Il Barachile
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Il Barachile
Quando entro in questa casa mi torna in mente il Barachile.
Ricordo dicevi in dialetto: “Vado al Barachile”, e io immaginavo una baracca misteriosa, trame, oscuri personaggi. Così una mattina saltai la scuola e ti seguii.
Ti trovai all’osteria. Mi vedesti. Provai a scappare ma tu mi chiedesti di sedere con te, forse colpito dalla mia espressione delusa.
Giocammo a scopone tutto il giorno tra il fumo e le risa, e assaggiai anche un dito di bonarda. Ne ricordo ancora il sapore.
Ora il Bar Achille è dei cinesi, la casa è in vendita, e tu mi manchi, nonno.
Ricordo dicevi in dialetto: “Vado al Barachile”, e io immaginavo una baracca misteriosa, trame, oscuri personaggi. Così una mattina saltai la scuola e ti seguii.
Ti trovai all’osteria. Mi vedesti. Provai a scappare ma tu mi chiedesti di sedere con te, forse colpito dalla mia espressione delusa.
Giocammo a scopone tutto il giorno tra il fumo e le risa, e assaggiai anche un dito di bonarda. Ne ricordo ancora il sapore.
Ora il Bar Achille è dei cinesi, la casa è in vendita, e tu mi manchi, nonno.
Different Staff- Admin
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Re: Il Barachile
Dunque il nonno chiamava barachile il Bar Achille perché non voleva dire al nipote che frequentava quel locale?
Una trovata che mi ha sorpresa. Il racconto è un ricordo delicato, di quelli che scaldano il cuore come un buon bicchiere di bonarda.
Piaciuto molto.
Una trovata che mi ha sorpresa. Il racconto è un ricordo delicato, di quelli che scaldano il cuore come un buon bicchiere di bonarda.
Piaciuto molto.
Ultima modifica di Petunia il Lun Gen 23, 2023 11:13 pm - modificato 1 volta.
Petunia- Moderatore
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Re: Il Barachile
Un bel 100 sull'onda dei ricordi. Chissà, magari c'è qualcosa di autobiografico. Certamente i sentimenti buoni arrivano tutti. Perché andare all'osteria non aveva soltanto un'accezione negativa, anzi poteva essere una sorta di rito, un'abitudine, qualcosa che si aveva in comune con altri abitanti di un paese o di un quartiere, anzi di una zona.
Un testo evocativo che mi ha ricordato il mio passato.
Grazie
Un testo evocativo che mi ha ricordato il mio passato.
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Molli Redigano- Cavaliere Jedi
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Re: Il Barachile
Un ricordo toccante e molto realistico: il bambino che fantastica su quel Barachile misterioso... bella la costruzione del testo che ci fa capire alla fine cos'è questo Barachile e anche il legame con il personaggio protagonista che è il nonno. La chiusa l'avrei preferita diversa, meno banale del "mi manchi". Ma forse è il mio senso dello sdolcinato che è eccessivo.
Mi è piaciuto.
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Re: Il Barachile
Beh... mi hai commosso, io andavo a trovare mio nonno in piazza mentre sedeva ai tavolini d'un bar... Tanto rappresentavano quei posti in un'epoca che ormai non esiste e tanto mancano a noi di quei momenti.
In quei posti ogni singolo odore era talmente forte da rimanere una vita incollato a noi e chi se li dimentica. Il gelato al limone che profumava una piazza, l'odore del caffe e del vino... Particolare attenzione meritavano le sezioni del vecchio PC dove s'andava per mangiare "Pezzetti", carne al sugo, e vino e dove la politica si trasformava in Pepponi e don Camillio. Bellissimo racconto, complimenti.
In quei posti ogni singolo odore era talmente forte da rimanere una vita incollato a noi e chi se li dimentica. Il gelato al limone che profumava una piazza, l'odore del caffe e del vino... Particolare attenzione meritavano le sezioni del vecchio PC dove s'andava per mangiare "Pezzetti", carne al sugo, e vino e dove la politica si trasformava in Pepponi e don Camillio. Bellissimo racconto, complimenti.
Ospite- Ospite
Re: Il Barachile
Alcuni racconti aprono dei cassetti della memoria che credevamo dimenticati. Questo è uno di quelli. Anche mio nonno Luigi, nonno Gino, aveva il suo giro di amici, carte e bar. Lui già malato e mia nonna che lo accompagnava ogni giorno per quel breve momento di svago. Ricordo poco di lui ma questo cassettino si è aperto subito. Il bar, la Pinuccia, non è passato ai cinesi ma è chiuso da anni. Ricordi di un passato ormai lontano.
