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1Emozioni in volo Empty Emozioni in volo Dom Dic 08, 2024 1:12 pm

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Dicono che poco prima di morire si riveda il film della propria vita.
Bastano pochi secondi, un minuto al massimo, per concentrare in pochi fotogrammi un’intera esistenza. Mentre l’aereo continua a perdere quota e affondo le unghie nelle cosce, rivivo il primo giorno di scuola, il viaggio di nozze alle Hawaii, la nascita del mio primo figlio. E sopra ogni cosa ripenso a mio fratello.
Non è la prima occasione che mi capita un vuoto d’aria, sono anni che volo, ma questa volta sembra diverso: ho come la sensazione che l’aereo stia scendendo in verticale. Cerco di nascondere la tensione dietro un sorriso di circostanza, ma sento comunque la mascella e tutti i muscoli del corpo contrarsi, irrigiditi in una sorta di meccanismo di difesa. E poi quale sicurezza posso mai infondere nei passeggeri? Le luci si sono spente, alcuni bagagli sono scivolati fuori dagli alloggi per schiantarsi sul pavimento e molti già urlano in preda al panico.
L’aereo vibra, si scuote, pare debba spezzarsi da un momento all’altro, ma so che non succederà, questi moderni giganti alati sono fatti per resistere alle pressioni più violente. Il fatto è che stiamo ancora precipitando, mentre avremmo già dovuto dominare il vuoto d’aria e riprendere quota.
Rivedo mio padre davanti agli occhi. È lui che mi ha trasmesso la passione per il volo e le grandi altezze. Forse è per quello che ho deciso di frequentare la scuola di formazione degli assistenti di volo.
All’improvviso è come se mi si bloccasse il respiro; spalanco la bocca e succhio quanta più aria possibile, alzando le braccia al cielo. Mi calmo.

Avevo dieci anni la prima volta che ho volato; lo ricordo bene perché avevo dato da poco gli esami di quinta elementare. Ero stata promossa e come premio non avevo chiesto una bambola, né un paio di pattini e neppure una bicicletta nuova. Mamma aveva paura degli aeroplani, diceva che non sarebbe salita su quelle trappole volanti neppure morta. Difatti, nelle poche vacanze fatte in famiglia, ci eravamo sempre spostati in auto oppure in treno.
Una volta avevamo affittato pure un camper, quando mamma si era messa in testa di visitare il sud della Francia. Papà invece era una sorta di creatura mitologica, mezzo uomo e mezzo volatile. 
Come istruttore di volo, insegnava ad allievi con la sua stessa passione come cavarsela lassù tra le nuvole e spesso veniva contattato anche dal centro di paracadutismo locale per accompagnare i clienti negli spazi di lancio.  
In sostanza passava molto più tempo in aria che a casa con noi, per cui morivo dalla voglia di sapere cosa ci fosse di così eccitante nello stare col sedere per aria.
Quando me ne sono uscita col desiderio di fare un volo con papà, mamma ha strabuzzato gli occhi e ha iniziato a sclerare.
«Lisa, ma che dici, sei diventata matta? Non se ne parla neanche!»
«Scusa, perché non posso?»
«Come perché? È pericoloso, sopra a quel trabiccolo…»
«Pericoloso? Ma papà ci lavora sull’aeroplano ed è ancora qui con noi, mi sembra.»
«Marta, dai, la piccola a ragione. Non c’è nessun pericolo. Le statistiche dicono che…»
«Lo so quello che dicono le statistiche, ci sono più possibilità di avere un incidente in macchina che in aeroplano. Come faccio a dimenticarlo, se non perdi occasione di ricordarmelo ogni maledetta volta?»
La voce di mamma era diventata stridula e sgraziata, a testimonianza che era prossima a una crisi di pianto. Così mio padre si era alzato da tavola e le si era avvicinato con l’intento di consolarla, ma lei aveva giocato d’anticipo, sbattendo il tovagliolo nel piatto.
«Ne ho già perso uno di figlio e non voglio perdere anche lei. È così difficile da capire? Proprio non ci arrivi, eh?»
Guardai il mio papà, i pugni stretti e gli occhi che stavano diventando lucidi. 
Lui se ne accorse e, dopo avermi regalato un sorriso, trasformò uno di quei pugni in una carezza.
«Su, finisci di mangiare, ci penso io a convincerla.»
Osservai il tovagliolo di mamma affogare nel sugo della carne alla pizzaiola e pensai al mio fratellino di cinque anni che non c’era più. Non era stata una sciagura aerea a portarcelo via e neppure un incidente stradale, ma la stupida puntura di un’ape mentre rincorreva un pallone sopra un prato.
Li sentii discutere a voce alta per diversi minuti, poi mi rifugiai in camera.

