Staffetta 7 - Episodio 1
+2
Albemasia
Achillu
6 partecipanti
Pagina 1 di 1
Staffetta 7 - Episodio 1
Il mio primo giorno di lezioni all’università era finito e mi sentivo frastornato da tutte le nozioni accumulate; però mi sentivo addosso l’entusiasmo della novità e non vedevo l’ora di sistemare gli appunti.
Attraversai veloce il corridoio al terzo piano del collegio ma mi bloccai davanti alla porta della camera: era accostata. Il cuore mi saltò in gola. Sapevo che, prima o poi, avrei dovuto conoscere il mio compagno di stanza; ecco arrivato il momento! E non mi sentivo pronto.
Guardai a terra: Ma che mi sono messo stamattina? Le Converse con i pantaloni? Chissà cosa penserà… aiuto! Infilai la polo dentro la cintura, poi la tolsi di nuovo. No, sta meglio fuori. I capelli! Oddio, chissà che casino… I libri in mezzo alle gambe, le dita a pettine per sistemarli a memoria, ma giusto una scusa per prendere un altro po’ di tempo. Un sospiro profondo e, alla fine, aprii.
Era seduto sul davanzale della finestra con una gamba penzoloni e si girò verso di me. Mi sforzai di guardarlo negli occhi per non sembrare maleducato; non volevo che pensasse chissà cosa se gli avessi fissato i dreadlock arcobaleno o i jeans strappati.
«Beh?»
In tutto quel marasma di pensieri ero rimasto imbambolato. «Ciao, sono Piero.» Stesi il braccio e feci un paio di passi avanti verso di lui.
Tirò su la destra e guardò la sigaretta; l’appoggiò con cura sul davanzale, si pulì la mano sulla felpa e ricambiò il saluto quasi senza stringere. «Ross.» Si appoggiò di nuovo allo stipite e aspirò un’altra boccata, soffiando il fumo verso il cortile.
Non sapendo cos’altro dire, appoggiai i libri sul letto e andai a chiudere la porta.
«Ah, sei la matricola che abita qui?»
«Sì.»
«Quello è il mio letto.»
«Scusami, non lo sapevo. Mi avevano detto che…»
«Adesso scambi le lenzuola.»
«Ok, lo faccio subito.» Aprii l’armadio per cercare una tuta; trovai una sorpresa.
«Ho spostato la tua roba, quello è il mio.»
«Scusa.» Scacciai dalla mente l’immagine disgustosa di un estraneo che aveva toccato i miei vestiti. Aprii l’altro armadio ed estrassi qualcosa dal mucchio informe che Ross aveva creato.
«Dove vai?»
«A cambiarmi.»
«Non devi rifare i letti?»
Dammi tregua, per favore! «Faccio presto.»
«Mm!»
Anche in bagno tutte le mie cose erano state spostate. Ero stato attento a prendermi la metà esatta di tutti gli spazi disponibili, ma evidentemente mi ero preso la metà sbagliata.
Tornai in camera e rifeci i letti. Ross rimase tutto il tempo seduto sul davanzale, apparentemente disinteressato.
«Ho finito.»
«Vuoi una sigaretta?»
«Non fumo, grazie.»
«Come vuoi.» Scese dalla finestra e controllò il letto. «Sei stato bravo. Adesso vieni in atrio a giocare.»
«Preferisco sistemare gli appunti.»
«Non era una domanda. Vieni giù con me, matricola!» Aprì la porta e attese sulla soglia.
Rimasi pietrificato. Mi avevano detto che c’erano goliardia e nonnismo in collegio, ma “acqua di rose rispetto a ciò che succedeva una volta”. Poi si erano divertiti a raccontarmi episodi assurdi di venti o quarant’anni prima; non so se veri o inventati, ma erano riusciti a terrorizzarmi.
«Allora, ti muovi?»
Mi feci coraggio e m’incamminai. Scendemmo le scale. In atrio c’erano già alcune matricole, allineate contro il muro in silenzio, mentre ragazze e ragazzi degli altri anni vociavano e ridevano. Ross mi accompagnò al muro e poi si mischiò nel gruppo.
