Figlio dei fraintendimenti

Ciao autore, ho voluto leggere i commenti degli altri prima di stilare il mio perché ero dubbioso sull'interpretazione che ho dato dei tuoi versi, ma a quanto pare nessuno ha visto ciò che ho visto io, quindi boh. A farmi riflettere è stato quel "battito piatto" che presuppone una morte. E quel "troppo vicina non mi basta" che indica un forte desiderio di possesso, che travalica. Vicina è femminile, e quel bastone che per forza si doveva usare. E ferite che si rimarginano lentamente, le lacrime... È stato tutto figlio di un fraintendimento, ma non è finita bene, sarebbe stato meglio se fosse caduto uno specchio... Invece. Poi magari sbaglio, ma mi piace così. Bellissima la musicalità di alcuni versi. A rileggerci!

Ciao,
questa poesia è molto intensa e mi trasmette un certo grado di sconfitta e rassegnazione.
Le immagini volatili creano emozioni forti, forse un po' slegate tra loro, ma comunque efficaci e quasi visibili. Il senso rimane volutamente vago, quel vicina scombussola tutto e sottolinea la sensazione di non voler aprirsi agli altri, perchè gli altri sono percepiti come un nemico (forse...).
Peccato che la poesia non voglia farsi capire meglio, che tenga ben stretto il suo segreto in una morbosa gelosia che non permette di essere condiviso con gli altri: sarebbe stato interessante scoprire come l'autore suggerisca una soluzione o un metodo per superare le difficoltà che l'hanno spinto ad abbozzolarsi in una metafisica zona di conforto.

Mi immagino un uomo anziano, che riflette sualla sua vita, di malanni e sofferenze. La lumaca e la sua bava i hanno fatto sorridere, con la loro idea curativa ma lenta.

Magari poi mi prendo un sacco di parolacce, ma vorrei dare un'interpretazione fantasy a questo componimento. Io ci vedo un mago, che soffre poiché si trova alla fine del suo ciclo di vita. Sta progressivamente perdendo i suoi poteri, sente che ciò che fino a poco tempo fa poteva dominare e controllare, ora si sta allontanando. Il suo mondo si sta sgretolando e, nonostante cerchi in tutti i modi di trattenerlo, gli sta sfuggendo di mano. 

Per giustificare ciò che ho pensato, a farmi pensare a un mago e più in generale alla magia, sono le "lacrime in barattolo", come fossero ingredienti di una pozione insieme ai "baci di lumaca". L'"acufene" lo intendo come un sintomo della perdita dei poteri magici. Lo specchio rotto mi fa pensare che la magia è anche superstizione in un certo senso. 

Devo ammettere, come riflessione finale, che il titolo "Figlio dei fraintendimenti" poco c'azzecca con la mia interpretazione. Ma ci penso ancora un po'...

Grazie

Un insieme di immagini forti, a effetto, che sicuramente restano al lettore ma che non aiutano a comprendere il messaggio che vogliono trasmettere.
Ma forse l'autore cerca uno sfogo che pudicamente vuole tenere per sé.

Bella, intensa e terribile!
Un treno di emozioni che mi ha colpita in pieno!
Complimenti Alep20!