulla strana relazione che vive mi ha convinta e catturata: mi piace il filo d'ironia che segue il corso dei suoi pensieri, mi piace che una punta d'orgoglio e d'amor proprio abbia alla fine una specie di rivincita sull'irresistibile attrazione che sembra privare l'uomo della sua stessa volontà.
Ma quante energie ci vogliono per mandare avanti una relazione così? Solo ragionandone da solo il protagonista sembra arrivare a una risposta sensata, dove quell'elegante allontanarsi anticipa una sorta di nuova conquista dell'amor proprio.
Mi piacciono molto anche le descrizioni psicologiche: all'inizio si strugge per l'imminente incontro, ma piano piano le sensazioni sfumano e cambiano colore, fino a diventare una resa, un'ammissione di colpevolezza per aver ceduto a questa follia, e per poi tornare a squillare con il colore della consapevolezza.
Lei parla di sè solo con i suoi vestiti e i modi di atteggiarsi, ma tutto questo basta per riuscire a visualizzare un personaggio negativo, quasi un seducente parassita che brama il consenso altrui per trarne giovamento. In quest'ottica ho molto apprezzato la scelta finale del protagonista della quale non si ha sentore all'inizio, ma che cresce durante la lettura lasciando dietro di sè una vaga sensazione di rivincita.
Molto singolare il protagonista di questo racconto che incastri alla perfezione in una relazione ancora più fumosa e oscura: tutto è molto machiavellico e cerebrale, e anche se la situazione sembra sfiorare il non senso rimane sempre molto verosimile e convincente.
La lunga riflessione del protagonista sulla strana relazione che vive mi ha convinta e catturata: mi piace il filo d'ironia che segue il corso dei suoi pensieri, mi piace che una punta d'orgoglio e d'amor proprio abbia alla fine una specie di rivincita sull'irresistibile attrazione che sembra privare l'uomo della sua stessa volontà.
Ma quante energie ci vogliono per mandare avanti una relazione così? Solo ragionandone da solo il protagonista sembra arrivare a una risposta sensata, dove quell'elegante allontanarsi anticipa una sorta di nuova conquista dell'amor proprio.
Mi piacciono molto anche le descrizioni psicologiche: all'inizio si strugge per l'imminente incontro, ma piano piano le sensazioni sfumano e cambiano colore, fino a diventare una resa, un'ammissione di colpevolezza per aver ceduto a questa follia, e per poi tornare a squillare con il colore della consapevolezza.
Lei parla di sè solo con i suoi vestiti e i modi di atteggiarsi, ma tutto questo basta per riuscire a visualizzare un personaggio negativo, quasi un seducente parassita che brama il consenso altrui per trarne giovamento. In quest'ottica ho molto apprezzato la scelta finale del protagonista della quale non si ha sentore all'inizio, ma che cresce durante la lettura lasciando dietro di sè una vaga sensazione di rivincita.
caipiroska- Cavaliere Jedi
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Re: Come un'anguilla
All'inizio mi disturbava un po' il paragone con l'anguilla. Per quanto efficace lo trovavo poco elegante in questo contesto di città antiche, mostre di pittura e resort. Poi dopo un paio di letture in più ho imparato a conviverci. Rende l'idea, e non mi viene in mente altro che potrebbe farlo con altrettanta efficacia (anche se non so, non è il genere di donna di cui mi piace scrivere, o immaginare), ma continuo a considerarlo un po' stonato.
Per il resto è uno dei monologhi più rigorosi come scrittura. Molto concentrato, molto dedicato, senza divagazioni, della giusta lunghezza, con un linguaggio adeguato.
Forse tutta la parte finale, al futuro, è un po' lunga. Non come concetti, ma il futuro è difficile da gestire e tutti quei "farò", "lascerò", "tornerò" appesantiscono un po' la lettura e danno una sfumatura indefinita al finale.
Per il resto è uno dei monologhi più rigorosi come scrittura. Molto concentrato, molto dedicato, senza divagazioni, della giusta lunghezza, con un linguaggio adeguato.