Complimenti.
Grazie.
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CharAznable- Cavaliere Jedi
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Re: Il Barachile
Bello e tenero, ha avuto il potere di riportarmi alla memoria le gare di briscola che facevo a casa di mia nonna, nelle sere d'estate.
Complimenti perchè in pochissime parole sei riuscito a disegnare un mondo e farcene partecipi.
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Stefy- Padawan
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Re: Il Barachile
Il Bar Achille trasformato in Barachile è una trovata bellissima.
C'è tanta tenerezza in questo cento e un ritorno alle nostre infanzie, di noi ormai più vicini ai sessanta che ai quaranta e anche oltre.
Quando torniamo nei luoghi dell'infanzia e li troviamo molto cambiati soltanto i ricordi ci aiutano a rimanere ancorati alle radici.
Sì, i nostri cari ci mancano assieme a tutto ciò che li ricorda e non c'è più.
C'è tanta tenerezza in questo cento e un ritorno alle nostre infanzie, di noi ormai più vicini ai sessanta che ai quaranta e anche oltre.
Quando torniamo nei luoghi dell'infanzia e li troviamo molto cambiati soltanto i ricordi ci aiutano a rimanere ancorati alle radici.
Sì, i nostri cari ci mancano assieme a tutto ciò che li ricorda e non c'è più.
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paluca66- Cavaliere Jedi
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Re: Il Barachile
Il ricordo tenero di un bimbo che non c'è più. Un 'ondata di ricordi legata al Barachile. Bello.
gemma vitali- Padawan
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Re: Il Barachile
Valida storia di ricordi. Il nome stravolto del bar fa parte degli stessi che non sempre coincidono con la realtà.
Antonio Borghesi- Cavaliere Jedi
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Re: Il Barachile
Un "amarcord" che certamente è riuscito a scatenare in me, come immagino ad altri che hanno superato una certa età, una serie di ricordi d'infanzia o di adolescenza. Certamente è il brano che più di altri mi ha fatto pensare al passato, con un pizzico di nostalgia. Nel mio caso il locale del nonno, più che l'osteria, era la Casa del popolo vicino a casa, ma le sensazioni erano assai simili a quelle che tu ci hai saputo trasmettere.
Buon lavoro. Complimenti.
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Danilo Nucci- Cavaliere Jedi
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Re: Il Barachile
A essere sottili questo è un bar, non un'osteria, ma sinceramente mi frega poco. Il cento mi è piaciuto un sacco. Devo dire che mio nonno al bar non ci andava e insultava gli altri uomini che lasciavano le mogli da sole per tutto il giorno, quindi non mi ha suscitato grandi nostalgie. Anche se poi io al bar a veder giocate a carte i nonni degli altri ci andavo lo stesso, quindi le atmosfere le ho ritrovate. Grazie e a rileggerci!
Akimizu- Cavaliere Jedi
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Re: Il Barachile
Il nonno, le carte, la bonarda: atmosfere di un tempo passato, nostalgia di un tempo passato.
E tu lo rendi bene.
Alla fine i cinesi ci stanno, a sbattere la porta con il passati.
E tu lo rendi bene.
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FedericoChiesa- Padawan
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Re: Il Barachile
Il Barachile rimarrà nella storia di DT! Com mi piacciono i racconti con ricordi che tornano all’improvviso, vividi e sicuri, anche se purtroppo - con l’età e l’esperienza - si tende a ragionarci in altro modo, con tanta nostalgia ad ammantare il tutto.
I nonni, poi, sono una fonte inesauribile di bei momenti. E dopo aver letto questo bel racconto, tornano.
Se penso che un pomeriggio (suggerimento della zia) avevo mandato il mio nonnino - contadino d’altri tempi - a lavorare nei campi con dei bigodini da permanente nei pochi capelli che gli erano rimasti sul copino! Un po’ si era arrabbiato
I nonni, poi, sono una fonte inesauribile di bei momenti. E dopo aver letto questo bel racconto, tornano.
Se penso che un pomeriggio (suggerimento della zia) avevo mandato il mio nonnino - contadino d’altri tempi - a lavorare nei campi con dei bigodini da permanente nei pochi capelli che gli erano rimasti sul copino! Un po’ si era arrabbiato
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Re: Il Barachile
La tua bravura ha smosso i ricordi di quasi tutti i lettori, e questo non è poco, considerando che in quel bar accade niente.