Fecero l’appello per controllare che ci fossimo tutti. Quando toccò a me, qualcuno disse: «Tira fuori la voce, matricola! Non ti sento!»
Non ero abituato a parlare a voce alta, ma ci provai: «Comandi, signore!» Andò bene. Una ragazza venne invece bersagliata da diversi «Parla più forte, matricola!» mentre gli anziani ridevano. Ringraziai il cielo che non fosse toccato a me.
Presero alcuni dei più robusti e li fecero lottare tra di loro. Meno male che ero mingherlino e non scelsero me. I perdenti vennero portati in cortile e bersagliati di gavettoni.
Poi ci fecero correre cantando la marcia di Topolino; al termine della gara arrivò un altro gavettone, che colpì anche me. L’acqua era fredda, ma fu anche una benedizione, perché così avrei potuto tornare in camera.
Una ragazza mi fermò: «Dove vai, te? Sei ancora asciutto. Torna in cortile.»
«Lascialo andare, non vedi che ha mezza tuta zuppa?» Era Ross.
«Eddai, ma se è bagnato solo di striscio? Se tornano tutti di sopra finisce il divertimento.»
«Lui è la mia matricola e decido io che è zuppo, ok?»
«Ok, ma che palle, Ross!» Poi, rivolgendosi a me: «Te, va’ via, va’!»
«E ricordati di asciugare, che non voglio vedere acqua per terra quando torno in stanza!» aggiunse Ross.
Annuii.
«Come hai detto? Parla più forte, matricola!»
«Sì, signore!»
Strizzai la tuta prima di rientrare in atrio e mi tolsi pure le scarpe, ma c’era acqua dappertutto, anche per i corridoi fino al terzo piano. Buttai la roba bagnata dentro il bidè e, non avendo altro a disposizione, presi la mia polo usata per pulire il pavimento. Quando ebbi finito di stendere, mi fiondai sotto la doccia; ah, che piacere caldo!
Attraversai veloce il corridoio al terzo piano del collegio ma mi bloccai davanti alla porta della camera: era accostata. Il cuore mi saltò in gola. Sapevo che, prima o poi, avrei dovuto conoscere il mio compagno di stanza; ecco arrivato il momento! E non mi sentivo pronto.
Guardai a terra: Ma che mi sono messo stamattina? Le Converse con i pantaloni? Chissà cosa penserà… aiuto! Infilai la polo dentro la cintura, poi la tolsi di nuovo. No, sta meglio fuori. I capelli! Oddio, chissà che casino… I libri in mezzo alle gambe, le dita a pettine per sistemarli a memoria, ma giusto una scusa per prendere un altro po’ di tempo. Un sospiro profondo e, alla fine, aprii.
Era seduto sul davanzale della finestra con una gamba penzoloni e si girò verso di me. Mi sforzai di guardarlo negli occhi per non sembrare maleducato; non volevo che pensasse chissà cosa se gli avessi fissato i dreadlock arcobaleno o i jeans strappati.
«Beh?»
In tutto quel marasma di pensieri ero rimasto imbambolato. «Ciao, sono Piero.» Stesi il braccio e feci un paio di passi avanti verso di lui.
Tirò su la destra e guardò la sigaretta; l’appoggiò con cura sul davanzale, si pulì la mano sulla felpa e ricambiò il saluto quasi senza stringere. «Ross.» Si appoggiò di nuovo allo stipite e aspirò un’altra boccata, soffiando il fumo verso il cortile.
Non sapendo cos’altro dire, appoggiai i libri sul letto e andai a chiudere la porta.
«Ah, sei la matricola che abita qui?»
«Sì.»
«Quello è il mio letto.»
«Scusami, non lo sapevo. Mi avevano detto che…»
«Adesso scambi le lenzuola.»
«Ok, lo faccio subito.» Aprii l’armadio per cercare una tuta; trovai una sorpresa.
