Canzonette

Ho letto un racconto scritto bene. I refusi, peraltro già segnalati, credo siano fisiologici e "sfuggiti" a causa della lunghezza del testo. Lunghezza che, lo dico subito, non mi ha dato fastidio.

Due poli opposti il prof. e il Chiavacci, che per questo motivo si attraggono dopo che il destino li ha fatti ritrovare dopo tanti anni. Più che il destino, forse, il buon ricordo dell'alunno per il professore e la materia che hanno in comune. Ho apprezzato come la narrazione abbia, in crescendo, descritto la personalità del giovane imprenditore: ricco, che può avere tutto, ma con degli scheletri psicologici nell'armadio da far venire i brividi. Per contro, nel senso opposto secondo me, un uomo annoiato e stufo della vita che grazie all'aiuto offerto all'ex alunno torna a vivere veramente. La fine, o il salvataggio del mondo c'è, ma è sullo sfondo di questo bel rapporto umano.

Grazie

"La verità è sopravvalutata".
In "Sono solo canzonette" Bennato cantava "l'unica illusione è quella della realtà, della ragione".
Mi sembra che questo racconto ne raccolga lo spirito e le citazioni continue delle varie canzoni sono un leitmotiv che funziona.
Anche qui una storia davvero convincente come scrittura e struttura. Non è il folle a parlare, ma un uomo comune che prova a fermarlo. Un uomo che non è felice, non è soddisfatto, non è convinto che sia suo il compito di salvare tutti gli altri. Però alla fine lo fa.
Certi passaggi non presentano una logica ferrea, ma nel suo complesso il racconto funziona, la voce parlante è molto riuscita, molto umana. A me è piaciuto.

Car autor
Il tuo racconto mi ha convinta, ha una bella struttura solida e un bel protagonista che si fa apprezzare e voler bene. Ci sono di refusetti e in alcuni punti la lettura risulta un po' faticosa, forse potresti sfrondare alcune parti per dare più ritmo alla narrazione, ma lo considero un buon lavoro e una lettura davvero piacevole.
Complimenti
Ele

Una lettura davvero interessante e una bella storia con un vero svolgimento che mi ha molto soddisfatta. Ho anche apprezzato il distacco emotivo del professore da ciò che gli accade intorno: una scelta un pò surreale, come surreale e ben gestito è l'esile filo che corre lungo il testo e che a me è molto piaciuto.
Oltre alla storia ci sono i piccoli particolari che la impreziosiscono che mi hanno convinta come la non scelta dello champagne, il professore che rimane a dormire qualche volta con Nunzia, la bella ragazza che finisce su onlifan.