Alla fine la spuntammo io e papà, anche se mamma ci tenne il muso per diversi giorni. La notte prima del volo non chiusi occhio, rigirandomi senza sosta nel letto, eccitata per l’esperienza che avrei fatto. Papà mi aveva raccontato che stare su nel cielo era la cosa più bella del mondo, regalava un senso di libertà unico.
Quando finalmente raggiungemmo l’aeroporto e papà mi aiutò a salire sul piccolo aereo a due posti, sentii le gambe cedere per un attimo. Ripensai alle parole della mamma: com’è che l’aveva chiamato? Trabiccolo? In effetti è proprio quello che sembrava, un trabiccolo inaffidabile. Fui quasi sul punto di rinunciare, però poi mi feci coraggio. Mi fidavo del mio papà e il solo osservarlo mi rasserenò. Mentre trafficava con gli strumenti di bordo e la radio sembrava felice come un bambino, situazione che a casa si verificava di rado. C’erano state molte discussioni con la mamma, con lei che lo supplicava di cercarsi un altro lavoro, ma come poteva accontentarla?
Volare era la sua vita, non sapeva e non voleva fare altro.
Al momento della partenza provai un po' di paura, con un senso di vuoto allo stomaco mentre l’apparecchio si alzava da terra, ma ogni disagio scomparve quando prendemmo quota. Com’erano piccole le case da lassù! E anche gli alberi, le auto, le strade. Ogni cosa assomigliava ai soprammobili che nonna Teresa teneva nella vetrinetta del salotto. 
«È tutto più bello da quassù, vero?»
«È splendido, papà.»
«Lisa, guarda, quella è casa nostra.»
Seguii il suo dito. «Dici davvero?»
«Certo. Non vedi lì in strada? La Ritmo verde ramarro della mamma, solo lei ce l’ha di quel colore in città.»
Scoppiai a ridere e lui fece lo stesso.
Provai un benefico senso di calore al petto: era da parecchio che a casa non lo vedevo così sereno e felice.
«Papà?»
«Dimmi.»
«Tu e la mamma…»
«Cosa?»
«Non so, litigate spesso. I genitori di una mia compagna di classe si sono lasciati e adesso lei vede suo papà solo un paio di…»
«Hei, piccola, non fare questi pensieri. Io e la mamma ci vogliamo bene, capito?»
Feci segno di sì con la testa.
«Dico davvero. Le cose sono cambiate un bel po' dopo quello che è successo a tuo fratello, però bisogna andare avanti. Tutti e tre insieme.»
Quelle parole mi rincuorarono.
Poi mi scappò la domanda. Era parecchio tempo che mi girava per la testa, ma non avevo mai trovato il coraggio di farla.
«Dove finiscono le persone dopo che sono morte?»
Aspettò un po' prima di rispondermi, sempre guardando dritto davanti a sé.
«Mi piace pensare che si trovino qui, in cielo. Non esiste un luogo più bello di questo, non credi?» 
«Anche Diego?»
Si girò a guardarmi. «Certo, anche tuo fratello.»
Fu allora che l’aereo cominciò a oscillare.
«Non preoccuparti, tesoro. È solo una piccola turbolenza, ora scendiamo.»
Chiusi gli occhi e spalancai la bocca. Facevo fatica a respirare.
«Cos’hai piccola?»
Succhiai il più possibile aria e alzai istintivamente le braccia, toccando il tettuccio dell’aereo. Istintivamente girai la testa a destra e lo vidi: Diego, seduto sopra l’ala, si stava sporgendo verso il basso e mi stava salutando.
Risposi al saluto e in quel momento il mio respiro tornò normale.
«Lisa, cos’hai. Stai bene?»
«Sì, papà, sto bene. Lo hai visto anche tu?»
«Visto cosa?»
Sorrisi e poi scossi la testa.
«Niente.» 
«Credo che come primo volo possa bastare così. Che dici?»
Guardai il mio papà e gli diedi un sonoro bacio sulla guancia.
«Va bene. Torniamo a casa dalla mamma.»

