Piangi, fratellino
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Piangi, fratellino
Aveva sentito freddo dentro quando avevano scelto lui, forse per caso forse per calcolo; l’ordine abbaiato di entrare nella cella ed essere persuasivo.
Si era messo il passamontagna per sembrare più truce.
Lui ed Emilio avevano gli stessi occhi, gli stessi zigomi, la stessa madre. Quegli occhi uguali lo avevano tradito subito, appena entrato.
Era stato persuasivo con anfibi sulle costole, manganello e insulti sordi, ma nello stesso modo in cui facevano da piccoli per distrarre gli sfaccendati del barrio: io ci vado piano, tu urla e fallo sembrare più grave.
E piangi, fratellino.
Era il loro personale gioco delle parti.
Si era messo il passamontagna per sembrare più truce.
Lui ed Emilio avevano gli stessi occhi, gli stessi zigomi, la stessa madre. Quegli occhi uguali lo avevano tradito subito, appena entrato.
Era stato persuasivo con anfibi sulle costole, manganello e insulti sordi, ma nello stesso modo in cui facevano da piccoli per distrarre gli sfaccendati del barrio: io ci vado piano, tu urla e fallo sembrare più grave.
E piangi, fratellino.
Era il loro personale gioco delle parti.
Different Staff- Admin
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Re: Piangi, fratellino
Il testo ha il suo fascino, non lo nego, ma così a caldo non ne colgo a pieno il significato.
Ho cominciato a capirci poco già da l'ordine abbaiato, che proprio mi suona male.
Siamo in un carcere? I gemelli (se gemelli sono) sono i carcerati o gli aguzzini?
Mi spiace davvero, ma per ora, non comprendendo, non posso dare un giudizio definitivo. Non me ne voglia l'Autore.
Grazie
Ho cominciato a capirci poco già da l'ordine abbaiato, che proprio mi suona male.
Siamo in un carcere? I gemelli (se gemelli sono) sono i carcerati o gli aguzzini?
Mi spiace davvero, ma per ora, non comprendendo, non posso dare un giudizio definitivo. Non me ne voglia l'Autore.
Grazie
Molli Redigano- Maestro Jedi
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Re: Piangi, fratellino
Potessi aiutarti lo farei, autore
Che poi bastava dare qualche indizio in più per fare capire tutta la storia.
Ma forse va bene così, un pezzo di cento lo hai trattenuto dentro, solo perché ti appartiene troppo.
Un abbraccio.
Che poi bastava dare qualche indizio in più per fare capire tutta la storia.
Ma forse va bene così, un pezzo di cento lo hai trattenuto dentro, solo perché ti appartiene troppo.
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tommybe- Maestro Jedi
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Re: Piangi, fratellino
Sì, qualche pezzo manca.
Il gioco tra le parti alla fine viene svelato, tradito dagli occhi.
Ma dove? Perché?
Lo sapremo tra meno di 100 ore
Il gioco tra le parti alla fine viene svelato, tradito dagli occhi.
Ma dove? Perché?
Lo sapremo tra meno di 100 ore
FedericoChiesa- Cavaliere Jedi
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Re: Piangi, fratellino
Un cento che avrebbe avuto bisogno di più parole e che lascia davvero troppo all’immaginazione del lettore. Oltretutto anche la dinamica dei fatti non mi appare chiara.
Aveva sentito freddo dentro quando avevano scelto lui, forse per caso forse per calcolo; l’ordine abbaiato di entrare nella cella ed essere persuasivo.
La “cella” è proprio una cella del carcere? È un regolamento di conti tra reclusi? Oppure è un rapimento e il rapitore è un militare aduso a tecniche violente? O magari è stata organizzata un’evasione?
No, ci sono troppo pochi elementi per capire. Spero nel terzo tempo, se vorrai.
Aveva sentito freddo dentro quando avevano scelto lui, forse per caso forse per calcolo; l’ordine abbaiato di entrare nella cella ed essere persuasivo.