Io un nonno non l'ho conosciuto proprio, vissuto e morto negli States. L'altro, quello paterno, amava la TV e tutte le sere lo accompagnavo all'oratorio. In paese solo il prete poteva permettersi un televisore. Il tragitto del ritorno lo facevo sempre da solo per colpa del sonno.
Io un nonno non l'ho conosciuto proprio, vissuto e morto negli States. L'altro, quello paterno, amava la TV e tutte le sere lo accompagnavo all'oratorio. In paese solo il prete poteva permettersi un televisore. Il tragitto del ritorno lo facevo sempre da solo per colpa del sonno.
tommybe- Cavaliere Jedi
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Re: Il Barachile
Non mi è piaciuto questo racconto, Autore.
Innanzitutto perché manca il tema, per quanto tu abbia voluto farglielo rientrare a tutti i costi, ignorando perfino il tuo titolo e la descrizione di esso.
Nessuna osteria sceglierebbe per sé stessa di chiamarsi "bar"; di contro, un bar è diverso da un'osteria per definizione stessa. E questo è il primo problema.
Il secondo sta nei Cinesi, buttati lì a caso e con tanto di lettera minuscola a sottolinearne il senso dispregiativo che il protagonista del tuo racconto attribuisce loro.
Un messaggio proprio inconcepibile per me lettore.
Mi dispiace, ma nessuna nota positiva da parte mia per questo 100.
Innanzitutto perché manca il tema, per quanto tu abbia voluto farglielo rientrare a tutti i costi, ignorando perfino il tuo titolo e la descrizione di esso.
Nessuna osteria sceglierebbe per sé stessa di chiamarsi "bar"; di contro, un bar è diverso da un'osteria per definizione stessa. E questo è il primo problema.
Il secondo sta nei Cinesi, buttati lì a caso e con tanto di lettera minuscola a sottolinearne il senso dispregiativo che il protagonista del tuo racconto attribuisce loro.
Un messaggio proprio inconcepibile per me lettore.
Mi dispiace, ma nessuna nota positiva da parte mia per questo 100.
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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.
vivonic- Admin
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Re: Il Barachile
Un cento nostalgico. Ma di quella nostalgia di cui parli con il sorriso tra le labbra. Riesci, con questo racconto, a smuovere i sentimenti di chi legge e questo è un grande pregio per un testo così breve.
Manca una congiunzione (per esempio un quindi) nella seconda frase.
Manca una congiunzione (per esempio un quindi) nella seconda frase.
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IN GRAN SILENZIO OGNI PARTIGIANO GUARDAVA QUEL BASTONE SU IN COLLINA.
REACH OUT AND TOUCH FAITH! Sembrano di sognante demoni gli occhi, e i rai
del lume ognor disegnano l’ombra sul pavimento,
né l’alma da quell’ombra lunga sul pavimento
sarà libera mai!
Quel vizio che ti ucciderà
non sarà fumare o bere,
ma è qualcosa che ti porti dentro,
cioè vivere.
The Raven- Admin
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Re: Il Barachile
la cosa migliore, per me, è che leggendo il titolo mi sono chiesto... cos'è un barachile?
poi nel testo il protagonista si chiede la stessa cosa. Questa continuità mi è piaciuta parecchio.
Poi però sono arrivati i problemi.
l'osteria è un bar
e l'ultima frase.
Sono contento che qualcuno l'abbia detto prima di me.
Mi sarei vergognato se a far notare certe cose fossi stato solo io.
sulla prima, cioè che il luogo non è un'osteria ci si può sorvolare. ( anche io credo che sia un ricordo reale e che questo "barachile" esista veramente)
la seconda invece mi spiace ma no, quel cinesi buttato lì come fosse una cosa dispregiativa ha rovinato completamente il mio giudizio che fino a quel punto era positivo.
poi nel testo il protagonista si chiede la stessa cosa. Questa continuità mi è piaciuta parecchio.
Poi però sono arrivati i problemi.
l'osteria è un bar
e l'ultima frase.
Sono contento che qualcuno l'abbia detto prima di me.
Mi sarei vergognato se a far notare certe cose fossi stato solo io.
sulla prima, cioè che il luogo non è un'osteria ci si può sorvolare. ( anche io credo che sia un ricordo reale e che questo "barachile" esista veramente)
la seconda invece mi spiace ma no, quel cinesi buttato lì come fosse una cosa dispregiativa ha rovinato completamente il mio giudizio che fino a quel punto era positivo.