Finalmente l’aereo comincia a riprendere quota.
È ricomparsa anche la luce. Dall’interfono il comandante rassicura i passeggeri che ogni cosa è tornata alla normalità. 
Si è trattato solo di un brutto vuoto d’aria.
Mi slaccio la cintura e vado a informarmi se i viaggiatori necessitano di qualcosa. Chiedono un po' d’acqua, qualcuno del caffè. Sui loro volti è dipinta un’estenuata espressione di sollievo. 
Quando ho servito tutti quelli del mio settore mi fermo a metà del corridoio.
Non succede sempre, ma abbastanza spesso.
Mio padre mi ha trasmesso la passione per il volo, ma il vero motivo per cui ho deciso di farlo diventare il mio lavoro è un altro.
Mi sporgo tra una fila di sedili liberi e osservo l’ala fuori dall’oblò. Appoggio la mano al vetro e lo saluto.
«Che c’è Lisa?»
La voce del collega ricorda un po' quella di mio padre.
Gli sorrido e scuoto la testa.
«Niente.»

2Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Mar Dic 10, 2024 3:10 pm

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

E' una storia bella, semplice, di tranquillo effetto emotivo.
All'inizio pensavo che la paura della madre fosse un po' stereotipata, ma il tutto è stato ben supportato dalla perdita dell'altro figlio: una buona soluzione narrativa che rende più credibile il tutto.

La scrittura è fluida, molto lineare, buoni i dialoghi, pur senza particolari picchi.
Anche la brevità della storia, a suo modo, è un pregio in linea con la semplicità della narrazione.

Non mi è invece proprio piaciuto il titolo, sembra il nome di uno smartbox.

Per quanto riguarda il tema, infine, qui direi che davvero il cielo e i suoi fenomeni non lo sono, qui il tema è 100% il volo e tutti i suoi connessi.

Rimane comunque un racconto di piacevole lettura, cui manca il famoso guizzo.

3Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Mar Dic 10, 2024 6:14 pm

Albemasia

Albemasia
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Anche questo racconto si sviluppa in tre blocchi: l'introduzione sembra il preludio a un possibile disastro aereo, con la minaccia incombente che dà il "la" alla rievocazione (nel blocco centrale) dell'infanzia della protagonista, momento in cui ha origine la sua passione per il volo.
Nella parte finale si ha un ritorno al tempo presente e solo qui si evince il motivo che ha spinto Lisa a scegliere di diventare un'assistente di volo, nonostante sia evidente che in aria non si trovi sempre del tutto a proprio agio.
Bello il finale che lascia immaginare il fratellino che saluta la sorella seduto sull'ala dell'aereo.
 
La storia è carina e sviluppata abbastanza bene, con la narrazione alleggerita da una serie di dialoghi che consentono di comprendere lo sviluppo della storia senza ricorrere a lunghe descrizioni. 
Proprio la parte dei dialoghi, però, a mio parere andava gestita meglio dal punto di vista dei tempi verbali, perché la narratrice inizia la rievocazione al passato prossimo ("la prima volta che ho volato" - "me ne sono uscita" - "ha strabuzzato" - "ha iniziato a sclerare" ), col ricorso al trapassato prossimo non giustificato dal rispetto dell'anteriorità temporale, poiché le azioni sono contemporanee alle precedenti e alle successive ("la voce della mamma era diventata" - "mio padre si era alzato"...), per poi passare ingiustificatamente al passato remoto ("Guardai" - "se ne accorse" - "Osservai"...) laddove il tempo avrebbe potuto essere sempre al passato prossimo oppure sempre al passato remoto. Meglio al passato remoto.
Quanto al tema che permea l'intero racconto a mio parere è la passione per il volo, di cui però è pur vero che il cielo diventa elemento imprescindibile.

4Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Mer Dic 11, 2024 10:02 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Segnalo subito un errore da matita rossa:

"Marta, dai, la piccola ha ragione"

Per il resto una scrittura semplice ma corretta ed efficace.

Pongo una domanda: ma perché se il papà di Lisa faceva il pilota lei ha deciso di fare l'assistente di volo? Ok la passione per il volo, ma non è proprio la stessa cosa.

Detto questo il racconto è molto carino, lineare e sentimentale. La prima parte, così come l'epilogo sono costruiti sulla Lisa adulta, mentre la parte centrale è un feedback che rimanda a come la protagonista da bambina ha scoperto la sua passione per il "volo", probabilmente anche grazie alla "presenza" del fratellino defunto. 

Una parola sui temi: il cielo qui è nettamente ambientazione.

Grazie e Buone Feste!

5Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Gio Dic 12, 2024 4:44 pm

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

racconto semplice e breve che però, a dispetto del titolo, di emozione ne trasmette poca.
gli errori sono già stati segnalati, pertanto mi limito alla stesura, che non trovo ottimale.
forse è proprio la brevità a rendere tale la storia.
avrei aggiunto particolari sul suo primo volo, rapportandolo meglio alla situazione in cui viene a trovarsi la protagonista.
dolce il finale.
tema sfiorato soltanto.


______________________________________________________
L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Emozioni in volo Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

6Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Sab Dic 14, 2024 11:13 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Anche questo lo definisco un racconto senza infamia e senza lode.
Scorrevole e gradevole da leggere non è riuscito a emozionarmi e coinvolgermi più di tanto anche se non resto mai indifferente a racconti che narrano di bellissimi rapporti padre-figlia.
La scrittura è pulita e ricca di dialoghi che le danno il giusto dinamismo, mi permetto, peraltro, di segnalare un unico grave errore (proprio per la sua unicità lo considero una svista):
«Marta, dai, la piccola a ragione.
Per quanto riguarda il tema, mi spiace, ma direi che qui siamo tra i più lontani tra i racconti letti.


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7Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Mar Dic 17, 2024 10:53 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Un racconto scritto bene (a parte un Hei al posto di Ehi non mi pare di aver visto altri inciampi), con una seconda parte in cui i desideri di una bimba e le posizioni contrarie dei genitori la fanno da padroni, compreso il momento di inquietudine di Lisa per i loro litigi. Bella anche la parte in cui si descrive il primo volo di Lisa, in cui trova il coraggio non solo per un primo volo ma anche per porre quelle domande che lei intuisce scomode. L’incipit anche è ben svolto, un momento adrenalinico che chi vola spesso può ben immaginare.
Ma… sì, per me c’è un ma: trovo un forte squilibrio tra le prime due parti e il finale, quasi affrettato. Mi è mancata l’emozione di una “visione”, del ripetersi del momento intenso in cui aveva visto il fratellino sull’ala.  Ho immaginato che sia questa la ragione per cui ha scelto questo lavoro: poter rivedere Diego e ora il padre, che suppongo sia morto, ma è tutto liquidato troppo in fretta.
Un racconto onesto, questo sì, una scrittura sicura e curata che rende la lettura scorrevole ma non emozinante.