La “cella” è proprio una cella del carcere? È un regolamento di conti tra reclusi? Oppure è un rapimento e il rapitore è un militare aduso a tecniche violente? O magari è stata organizzata un’evasione?
No, ci sono troppo pochi elementi per capire. Spero nel terzo tempo, se vorrai.
Petunia- Moderatore
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Re: Piangi, fratellino
Un pestaggio in carcere.
Il protagonista costretto da qualcuno (chissà chi, chissà perché) a pestare il fratello Emilio, anch’egli in prigione.
E in quel momento, nonostante il passamontagna, i due si riconoscono e scatta il loro accordo, il loro gioco delle parti e la finzione.
Mi ha un po’ ricordato quando da piccolo litigavo con mio fratello, ci piacchiavamo e appena arrivava mamma lui piangeva per finta, o a comando, e io, fratello maggiore, le prendevo.
Hai scritto un bel cento, ben strutturato. Stiamo parlando di racconti in cento parole: bisogna sicuramente che si legga con attenzione per trovarci un senso. E il tuo un senso ce l’ha, e anche bello!
Complimenti!
Il protagonista costretto da qualcuno (chissà chi, chissà perché) a pestare il fratello Emilio, anch’egli in prigione.
E in quel momento, nonostante il passamontagna, i due si riconoscono e scatta il loro accordo, il loro gioco delle parti e la finzione.
Mi ha un po’ ricordato quando da piccolo litigavo con mio fratello, ci piacchiavamo e appena arrivava mamma lui piangeva per finta, o a comando, e io, fratello maggiore, le prendevo.
Hai scritto un bel cento, ben strutturato. Stiamo parlando di racconti in cento parole: bisogna sicuramente che si legga con attenzione per trovarci un senso. E il tuo un senso ce l’ha, e anche bello!
Complimenti!
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The Raven- Admin
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Re: Piangi, fratellino
Io ho pensato che sia uno di quegli esperimenti che fanno vedere in TV dove reclusi adulti spaventano i giovani delinquenti cercando di dissuaderli dal seguire la loro strada. Questi ragazzi passano una giornata in carcere come veri reclusi e poi vengono "lasciati" con assassini e delinquenti di lungo corso che spiegano le dinamiche del luogo, raccontano la loro vita e li spaventano spiegando che nel momento in cui loro venissero reclusi, così giovani e "freschi" sarebbero carne da macello.
Il ragazzo adulto, così, viene costretto a spaventare il fratello, e si ricorda di quando lui e il fratellino facevano la stessa cosa sul barrio..?
Non so che storia volessi raccontare, Aut@, qualunque essa sia, è una storia di violenza e dolore che non lascia indifferenti.
Il ragazzo adulto, così, viene costretto a spaventare il fratello, e si ricorda di quando lui e il fratellino facevano la stessa cosa sul barrio..?
Non so che storia volessi raccontare, Aut@, qualunque essa sia, è una storia di violenza e dolore che non lascia indifferenti.
Stefy- Padawan
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Re: Piangi, fratellino
La parola barrio mi ha richiamatro alla mente - forse impropriamente, non so - i libri duri di Aramburu sui crimini dell'ETA in una Spagna lacerata dall'odio fratricida, dove perfino l'appartenenza alla stessa famiglia non esimeva da divisioni tra persone legate dal sangue.
Forse si tratta di due fratelli di etnia basca, dove uno dei due si sia venduto alla preponderanza spagnola, tanto da diventare parte della Guardia Civil. Catturato il fratello aderente ai gruppi indipendentisti baschi, ora si trova a doverlo "trattare" da nemico sovversivo.
Io l'ho letto in quest'ottica e così quadra, ma magari mi sono fatta un film tutto mio.
