Ultima generazione del '68
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Re: Ultima generazione del '68
Questi temi mi toccano particolarmente, mi interessano e li leggo volentieri. Bello anche il taglio che hai voluto dare all'azione. Un salto temporale che diventa un uroboro. Davvero bello! Non ho davvero nessun appunto da farti!
______________________________________________________
IN GRAN SILENZIO OGNI PARTIGIANO GUARDAVA QUEL BASTONE SU IN COLLINA.
REACH OUT AND TOUCH FAITH! Sembrano di sognante demoni gli occhi, e i rai
del lume ognor disegnano l’ombra sul pavimento,
né l’alma da quell’ombra lunga sul pavimento
sarà libera mai!
Quel vizio che ti ucciderà
non sarà fumare o bere,
ma è qualcosa che ti porti dentro,
cioè vivere.
The Raven- Admin
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Re: Ultima generazione del '68
Concludo i miei commenti con questo racconto e indovinate?
Anche questo mi è piaciuto.
Le lotte e i temi di quegli anni mi affascinano tanto.
Devo dire però che a confronto con l'altro racconto del contest che parla degli stessi temi, questo mi ha affascinato di meno.
Credo sia un fatto di atmosfere: questo mi sembra troppo sofisticato, un pò sentimentale, l'altro più "ignorante".
È bello leggere di ragazzi, o in generale di uomini e donne che credono in qualcosa.
Mi sarebbe piaciuto confrontarmi attivamente con quegli anni, illudermi.
Oggi so che cambiare il mondo è impossibile.
La pace nel mondo, l'uguaglianza, stessi diritti per tutti, l'eliminazione della violenza, è tutta aria fritta. Il mondo va come deve andare, e se ne sbatte di tutti quanti. Però mi sarebbe piaciuto illudermi quand'ero più giovane.
Mi viene in mente una battuta di Corrado Guzzanti quando imitava Fausto Bertinotti: "noi che volevamo cambiare il mondo ma non avevamo conservato lo scontrino".
Anche questo mi è piaciuto.
Le lotte e i temi di quegli anni mi affascinano tanto.
Devo dire però che a confronto con l'altro racconto del contest che parla degli stessi temi, questo mi ha affascinato di meno.
Credo sia un fatto di atmosfere: questo mi sembra troppo sofisticato, un pò sentimentale, l'altro più "ignorante".
È bello leggere di ragazzi, o in generale di uomini e donne che credono in qualcosa.
Mi sarebbe piaciuto confrontarmi attivamente con quegli anni, illudermi.
Oggi so che cambiare il mondo è impossibile.
La pace nel mondo, l'uguaglianza, stessi diritti per tutti, l'eliminazione della violenza, è tutta aria fritta. Il mondo va come deve andare, e se ne sbatte di tutti quanti. Però mi sarebbe piaciuto illudermi quand'ero più giovane.
Mi viene in mente una battuta di Corrado Guzzanti quando imitava Fausto Bertinotti: "noi che volevamo cambiare il mondo ma non avevamo conservato lo scontrino".
Byron.RN- Maestro Jedi
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Re: Ultima generazione del '68
Davvero notevole questo cento che ripercorre con un velo di disincanto cinquant'anni della nostra storia. Mi piace molto trovare questo testo incorniciato nelle parole di Mina, mi convincono le parole che usi per descrivere una storia d'amore di quelle che non esistono più.
Forse, per non inciampare, avresti dovuto mettere le parole pronunciate nelle caporali, così da rendere il testo cristallino.
Le frasi secche e gli accapo frequenti frammentano la narrazione in un modo quasi innovativo, proponendo scene fresche e nitide come fotografie che immortalano il tempo, preziose testimonianze di una vita che scorre verso la sua naturale conclusione.
Sottolineare la ciclicità degli eventi è un modo gentile per farci scuotere il capo di fronte alle novità: niente è nuovo se sappiamo già come va a finire.
Forse, per non inciampare, avresti dovuto mettere le parole pronunciate nelle caporali, così da rendere il testo cristallino.
Le frasi secche e gli accapo frequenti frammentano la narrazione in un modo quasi innovativo, proponendo scene fresche e nitide come fotografie che immortalano il tempo, preziose testimonianze di una vita che scorre verso la sua naturale conclusione.
Sottolineare la ciclicità degli eventi è un modo gentile per farci scuotere il capo di fronte alle novità: niente è nuovo se sappiamo già come va a finire.
caipiroska- Cavaliere Jedi
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