Secondo Step Different Rooms

Finito di commentare tutti i racconti!
Ora il via alla seconda lettura per definire i cinque migliori. 

Io i cinque migliori li ho ben chiaro. Il problema è la classifica. Inutile stare a distinguere tra generi, ognuno ha una propria sensibilità e estetica nella letteratura. Io preferisco il monologo, quello poetico e sensibile, e inserirò un racconto umoristico per 'noblesse oblige". Sarò bilanciato da altri, giustamente, e ne sarò contento.

Cinquina redatta, forse rileggerò qualche racconto su cui mi erano rimasti dei dubbi, ma la cinquina quella è. Sulla base delle "estrazioni" di Achillu, ho fatto le proporzioni tra monologhi e umoristici, per non penalizzare un genere a discapito dell'altro, e ho utilizzato anche lo schema excel che un gentilissimo utente ha messo a disposizione. Il lavoro più laborioso - ma molto utile - è stato delineare la scaletta dei punti da assegnare, che userò anche negli step successivi, in modo da lavorare non solo sull'onda emotiva della lettura, ovviamente molto importante e altamente soggettiva, ma anche con criteri uguali per tutti. All'inizio mi era sembrata una scelta troppo scientifica o fredda, ma poi ha aiutato a distinguere lati oggettivi (punteggiatura, lessico ecc. ) dai più soggettivi.
Ora aspettiamo il momento dello squillo di trombe e poi... prossimo step.

Buona serata a tutti.
Avvicinandosi il momento del voto per il secondo step e avendo letto una gran parte dei commenti ai vari racconti (non tutti i commenti di tutti i racconti, lo confesso) vorrei condividere una riflessione, in particolare con gli admin.
Il mio dubbio riguarda i fatidici "paletti", ovvero, quando dobbiamo tenerne conto nel nostro giudizio.
Ci sono racconti, in questo step, molto belli a mio parere nei quali qualche paletto non è proprio ben centrato o, addirittura, quasi mancante.
Il mio pensiero è che se sono in concorso vuol dire che in qualche modo i paletti sono stati rispettati e quindi dovremmo privilegiare il "racconto" e "l'italiano" (so che scritto così suona freddo e distaccato ma penso che si sia capito cosa intendo dire), però mi piacerebbe sapere cosa ne pensate anche voi e soprattutto i terribili inventori dei paletti...

Io dico la mia. Gli organizzatori scelgono se fare partecipare i racconti. Quindi, a loro parere, in qualche modo sono rispettati. La nostra valutazione sui paletti è legittima ma schemi Excell mi spaventano quanto l'ultimo racconto distopico di [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]. Per quanto mi riguarda, la scelta sui paletti è stata fatta a monte, giusta o sbagliata che sia, ma la "mia" scelta sarà per i racconti che mi hanno emozionato. Nei commenti ho evidenziato la mia perplessità sui paletti, ma ora voterò i racconti veramente belli. E poco mi importa qualche refuso, pure da me segnalato, una punteggiatura imperfetta, pure da me segnalata, perché sono racconti spesso scritti dopo giorni di studio dei paletti e mandati di fretta ma che, se dovessero passare, sarebbero comunque da aggiustare per la pubblicazione. Alcuni racconti che ho letto qui, alla mia prima esperienza, pur con qualche errore formale, li ho letteralmente ammirati, invidiati e infine amati.

Leggete bene quello che hanno scritto gli admin, però. Loro hanno ammesso alcuni racconti non perché rispettano tutti i paletti, ma solo perché non hanno voluto correre il rischio di "condannare un innocente". Hanno lasciato a noi lettori anche il compito di decidere se e quanto i paletti sono stati rispettati. Poi ognuno decide per sé in che modo valutare l'aderenza, ma non dobbiamo dare per scontato che i paletti sono stati giudicati tutti soddisfatti dalla commissione esaminatrice.