«Ho spostato la tua roba, quello è il mio.»
«Scusa.» Scacciai dalla mente l’immagine disgustosa di un estraneo che aveva toccato i miei vestiti. Aprii l’altro armadio ed estrassi qualcosa dal mucchio informe che Ross aveva creato.
«Dove vai?»
«A cambiarmi.»
«Non devi rifare i letti?»
Dammi tregua, per favore! «Faccio presto.»
«Mm!»
Anche in bagno tutte le mie cose erano state spostate. Ero stato attento a prendermi la metà esatta di tutti gli spazi disponibili, ma evidentemente mi ero preso la metà sbagliata.
Tornai in camera e rifeci i letti. Ross rimase tutto il tempo seduto sul davanzale, apparentemente disinteressato.
«Ho finito.»
«Vuoi una sigaretta?»
«Non fumo, grazie.»
«Come vuoi.» Scese dalla finestra e controllò il letto. «Sei stato bravo. Adesso vieni in atrio a giocare.»
«Preferisco sistemare gli appunti.»
«Non era una domanda. Vieni giù con me, matricola!» Aprì la porta e attese sulla soglia.
Rimasi pietrificato. Mi avevano detto che c’erano goliardia e nonnismo in collegio, ma “acqua di rose rispetto a ciò che succedeva una volta”. Poi si erano divertiti a raccontarmi episodi assurdi di venti o quarant’anni prima; non so se veri o inventati, ma erano riusciti a terrorizzarmi.
«Allora, ti muovi?»
Mi feci coraggio e m’incamminai. Scendemmo le scale. In atrio c’erano già alcune matricole, allineate contro il muro in silenzio, mentre ragazze e ragazzi degli altri anni vociavano e ridevano. Ross mi accompagnò al muro e poi si mischiò nel gruppo.
Fecero l’appello per controllare che ci fossimo tutti. Quando toccò a me, qualcuno disse: «Tira fuori la voce, matricola! Non ti sento!»
Non ero abituato a parlare a voce alta, ma ci provai: «Comandi, signore!» Andò bene. Una ragazza venne invece bersagliata da diversi «Parla più forte, matricola!» mentre gli anziani ridevano. Ringraziai il cielo che non fosse toccato a me.
Presero alcuni dei più robusti e li fecero lottare tra di loro. Meno male che ero mingherlino e non scelsero me. I perdenti vennero portati in cortile e bersagliati di gavettoni.
Poi ci fecero correre cantando la marcia di Topolino; al termine della gara arrivò un altro gavettone, che colpì anche me. L’acqua era fredda, ma fu anche una benedizione, perché così avrei potuto tornare in camera.
Una ragazza mi fermò: «Dove vai, te? Sei ancora asciutto. Torna in cortile.»
«Lascialo andare, non vedi che ha mezza tuta zuppa?» Era Ross.
«Eddai, ma se è bagnato solo di striscio? Se tornano tutti di sopra finisce il divertimento.»
«Lui è la mia matricola e decido io che è zuppo, ok?»
«Ok, ma che palle, Ross!» Poi, rivolgendosi a me: «Te, va’ via, va’!»
«E ricordati di asciugare, che non voglio vedere acqua per terra quando torno in stanza!» aggiunse Ross.
Annuii.
«Come hai detto? Parla più forte, matricola!»
«Sì, signore!»
Strizzai la tuta prima di rientrare in atrio e mi tolsi pure le scarpe, ma c’era acqua dappertutto, anche per i corridoi fino al terzo piano. Buttai la roba bagnata dentro il bidè e, non avendo altro a disposizione, presi la mia polo usata per pulire il pavimento. Quando ebbi finito di stendere, mi fiondai sotto la doccia; ah, che piacere caldo!
Ultima modifica di Achillu il Dom Ago 25, 2024 10:22 am - modificato 1 volta.
