E se...

Car autor
C'è un romanzo di Chuck Palahniuk dal titolo Cavie che ho trovato affascinante ed estremamente disturbante per la sua veridicità, per il modo amaro e disincantato con il quale presenta la natura umana in tutte le sue colpevoli fragilità;.un gruppo di scrittori si ritrova chiuso in una casa tipo reality, ma dopo appena 24 ore.la situazione degemera.
Qui parliamo di fede. Può un uomo che si professa di fede gettare così facilmente la spugna e rinnegare tutto quello in cui ha credito fino a quel.momento? Il tuo racconto ci dice di sì, e mi trova d' accordo. Non possiamo sapere come ci comporteremo in una situazione apocalittica, possiamo pontificare e fare teorie ma non ne abbiamo certezza alcuna. Noè avrebbe potuto sbarellare come in questo racconto, tra l altro risparmiandoci un sacco di beghe successive o comunque obbligando dio a un colpo di teatro surrealista  per salvare la razza umana.
Insomma, se non si è capito mi hai convinta. Brav.
Ele

Luca, mi permetto di passare prima del tuo terzo tempo per dirti che hai scritto un racconto favoloso. Complimenti!

Comincio con un ringraziamento al volo a Char, inutile negare che certi complimenti così spontanei fanno molto piacere.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno votato, stavolta non c'è stato nessun cinque e nessun quattro ma i tanti tre e due vogliono dire che il racconto ha convinto come mai mi era successo finora.
E dire che questo racconto, come in qualche modo qualcuno ha avuto modo di rilevare, è un racconto... a metà.
Mi spiego: l'idea mi piaceva molto e sono partito in quarta con la stesura della prima bozza al termine della quale mi sono dato un giorno di tempo prima di rileggere e correggere.
Riletto e corretto il racconto mi ha convinto ancora di più e quindi mi sono dato un paio di giorni di tempo per dargli una vera e propria sistemata, cercando di approfondire alcuni aspetti che mi sembravano solo un po' accennati.
E qui è successo il "patatrac"!
Mi sono sorti dubbi sul fatto che il racconto non rispettasse il paletto della sdeconda persona (e, a mia parziale consolazione, qualcuno nei commenti, lo ha rilevato).
Ho pensato, quindi, di mandarlo molto per tempo convinto che sarebbe arrivato il rilievo sul paletto, senza pensare, però, che il primo invio è quello che vale e che se il rilievo non fosse arrivato quella era la versione definitiva del racconto per il secondo step.
Alla luce del risultato finale mi resta un grosso dubbio: intervenendo lo avrei ulteriormente migliorato o avrei invece rischiato di rovinare il racconto?
Un'ultima considerazione sul fatto che per il secondo step la valutazione del CDL è migliore rispetto a quella dei lettori; da una parte sento che la mia scrittura sta crescendo, dall'altra forse devo cominciare a essere più fruibile.
Urge un nuovo viaggio in Sardegna per imarare dal grande Akimizu che riesce sempre a emozionarmi e a colpirmi con i suoi racconti.