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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

8Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Mar Dic 17, 2024 10:54 pm

M. Mark o'Knee

M. Mark o'Knee
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Inizio col dire che non mi è piaciuto il titolo, veramente poco attraente (se posso permettermi, suggerirei qualcosa tipo Vuoti d'aria oppure Anime sulle ali), né ho apprezzato il ricorso, molto scontato e troppo utilizzato, al fatto "che poco prima di morire si riveda il film della propria vita".
C'è poi da segnalare un errore che, a scuola, sarebbe stato da matita blu: "Marta, dai, la piccola a ragione", con la terza persona singolare del verbo avere scritta senza l'H.
Un altro piccolo errore, davvero veniale in confronto al precedente, si trova nella battuta "Hei, piccola, non fare questi pensieri". La forma corretta dell'interiezione è "ehi". È accettata anche la forma inglese, ma va scritta con la y finale ("hey").
Da rivedere anche alcune imprecisioni nell'uso dei tempi verbali.
Infine, una curiosità: mi domando perché, vista la passione per il volo, Lisa abbia optato per un diploma da assistente di volo anziché ambire a un brevetto di pilota.
Detto questo, il racconto è apprezzabile e ben costruito. La storia c'è ed è sorretta da dialoghi che, pur senza brillare, appaiono naturali.
Buono anche l'inserimento del fratellino, che, oltre a dare maggior peso alle preoccupazioni della madre, diventa una sorta di presenza rassicurante nei momenti più terribili che a Lisa può capitare di affrontare durante un volo. E merita una segnalazione anche il bel rapporto padre-figlia, piuttosto ben delineato.
In definitiva, un lavoro senza infamia e senza lode.
M.


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"E perché è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già." - Matteo Bussola

9Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Ven Dic 20, 2024 8:29 am

Giammy

Giammy
Padawan
Padawan

Il tema del cielo ha portato molti ad ambientare i racconti sugli aerei, dai leggeri a quelli di linea. 
Ancora una volta la protagonista è una donna, non credo sia un caso. L’aspirazione a staccarsi da terra (in particolare nell’accezione spirituale) è soprattutto femmina, forse a causa di una maggiore sensibilità rispetto all’uomo.
La storia è carina e parla di dinamiche e tensioni presenti nella maggior parte delle famiglie in cui, purtroppo, è venuto a mancare un figlio/a.
Il pathos generato all’inizio, con la perdita di altitudine dell’aereo, si perde con i flash back della protagonista e in generale viene a mancare un po’ di sana tensione.
Nel complesso, però, è un buon lavoro.

10Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Ven Dic 20, 2024 7:45 pm

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

L'emozione di Lisa, bellissima, vale la lettura di questo bel racconto che me ne ha ricordato un altro ben più celebre di David Foster Wallace che fa parte di una raccolta: Brevi Interviste.
In quel racconto un bimbo osserva affascinato l' altezza di un trampolino da dove tuffarsi. Una volta raggiunta la cima attende impaziente di poterlo fare,  e nell'attesa l'autore trova il superamento di paure e soprattutto delle incertezze della pubertà.
Cercalo, autore, ti piacerà : Per sempre lassù.
Un abbraccio, podio e commozione

11Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Sab Dic 21, 2024 9:09 am

AurelianoLaLeggera

AurelianoLaLeggera
Younglings
Younglings

Stavolta parto da qualche piccolo difetto, già segnalato: qualcosa sui tempi, quell' "a" senza h che è chiaramente una svista ecc.
Titolo e inizio del racconto non promettevano molto bene, il film della propria vita è una di quelle immagini stereotipate che non userei mai in un racconto. 

Tuttavia il ritorno alla normalità, al sorriso, e quel saluto appena accennato, mi hanno fatto emozionare davvero. 
Cosa che non capita spesso nei racconti di un contest.
Non serviva essere più espliciti, secondo me è proprio per questo che l'emozione è arrivata.
  
Quindi non posso che fare i complimenti e ringraziare.

12Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Dom Dic 22, 2024 10:35 am

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

E sopra ogni cosa ripenso a mio fratello.

A parte che avrei proseguito la frase precedente senza mettere il punto fermo, metterei la frase sopra ogni cosa tra virgole come inciso. Si leggerebbe meglio.

uno di quei pugni in una carezza. (come cantava Celentano)

Altre inesattezze te le hanno già segnalate. Racconto di piacevole lettura incentrato sui ricordi di Lisa. Un po' di commozione arriva con la “vista” del fratellino arrivato in cielo troppo presto, forse il vero motivo che ha determinato la sua scelta di diventare assistente di volo.