ImaGiraffe- Cavaliere Jedi
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Re: Il Barachile
Sinceramente, non mi sembra di leggere niente di così offensivo o denigratorio nel dire che ora il Bar Achille è di proprietà cinese. Mi pare una semplice constatazione, un dato di fatto, l'ennesima prova che il tempo passa e le cose cambiano intorno a noi. E anche il fatto che l'osteria sia in realtà un bar mi sembra un peccato veniale, quasi una licenza poetica (dopotutto, il 100 è in gara...), in un testo che, per il resto, ha saputo toccare le corde giuste e suscitare belle sensazioni. Quindi, complimenti.
M.
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M. Mark o'Knee- Padawan
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Re: Il Barachile
Quando si è piccoli sembra tutto più grande, si vedono le cose che riguardano gli adulti con estrema curiosità: ciò che è proibito è irresistibile per il mistero.
Si avverte che è un ricordo reale, mi ci sono rivista e mi sono emozionata.
Pensa te la mente di un bimbo che trasforma una parola storpiata nel nome di un luogo fantasioso. Il nonno è stato molto tenero nel non voler smontare questo sentire, accogliendo il nipote e regalandogli preziosi ricordi.
Si avverte che è un ricordo reale, mi ci sono rivista e mi sono emozionata.
Pensa te la mente di un bimbo che trasforma una parola storpiata nel nome di un luogo fantasioso. Il nonno è stato molto tenero nel non voler smontare questo sentire, accogliendo il nipote e regalandogli preziosi ricordi.
Marina- Viandante
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Re: Il Barachile
C’è tanto in questo cento: il ricordo, la percezione del tempo che passa e che trasforma le cose e gli ambienti, un momento di passaggio e di accettazione nel mondo degli adulti del ragazzino che viene accolto a giocare a carte e a bere un sorso di vino.
Il finale è forse un po’ troppo sdolcinato, forse poteva starci un “ciao nonno”.
Complimenti.
Il finale è forse un po’ troppo sdolcinato, forse poteva starci un “ciao nonno”.
Complimenti.
SuperGric- Padawan
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Re: Il Barachile
Mi viene un dubbio: ma il nonno chiamava il Bar Achille Barachile per non farsi scoprire dal nipote o, come credo, perché lo diceva in dialetto e quindi suonava come Barachile?
Ci dirai, anche se la specifica sul dialetto c'è davvero.
Non ho mai accompagnato mio nonno materno al locale che frequentava quando ero piccolo e passavo le estati da lui.
Sapevo solo che a volte si assentava e alla domanda verso mia nonna "ma dov'è andato nonno?" la risposta era, talvolta, "è andato dagli amici al circolo."
Questo è tutto il mio bagaglio culturale su luoghi dove si beve e i nonni giocano a carte.
No, non è vero, c'è anche una verità meno colorata, ma che è giusto raccontare, per non lasciare tutto nella mia amata/odiata luccicanza: lo stesso nonno, da giovane, nel paese giù, al Sud, ci passava le serate intere alla cantina sociale, dopo il duro lavoro guidando i camion: a bere (troppo), giocare a carte (troppo) e fare a pugni. Tre cose intersecate tra loro.
E tornare a casa disastrato, ma spesso vincente, a carte o pugni che fossero.
Tutto ciò mi è stato raccontato, ma questo non lo ha reso ai miei occhi meno nonno, anzi.
Lo preferivo però quando mi portava a fare un giro sui camion colossali che ha guidato fino alla pensione, quelli modernissimi che, a sua detta, erano un abisso sopra le bare di metallo degli anni '50, '60 e così via.
Anche lui non c'è più, tra l'altro da pochi mesi soltanto.
Questo per dire che il tuo 100 con me fa centro, autore: non è una nostalgia, quella che hai tratteggiato, che io conosca, o non legata a osterie e circoli.
Ma legata a mio nonno sì, e quindi non ho fatto fatica a viverla comunque.
Sul discorso dei cinesi, mi permetto di dire che, google alla mano, la maiuscola ci va solo per i popoli antichi, mentre non ci va per quelli contemporanei.
Intendiamoci: io ricordo molto bene che alle elementari mi fu insegnato che i popoli si scrivono con la maiuscola, ma poi la regola è cambiata e bon.