Forse si tratta di due fratelli di etnia basca, dove uno dei due si sia venduto alla preponderanza spagnola, tanto da diventare parte della Guardia Civil. Catturato il fratello aderente ai gruppi indipendentisti baschi, ora si trova a doverlo "trattare" da nemico sovversivo.
Io l'ho letto in quest'ottica e così quadra, ma magari mi sono fatta un film tutto mio.
Albemasia- Padawan
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Re: Piangi, fratellino
quindi i due frateli stanno dalle parti opposte della barricata, questo mi pare chiaro.
e per quanto ognuno sia convinto delle proprie idee, il legame esistente tra loro crea una collaborazione, una sorta di aiuto nascosto e silenzioso.
può essersi svolto in qualsiasi ambiente, dal periodo fascista, al Cile, alla Spagna od ovunque nel mondo.
piaciuto.
e per quanto ognuno sia convinto delle proprie idee, il legame esistente tra loro crea una collaborazione, una sorta di aiuto nascosto e silenzioso.
può essersi svolto in qualsiasi ambiente, dal periodo fascista, al Cile, alla Spagna od ovunque nel mondo.
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Re: Piangi, fratellino
Ci sono legami talmente forti che mettono in crisi barriere e ruoli. Mi è piaciuto.
Re: Piangi, fratellino
E sì, tanto vi è dell'autore dentro e poco si riesce a percepire nella ristrettezza del cento, un argomento forte e molto particolare che avrebbe avuto bisogno di più indizi per essere centrato dal lettore.
Mi dispiace perché racconta di un'esperienza molto forte e cruda.
Mi dispiace perché racconta di un'esperienza molto forte e cruda.
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Io sono quell'effimero scorcio d'arancio e di giallo che al tramonto appare per un istante e s'allunga in cielo, prima che la terra volti la faccia e il sole si ritrovi dall'altra parte del mondo.
Io sono sempre dall'altra parte del mondo quando gli altri mi leggono, per questo non esisterà mai un mio scritto.
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Re: Piangi, fratellino
Un racconto intenso che esplora il tema della brutalità e della complicità forzata in un contesto di repressione e violenza. La narrazione si concentra sul conflitto interiore del protagonista, costretto a torturare suo fratello per ordine di un potere superiore. La dinamica del gioco delle parti tra i due, riferimento a un'infanzia segnata dalla sopravvivenza, aggiunge un tocco di tragica ironia alla scena. Il racconto, con il suo linguaggio scarno e potente, mette in luce come la violenza istituzionalizzata possa costringere i suoi protagonisti a un perverso gioco di ruoli che amplifica la loro sofferenza.
Gimbo- Padawan
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Re: Piangi, fratellino
Mi dispiace, troppe cose non quadrano.
Non è scritto male ma non si capisce bene cosa stia succedendo. Trovo poi un'incongruenza: si era messo il passamontagna per sembrare più truce! Ma se voleva essere riconosciuto dal fratello perché se lo è messo?
Non è stato costretto da qualcuno.
"Gli occhi uguali lo avevano tradito" ma quindi non voleva che il fratello lo riconoscesse? non quadra con il resto della storia.
Peccato perché lo stile è molto buono, è la storia che secondo me non funziona.
Grazie
Non è scritto male ma non si capisce bene cosa stia succedendo. Trovo poi un'incongruenza: si era messo il passamontagna per sembrare più truce! Ma se voleva essere riconosciuto dal fratello perché se lo è messo?
Non è stato costretto da qualcuno.
"Gli occhi uguali lo avevano tradito" ma quindi non voleva che il fratello lo riconoscesse? non quadra con il resto della storia.
Peccato perché lo stile è molto buono, è la storia che secondo me non funziona.
Grazie
AurelianoLaLeggera- Younglings
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Re: Piangi, fratellino
Ciao, Penna.
Nemmeno da bambini era un gioco, ma è stato in quel periodo che hanno imparato a sopravvivere. La scena si ripropone da adulti e tu ce la racconti al contrario. La sopravvivenza dei due adulti è assicurata dall'esperienza fatta da bambini. Il risultato è un 100 che racconta una storia lunga e piena di significato. Complimenti.