A tommybe garba questo messaggio

13Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Dom Dic 22, 2024 6:57 pm

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Piaciuto.
Lineare, semplice, emotivamente coinvolgente, scrittura genuina.
Nella prima parte ho sofferto, perché ho paura di volare e non sapevo dove volevi arrivare.
Dopo mi sono rilassata e mi sono goduta il volo.
Il cielo, secondo me, è presente, con le sue perturbazioni fuori e dentro l'animo (ma non faccio testo, purtroppo).
Un bel lavoro.
Concordo con Fante, il titolo non mi piace molto.

14Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Mar Dic 24, 2024 11:03 am

Gimbo

Gimbo
Padawan
Padawan

Il racconto affronta con sensibilità e introspezione il tema del cielo e delle emozioni legate al volo, intrecciando ricordi personali e momenti di tensione. Il cielo non è solo uno sfondo fisico, ma diventa il simbolo della libertà, del legame familiare e di un luogo ideale dove ritrovare i propri cari perduti, come il fratello della protagonista. Le precipitazioni atmosferiche, nella forma della turbolenza e del vuoto d’aria, svolgono un ruolo cruciale: rappresentano il pericolo e il caos che tuttavia lasciano spazio a un ritorno alla calma, parallelo al superamento delle paure interiori.
La narratrice è il fulcro emotivo del racconto: la sua voce riflessiva e personale rende intimi e toccanti sia i ricordi del passato che le esperienze del presente. La scelta di farne un’assistente di volo è coerente con la narrazione, poiché il suo lavoro diventa un modo per affrontare il trauma e mantenere un legame spirituale con il fratello e il padre. L’uso di flashback ben dosati contribuisce a costruire un senso di continuità tra passato e presente, rendendo il finale particolarmente evocativo e toccante.
Il racconto esplora con maestria il legame tra cielo, emozioni e memoria, offrendo un’esperienza emotiva intensa attraverso una protagonista ben caratterizzata.

15Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Gio Dic 26, 2024 3:53 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Il titolo proprio non mi pace, concordo con chi mi ha preceduto, sembra il titolo di un Harmony o di un romance moderno con qualche scena un pò spinta.
La storia invece non ha nulla di pruriginoso, è semplice e lineare e segue le vicissitudini di una bambina come tante, da un episodio dell'infanzia sino all'età adulta.
La narrazione procede tranquilla, senza troppi scossoni, a parte le turbolenze, ripercorrendo a sommi capi le dinamiche familiari tipiche di una normale famiglia. A scantonare dal solco di normalità ci pensa l'apparizione del fratellino morto di Lisa, regalando al lettore una spruzzata di soprannaturale.
Interessante il commento di  @Gimbo che mi ha fatto riflettere: il cielo non è unicamente un'ambientazione, ma qualcosa di più intimo, una connessione extrasensoriale in cui Lisa in un certo senso può tenere vivo il legame spirituale col fratellino e con il papà.
Brutta la svista di quell'a senz'acca.
Una bella lettura.

16Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Gio Dic 26, 2024 4:10 pm

Claudio Bezzi

Claudio Bezzi
Padawan
Padawan

Scrittura (sotto il profilo formale: correttezza ortografica e sintattica, punteggiatura sintatticamente corretta…): Mi sembra tutto corretto. Alcune questioni marginali:
  • “Non è la prima occasione che mi capita un vuoto d’aria”; non mi piace molto; o ‘non è la prima volta che…’, oppure ‘non è la prima occasione in cui…’; che dici?
  • “sclerare”; se il protagonista è un ragazzino, e la trama si svolge in una borgata fra ragazzi, ai giorni nostri, ’sclerare’ va benissimo; in questo caso mi pare davvero stridere col contesto.
  • “Lisa, cos’hai. Stai bene?”: serve un punto interrogativo dopo la prima frase;