Forse tutta la parte finale, al futuro, è un po' lunga. Non come concetti, ma il futuro è difficile da gestire e tutti quei "farò", "lascerò", "tornerò" appesantiscono un po' la lettura e danno una sfumatura indefinita al finale.
Asbottino- Cavaliere Jedi
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Re: Come un'anguilla
Carissima volevo farti i complimenti per questo racconto. Al di là dei paletti rispettati hai scritto una storia che ha molto fascino e che lascia un senso di indefinito e mistero che mi trova partecipe al tuo modo di vedere le cose.
gemma vitali- Padawan
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Re: Come un'anguilla
Anch’io Mirella ho apprezzato tanto questo testo così particolare tant’è che sei sicuramente tra i miei preferiti. Ti rinnovo i complimenti
Petunia- Moderatore
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Re: Come un'anguilla
Io che posso aggiungere, a questo commento?vivonic ha scritto:Voglio essere chiaro subito, così tutto il resto del commento si legge in base a quanto sto per dire ora: questo racconto è di quelli che mi fanno dire "vorrei averlo scritto io". Non trovo un aggettivo per definirlo.
Cominciamo dal titolo: io ho una vera e propria ossessione per i titoli che catturano, e questo è - probabilmente - il più azzeccato dello step. Suggestivo e allo stesso tempo inequivocabile, ti rimanda immediatamente al racconto. Questo deve fare un titolo!
La scrittura è perfetta, è una penna che sa il fatto suo e alla quale non posso essere utile in alcun modo, evidentemente.
I paletti dello step sono tutti rispettati, anche un po' come mi aspettavo che facessero in molti ma che quasi nessuno ha fatto: sconvolgere l'ovvietà dell'eruzione del Vesuvio o dei mondiali dell'82.
Il genere, poi, è (permettetemi un'esternazione: FINALMENTE) inequivocabilmente centrato, tanto che pare scritto da un Autore a cui è congeniale, che potrebbe già avere pubblicato proprio grazie al monologo.
E poi, che altro dire? Si legge bene, appassiona, cattura, resta una grande riflessione a fine lettura...
Sono rimasto entusiasta già dalla prima lettura di questo racconto, e ancora oggi, a distanza di giorni, me lo sono rigustato come fosse la prima volta.
Prova superata alla grande, secondo me.
Complimenti!
Assolutamente niente.
Solo i complimenti a giochi fermi, perché sei riuscita a creare una storia perfetta e a confezionarla nel migliore dei modi!
______________________________________________________
Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.
vivonic- Admin
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Re: Come un'anguilla
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] torno a trovarti perché ancora non riesco a spiegarmi come il tuo racconto non sia entrato nella cinquina vincente (e meno male che ci ha pensato il CDL a darti il giusto premio.
Inizialmente eri fuori anche dai miei cinque a causa di quel titolo che proprio non mi è piaciuto, ma poi mi sono detto che penalizzare un racconto tanto bello a causa del titolo sarebbe stato davvero sciocco e così eccoti al secondo posto della mia classifica personale.
Complimenti sinceri ancora una volta.
Inizialmente eri fuori anche dai miei cinque a causa di quel titolo che proprio non mi è piaciuto, ma poi mi sono detto che penalizzare un racconto tanto bello a causa del titolo sarebbe stato davvero sciocco e così eccoti al secondo posto della mia classifica personale.
Complimenti sinceri ancora una volta.
paluca66- Maestro Jedi
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Re: Come un'anguilla
Anche stavolta ho votato il tuo racconto. Non avrei mai detto che fossi tu l'autrice.
Stavolta il voto non è stato ricambiato e ci sta. Come mi dicesti l'altra volta: sono io che mi sono allontanato. Vedremo cosa ci riserva il terzo step.
Stavolta il voto non è stato ricambiato e ci sta. Come mi dicesti l'altra volta: sono io che mi sono allontanato. Vedremo cosa ci riserva il terzo step.
Re: Come un'anguilla
Grazie di cuore a Gemma, Petunia, Vivonic, Paluca e Achillu per gli ulteriori commenti e le belle parole.
Grazie davvero!
Grazie davvero!
mirella- Padawan
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