Grazie e alla prossima.
Nemmeno da bambini era un gioco, ma è stato in quel periodo che hanno imparato a sopravvivere. La scena si ripropone da adulti e tu ce la racconti al contrario. La sopravvivenza dei due adulti è assicurata dall'esperienza fatta da bambini. Il risultato è un 100 che racconta una storia lunga e piena di significato. Complimenti.
Grazie e alla prossima.
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Re: Piangi, fratellino
Sebbene abbia fatto non poca fatica a capire quale possa essere il contesto il tuo 100 non mi lascia affatto indifferente perchè racconta la storia di due fratelli che, qualunque sia il loro passato e il loro presente, non possono fare a meno di essere complici, di amarsi profondamente, riconoscendosi soltanto grazie agli occhi.
E forse, alla fine, non è così importante capire cosa stia accadendo dal punto di vista spazio temporale, è importante capire quello che sta accadendo "dentro" ai due fratelli.
E forse, alla fine, non è così importante capire cosa stia accadendo dal punto di vista spazio temporale, è importante capire quello che sta accadendo "dentro" ai due fratelli.
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paluca66- Maestro Jedi
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Re: Piangi, fratellino
Incompleto, imperfetto, avrebbe forse bisogno di una rivisitazione. Non sempre trasmette la drammaticità sottintesa.
Detto questo penso che nella sua imperfezione sia un gran bel 100.
Mi è piaciuto
Detto questo penso che nella sua imperfezione sia un gran bel 100.
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gipoviani- Padawan
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Re: Piangi, fratellino
Affascinante, come tutti i cento che creano discussione e che fanno riflettere, perché non sono immediati e diretti. Questo è il genere di racconto che mi piace leggere in questo concorso. Mi piace l'atmosfera e le parole usate per descrivere le cose. Ho la mia opinione personale, ma è cambiata nell'arco di cinque minuti, quindi per il momento mi atterrò alla prima sensazione, poi si vedrà. Mi piace essere stupito.
ImaGiraffe- Cavaliere Jedi
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Re: Piangi, fratellino
Scrittura (sotto il profilo formale: correttezza ortografica e sintattica, punteggiatura sintatticamente corretta…): buona.
Narrazione (nel caso specifico del 100x100: capacità di proporre una narrazione di senso in 100 parole; minimo spessore dei personaggi, rimandi a un contesto, plausibilità narrativa…): come per molti altri testi del 100x100 questo non è un racconto: è un’istantanea, un flash, una momentanea visione. Meglio di altri casi gli accenni di contesto aiutano il lettore, anche se non in modo chiarissimo, ma resta questa cartolina dei due fratelli un po’ così, avulsa da qualunque possibilità di comprendere e quindi, per il lettore, costruire un’empatia.
Qualità narrativa (scelte lessicali, punteggiatura funzionale, prosodia, poeticità, dialoghi, “morale”…): discreta fino alla frase finale (“Era il loro personale gioco delle parti”) che mi pare far evaporare quel minimo climax che si era cercato di creare.
Narrazione (nel caso specifico del 100x100: capacità di proporre una narrazione di senso in 100 parole; minimo spessore dei personaggi, rimandi a un contesto, plausibilità narrativa…): come per molti altri testi del 100x100 questo non è un racconto: è un’istantanea, un flash, una momentanea visione. Meglio di altri casi gli accenni di contesto aiutano il lettore, anche se non in modo chiarissimo, ma resta questa cartolina dei due fratelli un po’ così, avulsa da qualunque possibilità di comprendere e quindi, per il lettore, costruire un’empatia.
Qualità narrativa (scelte lessicali, punteggiatura funzionale, prosodia, poeticità, dialoghi, “morale”…): discreta fino alla frase finale (“Era il loro personale gioco delle parti”) che mi pare far evaporare quel minimo climax che si era cercato di creare.