Trama (originalità, ritmo, logica degli eventi, spessore personaggi, plausibilità narrativa, finale…): La trama è esile ma tenera; a parte il ricordo del padre e di come sia nata la passione del volo non è che succeda qualcosa in grado di emozionare; sì, c’è la visione del fratellino, un’occasione che forse si poteva sfruttare meglio narrativamente e che così galleggia fra sogno e illusione, in maniera non determinante per la trama.
Qualità narrativa (scelte lessicali, punteggiatura funzionale, prosodia, poeticità, dialoghi, “morale”…): buona scrittura ma con poche emozioni. La ragazzina è simpatica ma non fa innamorare il lettore, la trama non ha scosse salvo la turbolenza dell’aereo. Ecco, la qualità della scrittura è così: poche turbolenze e tiepide emozioni. Il tutto si legge bene, fila via liscio ma non crea un ricordo immemorabile.


______________________________________________________
Io vengo da una razza famosa per il vigore dell’immaginazione e l’ardore della passione (E.A. Poe, Eleonora).
https://alamagoozlum.wordpress.com

17Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Sab Dic 28, 2024 5:11 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

La figlia di un istruttore di volo verrà istruita al volo, non a fare l'hostess. Pilotare non è volare.
Ciò detto il racconto, pur ben scritto, errori dovuti alla fretta e alla distrazione, a parte, non mi ha particolarmente convinto. 
L'idea di partenza non era male: "volo per cercare e incontrare il fratello scomparso". Ma non è stata sviluppata in modo da suscitare le emozioni che si prefiggeva di suscitare.
Un po' un occasione sprecata.

18Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Lun Dic 30, 2024 8:25 pm

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao, Penna.

Il difetto più grosso di questo racconto è la brevità, o comunque l'impressione che mi resta è quella di pensare "tutto qui?" La storia del "tempo presente" di fatto non c'è e la trama è tutta nel flashback. Non c'è un'evoluzione della protagonista né un aggancio che permetta a Lisa di superare il momento di crisi. La visione del fratello avviene dopo la crisi.
Il cielo è presente, non proprio come tema, se volessi essere pignolo, ma diciamo che c'è. La narrazione è delicata e non si perde l'attenzione, al punto che si vorrebbe leggere di più. E con questo ho reso circolare il mio commento.

Grazie e alla prossima.


______________________________________________________
Emozioni in volo Badge-2
https://linktr.ee/Achillu

19Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Gio Gen 02, 2025 6:29 pm

Menico

Menico
Padawan
Padawan

Che bel personaggio che hai creato, sensibile, amorevole e umano.
La storia è gradevole e vede Lisa bambina conquistata dalla passione del padre per il volo, diventare assistente di volo.
Un tocco di sovrannaturale nelle visioni del fratellino morto su un'ala dell'aereo.
Complimenti.


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Come l'acqua che scorre, sono un viandante in cerca del mare. Z. M.

20Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Sab Gen 04, 2025 12:54 pm

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Un racconto pacato e delicato, come forse devono essere le cose che vogliono trasmettere emozioni.
Il segreto di Lisa è inconfessabile e va tenuto ben stretto nel cuore: forse l'autore stesso lo confina nel profondo della protagonista, perchè al lettore tutte le emozioni di quegli incontri ad alta quota non arrivano. Rimane l'emozione di volare, ma questo racconto aveva un bell'asso nella manica per rimanere impresso e che non è stato usato.
Il racconto si ferma ad essere un momento della vita di Lisa, con un tuffo nel passato che ci aiuta a inquadrare il personaggio; manca però un aggancio con il futuro, uno spiraglio che faccia intuire la portata del rapporto con Diego nel breve o lungo termine, altrimenti appare come un'appendice della sua vita, cosa che in realtà non è.

21Emozioni in volo Empty Re: Emozioni in volo Gio Gen 09, 2025 11:46 am

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Emozioni in volo _d378010
Immagine scelta per rappresentare il racconto sui social.


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