Troppi occhi

Wow (espressione super boomer)  @Stefy!  Hai raccolto il guanto di sfida magnificamente. La scena è esilarante e talmente surreale da essere del tutto credibile. A questo punto voglio sapere come va a finire. Ma davvero Pier è in combutta con Metronimus? L’idea mi avvince. Metronimus sarà davvero così fedele al perfido (scusa  @ImaGiraffe) Ghi’raff? E che dire del tesorino spero che saranno fatti presto lumi.
L’ordine vincerà sul caos? 
Molto divertenti le descrizioni ricche di fantasia e di movimento. 
Ottimo lavoro!

Urca, Stefy! 
Ma siete una corsia velocissima, state con gli occhi ben aperti, voi!
mi sono piaciuti molto l'aggancio e tutta la parte centrale, complimenti per la fervida fantasia. 
alla fine la storia mi si è ingarbugliata e sinceramente non vorrei essere nei panni del prossimo staffettista.
ma il bello del gioco è proprio questo!

Questa è una corsia da primato mondiale. Non solo nella velocità degli staffettisti, ma anche nella loro capacità di dare respiro e coerenza (se di coerenza si può parlare, in questo approssimarsi del caos) all'incipit partorito dalla mente di Ima. E i nomi dei personaggi che richiamano "utenti" del sito è davvero una mossa che ha del genio. Più si va avanti e più mi sembra azzeccato il paragone con Adams. Complimenti a @Petunia e a @Stefy. Non vedo l'ora di vedere il "tesorino" all'opera: mi immagino che sarà una sorta di deus ex machina, ma se fosse tutto il contrario non mi stupirei più di tanto.
Bella prova!
M.

Bellissima prova  @Stefy,

hai raccolto il testimone di Ima e te la sei cavata alla grande.
Io sono sincero, non ci sarei riuscito.
Tutto risulta così surreale, caotico e comunque ottimamente amalgamato, follemente unitario, che sembra sia opera di un'unica mente.
Molto bene.

Un altro pezzo di questa corsia di alto livello; tra il pezzo di pet e quello di Stefy sembra non esserci soluzione di continuità e il merityo in questo caso va ascritto a Stefy che ha saputo proseguire sullo stesso metro senza fare un... pliè!
La storia volge già al termine, mi sono immaginato un tesorino nella mia mente di lettore ma lo svelerò solo a operazioni concluse.
P.S.: nel commento a Ima avevo scritto che le mie capaicità di scrittore non mi avrebbero permesso di proseguire il suo incipit, ora ho capito la differenza tra me e chi scrive da anni come Pet e Stefy.

Vi adoro! Siamo inarrestabili, e questo pezzo ne è una prova provata. 
Stefania, sei riuscita a dare vita al movimento. Ogni frase è visivamente carica. 
Ci stiamo divertendo nella corsia tre. 
Quello che potrebbe sembrare caotico è, in realtà, ben calibrato. anche se ciascuno di noi ha un'idea su cosa sia "tesorino" o su come andare avanti, ci stiamo lasciando trascinare senza però perdere di vista l'obiettivo. 
Ci siamo amalgamati e rispettati così bene da non aver creato nessuna crepa se non quelle che volevamo creare. Inoltre, se penso che adesso c'è il finale di Pier, non posso che esultare. 
Chiedo scusa agli altri utenti, ma sono veramente fiero di Monica e Stefania, che hanno preso il mio caos e si sono fidate di esso, e quindi anche di me.

Spero di non aver fatto confusione nella lettura dei brani e di non aver confuso il secondo con il terzo, visto che te e Petunia avete scritto nella stessa giornata. E' una prova in più di quanto siete state brave a seguire il filone dell'assurdo, mantenendo la coerenza di stile con l'incipit di Ima.
Per quello che ho letto è sicuramente la corsia in cui questa coerenza mi è parsa più netta.
Vediamo ora che combina il prossimo...

Beh, devo dire che questi primi pezzi sono un tornato di idee e di trovate davvero esilaranti.
Pare di assistere alla proiezione di un film fantasy o similare, dove tutto è accettato e accettabile. Soprattutto il ritmo è davvero travolgente. Siccome sto leggendo i brani in una sola tornata, l'insieme è ancora più accattivante. E Tesorino cosa mai sarà? Il lievito madre dell'universo, tenuto in forno con le luci accese per la giusta temperatura di mantenimento? Giuro che con "il forno" mi è venuta in mente quello che racontò un pasticciere: nel suo laboratorio avevano un lievito madre da trent'anni. Lo curavano con assiduità, l'avevano chiamato Mario e se lo portavano in vacanza per poterlo accudire.