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L'uomo fa il male come l'ape il miele (William Golding).
Re: Piangi, fratellino
Complimenti!
Qualsiasi ulteriore parole, da parte mia, è superflua. Hai scritto esattamente ciò che voglio leggere, veicolando un messaggio attuale e con una scrittura perfetta sotto qualsiasi punto di vista la si voglia analizzare.
Un 100 che difficilmente scorderò.
Qualsiasi ulteriore parole, da parte mia, è superflua. Hai scritto esattamente ciò che voglio leggere, veicolando un messaggio attuale e con una scrittura perfetta sotto qualsiasi punto di vista la si voglia analizzare.
Un 100 che difficilmente scorderò.
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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.
vivonic- Admin
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Re: Piangi, fratellino
Un pianto che è un accordo tacito tra i due fratelli: io ci vado piano, tu urla e fallo sembrare più grave
Il gioco di bambini che si riproduce, da adulti, in una realtà spietata. Non era facile raccontarlo in 100 parole
Il gioco di bambini che si riproduce, da adulti, in una realtà spietata. Non era facile raccontarlo in 100 parole
Resdei- Maestro Jedi
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Re: Piangi, fratellino
Non di facile comprensione.
Io fingo di farti male e tu piangi come se lo facessi.
Perché lo facevano da bambini?
E perché lo fanno adesso?
Se avessi queste risposte considererei questo un magnifico 100.
Io fingo di farti male e tu piangi come se lo facessi.
Perché lo facevano da bambini?
E perché lo fanno adesso?
Se avessi queste risposte considererei questo un magnifico 100.
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Come l'acqua che scorre, sono un viandante in cerca del mare. Z. M.
Menico- Padawan
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Re: Piangi, fratellino
Un racconto strano, l’ho letto quasi subito e poi ripreso: ci sono racconti che vanno lasciati decantare, perché non si comprendono immediatamente le dinamiche o la storia. O quando si deve lavorare sulla parte della storia che non viene raccontata, ma è tutta lì comunque.
Capita con i 100: è un limite e al contempo un grande pregio del contest, perchè facciamo un po' nostri i racconti degli altri.
Due fratelli, forse da adulti schierati su fronti opposti: l’uno prigioniero, l’altro carceriere, in tutte le varie declinazioni. E i ricordi di momenti in cui erano uniti, con un gioco che ora potrebbe salvare una vita e non semplicemente ingannare dei bulli.
Mi permetto una nota: dopo zigomi metterei un punto e andrei anche a capo, per dare più forza a “la stessa madre”, che è un elemento quasi dirompente
Capita con i 100: è un limite e al contempo un grande pregio del contest, perchè facciamo un po' nostri i racconti degli altri.
Due fratelli, forse da adulti schierati su fronti opposti: l’uno prigioniero, l’altro carceriere, in tutte le varie declinazioni. E i ricordi di momenti in cui erano uniti, con un gioco che ora potrebbe salvare una vita e non semplicemente ingannare dei bulli.
Mi permetto una nota: dopo zigomi metterei un punto e andrei anche a capo, per dare più forza a “la stessa madre”, che è un elemento quasi dirompente
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Re: Piangi, fratellino
Anche io rimango un po' perplesso di fronte alla varietà di interpretazioni che è possibile dare a questo 100.
Un carcere? Una guerra civile? Una guerra tra bande?
Può essere qualsiasi cosa, e quindi la scenografia, il contesto, non arriva. Arriva invece questa sorta di strana, quasi grottesca, sintonia tra i due fratelli, che rivivono i violenti giochi d'infanzia in un contesto che non è cambiato poi così tanto, ha solo fatto una escalation.
Interessante ma troppo fumoso per il mio gusto.
Un carcere? Una guerra civile? Una guerra tra bande?