______________________________________________________
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
Un’ambientazione originale! Sicuramente il tuo racconto mi ha proiettata indietro nel tempo, a quando la lotta quotidiana si giocava su altri livelli e le priorità erano molto diverse da ora…
Vi ho ritrovato un po’ anche il clima delle caserme di altri tempi, quando le “burbe” venivano bullizzate dai “nonni”…
Bello, sei riuscito a rendere bene l’ansia del protagonista e mi hai fatto riflettere sul fatto che la vita da matricola è uno di quegli aspetti della vita che non mi fa rimpiangere di avere superato da un pezzo quell’età.
Hai servito un bel pezzo per il prossimo staffettista...
Vi ho ritrovato un po’ anche il clima delle caserme di altri tempi, quando le “burbe” venivano bullizzate dai “nonni”…
Bello, sei riuscito a rendere bene l’ansia del protagonista e mi hai fatto riflettere sul fatto che la vita da matricola è uno di quegli aspetti della vita che non mi fa rimpiangere di avere superato da un pezzo quell’età.
Hai servito un bel pezzo per il prossimo staffettista...
Albemasia- Padawan
- Messaggi : 345
Punti : 394
Infamia o lode : 11
Data di iscrizione : 23.01.24
Località : Tra le nebbie della Lomellina
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
Un episodio interessante, nel quale già si delinea il possibile scontro - o magari, chissà, la nascita di una grande amicizia - fra la timida matricola e l'anziano prepotente.
La scena mi ha riportato indietro negli anni al periodo del mio servizio di leva (primi anni Ottanta: esisteva ancora), affrontato da quasi venticinquenne già laureato in mezzo a ragazzotti di diciott'anni in preda alla noia più nera. Ne inventavano di tutte... e i gavettoni, rigorosamente notturni, erano una delle più blande.
I personaggi sono ben delineati e direi che c'è parecchio materiale utile per i prossimi staffettisti.
Srittura ottima, da acclamato vincitore di step.
Due piccole annotazioni.
- Mi sembra un po' eccessiva la reazione della matricola in vista dell'incontro con il coinquilino, quasi da ragazzina al primo appuntamento più che da studente universitario, già grandicello quindi, per quanto imbranato;
- nella frase "Te, va via, va", i due "va" prevedono l'apostrofo, in quanto contrazione di "vai" ("Te, va' via, va'!").
Comunque, un bel pezzo, ricco di potenzialità.
M.
La scena mi ha riportato indietro negli anni al periodo del mio servizio di leva (primi anni Ottanta: esisteva ancora), affrontato da quasi venticinquenne già laureato in mezzo a ragazzotti di diciott'anni in preda alla noia più nera. Ne inventavano di tutte... e i gavettoni, rigorosamente notturni, erano una delle più blande.
I personaggi sono ben delineati e direi che c'è parecchio materiale utile per i prossimi staffettisti.
Srittura ottima, da acclamato vincitore di step.
Due piccole annotazioni.
- Mi sembra un po' eccessiva la reazione della matricola in vista dell'incontro con il coinquilino, quasi da ragazzina al primo appuntamento più che da studente universitario, già grandicello quindi, per quanto imbranato;
- nella frase "Te, va via, va", i due "va" prevedono l'apostrofo, in quanto contrazione di "vai" ("Te, va' via, va'!").
Comunque, un bel pezzo, ricco di potenzialità.
M.
______________________________________________________
"E perché è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già." - Matteo Bussola
M. Mark o'Knee- Cavaliere Jedi
- Messaggi : 853
Punti : 992
Infamia o lode : 9
Data di iscrizione : 27.01.22
Età : 68
Località : Prato
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
Grazie mille. Ho cercato di recuperare le emozioni di alquanti anni fa, perché ho fatto l'università vivendo in collegio. Era il 1987... è vero che può sembrare eccessiva la reazione di Piero, ma così mi è venuta fuori ^_^ Niente comunque a che vedere con il militare, è stato molto più divertente il collegio.
Ma sai che me n'ero accorto e poi non l'ho nemmeno corretto? Adesso ho provveduto. Grazie.M. Mark o'Knee ha scritto:- nella frase "Te, va via, va", i due "va" prevedono l'apostrofo, in quanto contrazione di "vai" ("Te, va' via, va'!").