Tuttalpiù la userei ancora (per mio scrupolo) solo quando si intende indicare un popolo nella sua interezza, ma non è certo il caso della citazione in questo 100.
Ci dirai, anche se la specifica sul dialetto c'è davvero.
Non ho mai accompagnato mio nonno materno al locale che frequentava quando ero piccolo e passavo le estati da lui.
Sapevo solo che a volte si assentava e alla domanda verso mia nonna "ma dov'è andato nonno?" la risposta era, talvolta, "è andato dagli amici al circolo."
Questo è tutto il mio bagaglio culturale su luoghi dove si beve e i nonni giocano a carte.
No, non è vero, c'è anche una verità meno colorata, ma che è giusto raccontare, per non lasciare tutto nella mia amata/odiata luccicanza: lo stesso nonno, da giovane, nel paese giù, al Sud, ci passava le serate intere alla cantina sociale, dopo il duro lavoro guidando i camion: a bere (troppo), giocare a carte (troppo) e fare a pugni. Tre cose intersecate tra loro.
E tornare a casa disastrato, ma spesso vincente, a carte o pugni che fossero.
Tutto ciò mi è stato raccontato, ma questo non lo ha reso ai miei occhi meno nonno, anzi.
Lo preferivo però quando mi portava a fare un giro sui camion colossali che ha guidato fino alla pensione, quelli modernissimi che, a sua detta, erano un abisso sopra le bare di metallo degli anni '50, '60 e così via.
Anche lui non c'è più, tra l'altro da pochi mesi soltanto.
Questo per dire che il tuo 100 con me fa centro, autore: non è una nostalgia, quella che hai tratteggiato, che io conosca, o non legata a osterie e circoli.
Ma legata a mio nonno sì, e quindi non ho fatto fatica a viverla comunque.
Sul discorso dei cinesi, mi permetto di dire che, google alla mano, la maiuscola ci va solo per i popoli antichi, mentre non ci va per quelli contemporanei.
Intendiamoci: io ricordo molto bene che alle elementari mi fu insegnato che i popoli si scrivono con la maiuscola, ma poi la regola è cambiata e bon.
Tuttalpiù la userei ancora (per mio scrupolo) solo quando si intende indicare un popolo nella sua interezza, ma non è certo il caso della citazione in questo 100.
Fante Scelto- Cavaliere Jedi
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Re: Il Barachile
Se ce n'è uno nostalgico in questo forum, questo sono io. Tanto per dire che il racconto è in linea con il mio modo di essere.
Purtroppo, la vita sa anche essere crudele. Ci porta via le persone care e ci dà pure il colpo di grazia: Ora il Bar Achille è dei cinesi, la casa è in vendita.
Purtroppo, la vita sa anche essere crudele. Ci porta via le persone care e ci dà pure il colpo di grazia: Ora il Bar Achille è dei cinesi, la casa è in vendita.
tontonlino- Younglings
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Re: Il Barachile
Ciao.
Molto delicato e tenero questo tuo ricordo.
La complicità tra il nonno e il nipote è forte e destinata a durare nel tempo.
Bel lavoro
Molto delicato e tenero questo tuo ricordo.
La complicità tra il nonno e il nipote è forte e destinata a durare nel tempo.
Bel lavoro
Resdei- Cavaliere Jedi
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Re: Il Barachile
Il racconto è tenero, sincero, ma non riesce a scaldarmi.
Forse sono quei verbi, "mi vedesti", "mi chiedesti", che in qualche modo mi hanno tenuto un pò a distanza.
Credo che anche mio nonno paterno frequentasse il bar del paese, ma quando in estate andavamo a trovarlo ricordo che era sempre con me, giocavamo a carte tutto il giorno. Quello materno invece no, lui passava il tempo a curare l'orto e la vigna.
Sui cinesi a me pare una semplice constatazione, magari è semplicemente il riportare di un verità del vissuto dell'autore.
Forse sono quei verbi, "mi vedesti", "mi chiedesti", che in qualche modo mi hanno tenuto un pò a distanza.
Credo che anche mio nonno paterno frequentasse il bar del paese, ma quando in estate andavamo a trovarlo ricordo che era sempre con me, giocavamo a carte tutto il giorno. Quello materno invece no, lui passava il tempo a curare l'orto e la vigna.
Sui cinesi a me pare una semplice constatazione, magari è semplicemente il riportare di un verità del vissuto dell'autore.
Byron.RN- Cavaliere Jedi
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