Può essere qualsiasi cosa, e quindi la scenografia, il contesto, non arriva. Arriva invece questa sorta di strana, quasi grottesca, sintonia tra i due fratelli, che rivivono i violenti giochi d'infanzia in un contesto che non è cambiato poi così tanto, ha solo fatto una escalation.
Interessante ma troppo fumoso per il mio gusto.
Fante Scelto- Cavaliere Jedi
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Re: Piangi, fratellino
Questo cento riesce in un modo particolare e intenso a descrivere il profondo rapporto fraterno che esiste tra i due: basta uno sguardo e si riconoscono, ognuno dei due sa esattamente cosa fare.
A me queste cento parole sono bastate per immaginare un'infanzia difficile e violenta, un legame che ha cucito insieme questi due uomini al di là delle loro convinzioni ( credo politiche, ma non penso sia fondamentale sapere cosa li divide nella dinamica del mini).
Se il testo mi convince dal punto di vista delle emozioni, perchè percepisco una bella storia di sentimenti dietro i gesti dei due protagonisti, rimango un pò perplessa dalla scelta del tempo verbale per la narrazione, che percepisco sempre un pò pesante: credo che il tempo presente sarebbe stato più opportuno e forse anche più drammatico per descrivere questa situazione (senza contare che avresti guadagnato un bel pò di parole, fattore da tenere in considerazione in un cento...).
Aveva sentito freddo...
Sente freddo...
Ho riletto il cento al presente e l'ho trovato più convincente.
Il titolo è azzeccatissimo, ma da qualche parte ho letto che nei titoli non dovrebbe esserci punteggiatura...
A me queste cento parole sono bastate per immaginare un'infanzia difficile e violenta, un legame che ha cucito insieme questi due uomini al di là delle loro convinzioni ( credo politiche, ma non penso sia fondamentale sapere cosa li divide nella dinamica del mini).
Se il testo mi convince dal punto di vista delle emozioni, perchè percepisco una bella storia di sentimenti dietro i gesti dei due protagonisti, rimango un pò perplessa dalla scelta del tempo verbale per la narrazione, che percepisco sempre un pò pesante: credo che il tempo presente sarebbe stato più opportuno e forse anche più drammatico per descrivere questa situazione (senza contare che avresti guadagnato un bel pò di parole, fattore da tenere in considerazione in un cento...).
Aveva sentito freddo...
Sente freddo...
Ho riletto il cento al presente e l'ho trovato più convincente.
Il titolo è azzeccatissimo, ma da qualche parte ho letto che nei titoli non dovrebbe esserci punteggiatura...
caipiroska- Cavaliere Jedi
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Re: Piangi, fratellino
Interessante questo 100.
A un militare viene ordinato dai superiori di pestare il proprio fratello, almeno questa è l'interpretazione che do.
Mi sembra ben costruito, l'unica cosa superflua per me nell'economia della storia è il passamontagna. È solo una sorta di abbellimento, un pò di cinema, per dirci che i due si sono riconosciuti dagli occhi e può scattare la loro complicità fraterna.
Ma il militare che già sa chi si trova davanti, già sa che non ci andrà giù pesante, perché deve mettersi il passamontagna per sembrare più truce?
Questa è l'unica cosa che non comprendo pienamente all'interno di un pezzo molto valido.
A un militare viene ordinato dai superiori di pestare il proprio fratello, almeno questa è l'interpretazione che do.
Mi sembra ben costruito, l'unica cosa superflua per me nell'economia della storia è il passamontagna. È solo una sorta di abbellimento, un pò di cinema, per dirci che i due si sono riconosciuti dagli occhi e può scattare la loro complicità fraterna.
Ma il militare che già sa chi si trova davanti, già sa che non ci andrà giù pesante, perché deve mettersi il passamontagna per sembrare più truce?
Questa è l'unica cosa che non comprendo pienamente all'interno di un pezzo molto valido.
Byron.RN- Maestro Jedi
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