Ecco allora che ho appena letto, tutto d'un fiato, l'ultimo libro di Patrizia Scialoni (alias @caipiroska) dal titolo Club ventinove, Aporema edizioni (qui il link al catalogo dell'editore: https://www.aporema.eu/store/product/club-ventinove-patrizia-scialoni).
Il romanzo è da inquadrare nel genere horror, un genere che io non frequento, non scrivo e non leggo; mi perdonerete quindi se questa non è una "vera" recensione, con riferimenti e paragoni ai classici di questo genere; sta di fatto che lo definirei meglio come thriller con elementi (fondamentali) soprannaturali e assolutamente niente splatter, roba per film di serie B hollywoodiani adatti ad adolescenti brufolosi. Quindi perfino io, che detesto lo splatter, mi sono subito lasciato prendere dalla trama intrigante, misteriosa, e via via più complicata e inquietante.
Per evitare di dire troppo, e rovinare il piacere della lettura a chi vorrà comperarlo e leggerlo, non dirò nulla di più della storia, che assicuro essere coinvolgente, ben costruita, con colpi di scena messi al punto giusto. Vorrei invece fare qualche accenno alla scrittura, e qui servirebbe un fischio di ammirazione: fiuuu! Scritto davvero, davvero bene. La lettura non incespica mai, non ci sono parti inutili e noiose capaci solo di stancare il lettore, la sintassi è fluida con qualche inserto toscaneggiante molto carino e opportuno (a mio avviso mai eccessivo), i personaggi (protagonista e prima coorte di comprimari) ben caratterizzati. Ma poi, in maniera chiara e netta, leggendo questa storia horror, si scopre che il tema principale non è Il Male, La Follia, L'Odio Irreparabile ma - non indovinereste mai - L'Amore! Tutto il romanzo gira attorno all'amore e all'amicizia e alla capacità, tramite questi nobili sentimenti, di sconfiggere le avversità. Alla fine, pur avendo attraversato una dimensione che senza ombra di dubbio è orrorifica, al lettore non rimangono brividi e inquietudini, ma un appagante senso di bellezza e gratitudine. Oddio, semmai non sto facendo buona pubblicità a Patrizia, perché forse gli amanti del genere desiderano il brivido spietato del sangue versato a litri, degli incubi persistenti dopo la lettura; io non lo so, non faccio parte di queste combriccole... Quello che voglio dire è che l'Autrice ha saputo fondere il tema horror con tutti i suoi canoni, all'umanità dei personaggi, lasciandoci infine con la bocca dolce e il cuore appagato.