Vida. A me ricorda gli Iron Butterfly. In a gadda da vida, the garden of life. Era una canzone d'amore ed era il 1968. Chissà se ci ha pensato anche tu, autore? infondo parlava di amore, di tentazione, di Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden. Qui di tentazione, ma soprattutto di amore, il racconto ne è pieno. Tanti piccoli spazi vuoti tra le parole che creano un po' di difficoltà a leggere, ma anche, e di nuovo soprattutto, un'intensità che ti spacca in due, quello che ho sentito mancare un po' in altri racconti rosa o simil rosa, magari più precisi e reader-friendly (esiste sta parola? beh dovrebbe esistere, quello che ha detto Viv su muro di parole è la prima cosa che hanno detto a me quando sono arrivato qui, o dove eravamo prima, ed è la prima cosa che ho cambiato della mia scrittura), ma sicuramente meno intensi. Una lettura che ti lascia qualcosa addosso, un subbuglio che fai fatica a scrollarti via.
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