Comunque, un bel pezzo, ricco di potenzialità.
M.
______________________________________________________
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
Un inizio scopiettante, con due protagonisti: col primo non si può che sodalizzare. Chi non ha vissuto momenti in cui ci si sente inadeguati, dei poveracci che tutti possono bullizzare.
Il secondo... subito risulta antipatico, ma a volte certi atteggiamenti nascondono in realtà insicurezze, bisogno di attenzioni richieste non sempre coi giusti modi.
Vedremo se questo non sia il preludio a una bella amicizia, di quelle fatte di posizioni contrapposte.
Il secondo... subito risulta antipatico, ma a volte certi atteggiamenti nascondono in realtà insicurezze, bisogno di attenzioni richieste non sempre coi giusti modi.
Vedremo se questo non sia il preludio a una bella amicizia, di quelle fatte di posizioni contrapposte.
______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
- Messaggi : 2416
Punti : 2664
Infamia o lode : 23
Data di iscrizione : 03.02.21
Età : 67
Località : Rumo (TN)
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
Chissà perché mi immaginavo che Ross fosse un ragazzo di colore...!
Forse perché ho davanti agli occhi la figura di mio figlio coi dreads lunghi (non arcobaleno però...)
A che suggestioni a volte ci condiziona il cervello...
Forse perché ho davanti agli occhi la figura di mio figlio coi dreads lunghi (non arcobaleno però...)
A che suggestioni a volte ci condiziona il cervello...
Albemasia- Padawan
- Messaggi : 345
Punti : 394
Infamia o lode : 11
Data di iscrizione : 23.01.24
Località : Tra le nebbie della Lomellina
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
Ti dico la verità: di solito quando lavoro con Leonardo AI aggiungo sempre la parola "multiethnic" perché altrimenti mi tira fuori solo persone "wasp" (white Anglo-Saxon protestants) e la cosa mi dà fastidio, perché anch'io ho una famiglia multietnica.Albemasia ha scritto:Chissà perché mi immaginavo che Ross fosse un ragazzo di colore...!
Forse perché ho davanti agli occhi la figura di mio figlio coi dreads lunghi (non arcobaleno però...)
A che suggestioni a volte ci condiziona il cervello...
Però stavolta mi è venuto così, non mi sembra nemmeno molto "wasp" anzi mi sembra pure credibile come italiano del nord di tipo 35 anni fa, quando per l'appunto entrai in collegio.
Comunque niente, io mi devo disintossicare da quello strumento perché non riesco mai a ottenere quello che ho in mente, ma proprio per questo diventa una sfida riuscire a tirare fuori almeno qualcosa che ci assomigli...
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
Un incipit interessante, che si presta alla trasformazione.
Non ho trovato eccessiva la reazione per il primo incontro con il coinquilino, sarà che sono una persona che vive certe cose con una certa ansia (anche se poi gli altri non se ne accorgono) e quindi ritengo questo atteggiamento emozionale molto credibile.
Io sono stata in collegio un solo anno (in prima media) non ci sono stati episodi simili ma le ragazze più grandi avevano un aura di maturità che noi di prima media sentivamo fortemente.
Ele
Non ho trovato eccessiva la reazione per il primo incontro con il coinquilino, sarà che sono una persona che vive certe cose con una certa ansia (anche se poi gli altri non se ne accorgono) e quindi ritengo questo atteggiamento emozionale molto credibile.
Io sono stata in collegio un solo anno (in prima media) non ci sono stati episodi simili ma le ragazze più grandi avevano un aura di maturità che noi di prima media sentivamo fortemente.
Ele
Hellionor- Admin
- Messaggi : 831
Punti : 896
Infamia o lode : 11
Data di iscrizione : 17.10.20
Età : 44
Località : torino
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
Meno male che non sono mai andata in collegio o in un dormitorio o ovunque ci fosse del nonnismo.. mi sono innervosita a leggerlo.
Quindi, bravo .
