Corsa contro il tempo

Car autor
Temo che, per stare nella brevità richiesta, la tua storia abbia perso mordente. Risulta una narrazione meccanica, se si escludono la parte iniziale e la telefonata. A mio avviso ci sono troppe cose da raccontare e con questo registro narrativo certo sei riuscit a condensare tutto, ma il risultato per il mio gusto non è soddisfacente. Ma, ripeto, questo è il mio gusto personale. Apprezzo la storia che ci hai raccontato, come hai saputo pensare a qualcosa nel futuro, il taglio razionale che sono certa, ampliando la storia, potrebbe trovare ristoro negli intervalli con dialoghi e interventi di altri personaggi.
Anche se non nelle mie corde, lo considero un buon racconto.
Ele

A mio parere il testo è un pò troppo sbilanciato: l'ho percepito diviso in varie forme e argomenti non amalgamati bene tra loro. E così abbiamo un inizio molto abbottonato e distaccato, dal taglio scientifico, una parte di resoconti che riporta atroci cronache, poi un dialogo, poi uno squarcio di umanità...
Anche i temi trattati sono molti e totalmente diversi (guerre, insetti, separazione tra sessi...): forse troppi per questo testo.
Non credo che la struttura del racconto sia stata analizzata con cura, ed è un peccato perchè la penna è solida e le idee sono interessanti, ma così com'è il racconto rimane un pò in bilico tra detto e taciuto.
La separazione tra maschi e femmine, interessantissimo spunto tra l'altro, arriva all'improvviso verso la fine del racconto e, seppur sia alla base dell'insuccesso della ricerca scientifica, non se ne conoscono ragioni e motivi.
Anche il dialogo appare inatteso e, seppur ben gestito, non aggiunge niente alla storia e me ne chiedo il motivo (forse per sottolineare che i due sono contrari alla separazione sessuale, ma comunque i perchè di questa costrizione rimangono tutti senza risposata...).

Questo racconto a me è piaciuto molto, e ho apprezzato l'aver inserito il tema del conflitto tra generi, che è un argomento  attualissimo, onnipresente sui social e tra i più giovani, ma secondo me quasi sconosciuto nelle generazioni over-50.
Poi magari sbaglio.
Ed è un problema grosso. Il fatto che, nel racconto, la ricerca per salvare il mondo fallisca anche a causa del conflitto di genere è una chicca, e secondo me inquadra davvero perfettamente quello che potrebbe essere un futuro tutt'altro che lontano. Vero, il racconto non spiega le origini del conflitto, ma perché di fatto non occorre farlo: ne stiamo vivendo le prime fasi, e non sembrano esserci le basi (o la volontà) per disinnescarlo.

Ci sarà da ridere nei prossimi anni.

Ottimo racconto.

Fante Scelto ha scritto:Questo racconto a me è piaciuto molto, e ho apprezzato l'aver inserito il tema del conflitto tra generi, che è un argomento  attualissimo, onnipresente sui social e tra i più giovani, ma secondo me quasi sconosciuto nelle generazioni over-50.
Poi magari sbaglio.
Ed è un problema grosso. Il fatto che, nel racconto, la ricerca per salvare il mondo fallisca anche a causa del conflitto di genere è una chicca, e secondo me inquadra davvero perfettamente quello che potrebbe essere un futuro tutt'altro che lontano. Vero, il racconto non spiega le origini del conflitto, ma perché di fatto non occorre farlo: ne stiamo vivendo le prime fasi, e non sembrano esserci le basi (o la volontà) per disinnescarlo.

Ci sarà da ridere nei prossimi anni.

Ottimo racconto.

Mi fa piacere questo tuo commento  @Fante Scelto, per l'apprezzamento ma soprattutto perché hai capito il senso.
Il racconto può piacere o non piacere, è come la grigliata di pesce ratto e su questo non discuto. Nell'apprezzamento influiscono vari fattori come la forma dello scrittore, quella del lettore, i gusti, le tematiche, ecc., ma come ho detto nel commento al mio racconto non riesco ad andare contro la sensibilità o la visione di un autore. In questi anni non credo di averlo mai fatto, se l'ho fatto è stato del tutto involontario e ne approfitto per scusarmi. La visione dell'autore è sacra e l'accetto, indipendentemente dal fatto che la condivida o meno, è un punto fondamentale.
Forse la mia visione qui è stata snobbata, banalizzata, o magari sono stato poco abile io a evidenziarla, ma sono contento che a te sia arrivata. C'è sempre il discorso immancabile che a volte si spiega troppo, altre troppo poco e non c'è mai la ricetta che ti indichi la dose giusta da usare. Ma ripeto, a te è arrivato forte il senso del discorso e mi sento pienamente soddisfatto.
Prima parlavo di sensibilità, forse esagero, ma quello che vedo è un arroccamento dei due generi su posizioni sempre più distanti, posizioni contrastanti che temo si basino su una mancanza di stima reciproca. Io non sono molto ottimista per il futuro, nella finzione ho profetizzato un allontanamento totale, non dico di avere ragione, solo il tempo dirà se ho captato dei segnali del tutto inconsistenti, ma questo era ciò che sentivo di scrivere e l'ho fatto.