Impara l'arte

Dalle mie parti si dice (traslittero letteralmente): "sei andato a fottere e sei rimasto fottuto". Ecco, la morale di questa storia è proprio questa.
L'ho letta con gusto, mi piacciono queste trame. Ho rilevato un solo problema, a livello concettuale: c'è un buco troppo vasto in questa storia. Non ci dici nulla di come si è arrivati dalla scena iniziale a quella finale. Ma forse è solo una mia percezione in quanto mi sono fatto prendere dalla curiosità.

Non sono convinto, purtroppo. C'è troppa discrepanza tra il pdv e la scena che presenti, fin dal titolo oltretutto. Questo manda in confusione il lettore. Il consiglio è di scegliere un pdv e di mantenerlo fino alla fine, altrimenti il risultato è molto confusionario. Oltretutto, sbagliare un congiuntivo in un arco di cento parole ha il suo pessimo effetto...
Mi dispiace, ma secondo me è completamente da rivedere.

Un terzo tempo un po’ breve (mi riprometto appena comincio….) e spero di riuscirci.
Come ho scritto in alcuni commenti, quando affrontiamo un racconto la storia è tutta lì, in un pensiero che poi dovremo dipanare come una matassa ingarbugliata.
Tagliare se i nodi sono indistricabili. In un 100 catturiamo un attimo, un momento o un’immagine cui affidare l’intera storia.
Per questo 100 sono doverosi i ringraziamenti per chi mi ha votato ( @Claudio Bezzi  @Stefy  e @CharAznable , adirittura due primi posti!) e per chi la storia l’ha compresa appieno.
Qualcuno l’ha trovato poco chiaro, per cui… la storia del protagonista c’è tutta in poche righe: è un bravo truffatore, navigato e pieno di sé, che alla fine ha trovato qualcuno più in gamba. Una gentile signora (a voi la scelta tra nubile che sgama i pretendenti al suo conto o una truffatrice brava a entrare nel ruolo dopo aver adocchiato la preda) che lo lascia appeso come un salame (impiccano no altrimenti come avrebbe potuto sentire le parole della signora e anche raccontare la sua storia, diciamo appeso per i polsi) mentre cellulare e indice che serve per sbloccarlo e accedere al suo conto sanciscono la sconfitta del salame.

L’idea? Dopo aver visto il film Confidence, la truffa perfetta – del 2003, dove chi ruba al ladro sbagliato deve pagare pegno con gli interessi, ma mai fidarsi degli sprovveduti ritenuti tali. Quando si dice il tempismo nello scegliere come passare la serata.
Il titolo? Mi piace che a volte non c'entri proprio nulla col racconto, o che alla fine ne sia parte integrante pur senza darlo a vedere.

Ciao, Susanna.

Posso dire che non avrei mai e poi mai scommesso che questo racconto fosse tuo? Sembra proprio scritto molto al di fuori della tua comfort zone. E secondo me è un esperimento riuscito.

Grazie.