Ho una sola domanda: anche i ragazzi si preoccupano dell'abbigliamento (maglia dentro, maglia fuori, "converse" con i pantaloni piuttosto che con "il kilt") ?
Le mie esperienze dirette (però di uomini più maturi, fratelli inclusi) è che in qualsiasi cosa riuscissero ad entrare andava bene. I colori, poi, erano un dettaglio. Mio fratello ha fatto la tesi di laurea nel 1977 (massimo dei voti.. mancava solo il bacio accademico) con i pantaloni lunghi, camicia, sandali e calze bianche.
Faceva caldo e lui così stava fresco e non ci vedeva nulla di strano.
Altra domanda (come all'esame di seconda media) perchè hai questa necessità di visualizzare i personaggi dei tuoi racconti?
Voglio dire: d'accordo giocare con l'AI, ma mi sembra come se tu abbia "bisogno" di vedere raffigurati i tuoi protagonisti.
Quindi, bravo .
Ho una sola domanda: anche i ragazzi si preoccupano dell'abbigliamento (maglia dentro, maglia fuori, "converse" con i pantaloni piuttosto che con "il kilt") ?
Le mie esperienze dirette (però di uomini più maturi, fratelli inclusi) è che in qualsiasi cosa riuscissero ad entrare andava bene. I colori, poi, erano un dettaglio. Mio fratello ha fatto la tesi di laurea nel 1977 (massimo dei voti.. mancava solo il bacio accademico) con i pantaloni lunghi, camicia, sandali e calze bianche.
Faceva caldo e lui così stava fresco e non ci vedeva nulla di strano.
Altra domanda (come all'esame di seconda media) perchè hai questa necessità di visualizzare i personaggi dei tuoi racconti?
Voglio dire: d'accordo giocare con l'AI, ma mi sembra come se tu abbia "bisogno" di vedere raffigurati i tuoi protagonisti.
Stefy- Padawan
- Messaggi : 283
Punti : 315
Infamia o lode : 2
Data di iscrizione : 07.01.21
Località : Busseto (PR)
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
In che senso "esame di seconda media" mi metti in crisi con affermazioni impossibili?
Comunque sì, io nel 1987 ero così, consapevole del fatto che qualsiasi cosa avessi indossato non sarei stato abbastanza "cool" come si direbbe oggi o abbastanza "figo" come si diceva una volta. Poi, anche il fatto di cambiare ambiente, soprattutto dopo il primo giorno di lezioni, dopo aver visto un sacco di look diversi dal mio e soprattutto diversi da quelli che erano considerati "fighi" a Rovigo.
Per quanto riguarda Leonardo AI, mi piace l'idea di fondo che tu puoi descrivere una scena o una persona e lui la disegna... diversa da come l'hai descritta. Quindi parte la sfida, trovare le parole giuste per far sì che la persona diventi il più possibile uguale a quella che ho in testa. Aggiungi che io non ho mai saputo disegnare, per una volta nella vita ho la soddisfazione di immaginare un concetto e vederlo disegnato, più o meno come ce l'avevo in mente... o almeno molto più simile di come verrebbe fuori se lo disegnassi su un foglio o sul tablet di mia figlia. Questa è la mia droga. E comunque la rabbia per i dettagli sbagliati che non è possibile correggere, a meno di saper usare Photoshop... Diciamo che è più la sfida che altro, riuscire a ottenere un disegno senza errori grossolani usando solo le parole.
Grazie ^_^
Comunque sì, io nel 1987 ero così, consapevole del fatto che qualsiasi cosa avessi indossato non sarei stato abbastanza "cool" come si direbbe oggi o abbastanza "figo" come si diceva una volta. Poi, anche il fatto di cambiare ambiente, soprattutto dopo il primo giorno di lezioni, dopo aver visto un sacco di look diversi dal mio e soprattutto diversi da quelli che erano considerati "fighi" a Rovigo.