Come ha detto  [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

Achillu ha scritto:Leggete bene quello che hanno scritto gli admin, però. Loro hanno ammesso alcuni racconti non perché rispettano tutti i paletti, ma solo perché non hanno voluto correre il rischio di "condannare un innocente". Hanno lasciato a noi lettori anche il compito di decidere se e quanto i paletti sono stati rispettati. Poi ognuno decide per sé in che modo valutare l'aderenza, ma non dobbiamo dare per scontato che i paletti sono stati giudicati tutti soddisfatti dalla commissione esaminatrice.

Sono d'accordissimo con te. Ciò che mi spaventa sono gli schemi. Sto leggendo un libro bellissimo, che ho affrontato convinto che fosse di pura Storia. Normalmente quei libri, che rispettano i "paletti", a un terzo mi fermo e non li finisco. Questo, che comunque attiene alla storia, lo sto divorando. Ecco, non dico che il mio parametro sia quello giusto. Dico che voterò i racconti (tutti monologhi) che mi hanno emozionato senza incredibili deviazioni dai paletti. Ma ci stiamo confrontando per capirci.

Io ho inteso che se un racconto viene ammesso allo step, un minimo i paletti devono essere presenti, magari blandamene.
Nell’esprimere un giudizio, mio personalissimo parere, non dovremmo esimerci dal dare un peso anche alla presenza o meno dei paletti nel racconto, oltre agli altri elementi che ognuno di noi ha preso in considerazione: trama, buon italiano, genere ecc.: ciò infatti sarebbe penalizzante per gli autori che hanno lavorato molto per fare dei paletti un elemento portante del racconto, o comunque presente in modo sostanziale, rispetto ad una presenza superficiale e/o sostituibile/forzata.
Il tutto anche per il rispetto delle regole del concorso, che accettiamo nel momento in cui intendiamo partecipare, altrimenti tali regole non avrebbero ragione di essere
Se poi si vuole utilizzare un foglio excel, non è uno strumento poi così freddo e arido come potrebbe sembrare. Dopo l’esperienza del primo step, ho provato a lavorare sul foglio excel gentilmente donato alla comunità: nel dover studiare la griglia dei punteggi da assegnare mi sono trovata a ragionare su cosa mi aspetto da un racconto, quali elementi voglio valutare, che peso dare ad una buona trama piuttosto che a troppi refusi e trascuratezza anche in un bel testo, in modo che ci fosse una certa equità nel giudizio il più possibile univoca. E questo indipendentemente dal fatto che un racconto mi piaccia o meno, affinchè quest’ultimo criterio non sia preponderante.
 
Poi… ai poster l’Adua sentenza, nel senso che Adua emette sentenze fissando i poster (È venerdi e mi sono dovuta riscrivere il post perché Digito è entrato a gamba tesa prima del mio invio).
W il confrontarsi.

Penso che ci siano splendide anime differenti qui. Che rappresentano l'anima del lettore a 360 gradi. E questo è bellissimo e necessario. Non esiste una regola assoluta. Esiste in proprio mondo e una propria interpretazione. Da qui non mi schioderò. Siete bellissimi, a prescindere da ciò che voterete / voteremo.

Mi riallaccio ai discorsi che si facevano qua pochi giorni fa, a bocce ferme e votazioni concluse si può aggiungere un tassello al ragionamento. Viv era stato chiarissimo nel commento al racconto di Pet, dicendo che era stato ammesso con molte riserve, soprattutto per il paletto temporale. Ma, come classifica dimostra, al momento del voto questo non ha contato nulla. E giustamente, aggiungerei. Se un racconto ha passato il vaglio della commissione ha il diritto di poter essere votato come tutti gli altri. La cosa divertente, mi ci metto in mezzo perché capita spesso anche a me, è che metà dei commenti, forse più, si soffermano con dettagliate analisi sui paletti e il rispetto del genere, per poi evidentemente tenere queste analisi fuori dai parametri con il quale si decide chi votare. C'è poco da fare, al cuore non si comanda, se un racconto ti ha catturato lo devi votare per forza. Quindi doppiamente brava a Pet!