Per quanto riguarda Leonardo AI, mi piace l'idea di fondo che tu puoi descrivere una scena o una persona e lui la disegna... diversa da come l'hai descritta. Quindi parte la sfida, trovare le parole giuste per far sì che la persona diventi il più possibile uguale a quella che ho in testa. Aggiungi che io non ho mai saputo disegnare, per una volta nella vita ho la soddisfazione di immaginare un concetto e vederlo disegnato, più o meno come ce l'avevo in mente... o almeno molto più simile di come verrebbe fuori se lo disegnassi su un foglio o sul tablet di mia figlia. Questa è la mia droga. E comunque la rabbia per i dettagli sbagliati che non è possibile correggere, a meno di saper usare Photoshop... Diciamo che è più la sfida che altro, riuscire a ottenere un disegno senza errori grossolani usando solo le parole.
Grazie ^_^
______________________________________________________
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
Mi hai intrigato con questa storia di Leonardo AI...
Ma è un programma che si scarica...?
Ma è un programma che si scarica...?
Albemasia- Padawan
- Messaggi : 345
Punti : 394
Infamia o lode : 11
Data di iscrizione : 23.01.24
Località : Tra le nebbie della Lomellina
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
Mi è venuta una risposta così dettagliata che ho fatto un post: https://www.differentales.org/t3187-leonardo-ai-e-le-altre-app-generative
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
Ecco la mia gatta da pelare, quindi!
Sono sicura di essere già in ritardo, mi ricordate le tempistiche di massima? Perché vorrei che restasse un ritardo signorile
Sono sicura di essere già in ritardo, mi ricordate le tempistiche di massima? Perché vorrei che restasse un ritardo signorile
Hellionor- Admin
- Messaggi : 831
Punti : 896
Infamia o lode : 11
Data di iscrizione : 17.10.20
Età : 44
Località : torino
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
Hai tempo fino a lunedì 9 settembre
______________________________________________________
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
Posso farcela!
Hellionor- Admin
- Messaggi : 831
Punti : 896
Infamia o lode : 11
Data di iscrizione : 17.10.20
Età : 44
Località : torino
Re: Staffetta 7 - Episodio 1
Ragazzi chiedo scusa a tutti ma sono un po' fuori tempo massimo.
Mi scuso, ma sono una maestra di asilo nido e abbiamo riaperto il 29 agosto. Siamo al 9 e sono già prosciugata. Comunque mi sono portata dietro il PC per scrivere in pausa pranzo.
Spero di farcela di oggi, in ogni caso arriverò.
Perdonatemi por mi vida.loca
Mi scuso, ma sono una maestra di asilo nido e abbiamo riaperto il 29 agosto. Siamo al 9 e sono già prosciugata. Comunque mi sono portata dietro il PC per scrivere in pausa pranzo.
Spero di farcela di oggi, in ogni caso arriverò.
Perdonatemi por mi vida.loca
Hellionor- Admin
- Messaggi : 831
Punti : 896
Infamia o lode : 11
Data di iscrizione : 17.10.20
Età : 44
Località : torino
Argomenti simili
» Staffetta 4 - Episodio 1
» Staffetta 6 - Episodio 4
» Staffetta 3 - Episodio 5
» Staffetta 6 - Episodio 1
» staffetta 5 - Episodio 3
» Staffetta 6 - Episodio 4
» Staffetta 3 - Episodio 5
» Staffetta 6 - Episodio 1
» staffetta 5 - Episodio 3
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|
Oggi alle 4:21 am Da Achillu
» La partita
Oggi alle 4:01 am Da Achillu
» Smart bomb
Oggi alle 3:45 am Da Achillu
» Clic!
Oggi alle 3:16 am Da caipiroska
» Fratelli
Oggi alle 2:33 am Da caipiroska
» Ultima generazione del '68
Oggi alle 1:44 am Da Arianna 2016
» Cercasi segretaria
Oggi alle 1:36 am Da Arianna 2016
» Senza motivo apparente
Oggi alle 1:29 am Da Arianna 2016
» Piangi, fratellino
Oggi alle 1:21 am Da Arianna 2016