Rito di passaggio
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Rito di passaggio
Nel 1939, frequentando l’università, alloggiavo in un piccolo condominio: tre piani, sei appartamenti. Il mio era all’ultimo, condiviso con Franco, studente di filosofia.
Cucina, bagno, due camerette: perfetto per noi fuori-sede.
Studio costante, ma anche svago, feste, spensieratezza infinita.
Finché, una mattina, trambusto di passi sulle scale, urla, pianti di bambini ci fecero sussultare: un andirivieni di fascisti armati, una decina, per trascinare su un camion la famiglia del pianterreno…
Stavo per gridare. Franco mi tirò via dalla finestra.
- No, no… Zitto!
Mi accasciai, scosso dai singhiozzi.
Non dovrebbe esser così, pensai, che si diventa adulti.
Different Staff- Admin
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Re: Rito di passaggio
Se non avessi scritto precisamente l'anno, le prime righe mi avrebbero portato a qualcosa dei giorni nostri. Un cento ben scritto che ha un inizio, uno sviluppo e una fine con tanto di riflessione. Non male l'idea, davvero. Forse un po' troppo abusato il contesto storico e le vicende accadute.
Grazie
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"Già credo che in qualunque punto dell'universo ci si stabilisca si finisce coll'inquinarsi. Bisogna moversi. La vita ha dei veleni, ma anche degli altri veleni che servono di contravveleni. Solo correndo si può sottrarsi ai primi e giovarsi degli altri."
Italo Svevo - La coscienza di Zeno
Dui di'd vin a dan di causs aij medich.
Molli Redigano- Cavaliere Jedi
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Re: Rito di passaggio
Un vero rito di passaggio, con il condominio a far da sfondo inconsapevole a spensieratezza e presa di coscienza. Buona la scrittura e lo svolgimento, completo in ogni sua parte nonostante la brevità. Situazione storica centrata, in vista della prossima Giornata della Memoria.
M.
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M. Mark o'Knee- Cavaliere Jedi
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Re: Rito di passaggio
Sì, un racconto “della memoria” ci sta bene considerato il periodo.
Scritto molto bene, senza sbavature. Per non dimenticare.
Buon lavoro.
Scritto molto bene, senza sbavature. Per non dimenticare.
Buon lavoro.
Petunia- Moderatore
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Re: Rito di passaggio
Chiedo di nuovo scusa a tutti ma il tema del racconto per me è veramente inflazionato.
Che poi già con il 1939 si capisce già dove andrà a parare il racconto. Se il testo fosse rimasto sul vago non specificando una data o scegliendo una data diversa, per me avrebbe funzionato di più.
Che poi già con il 1939 si capisce già dove andrà a parare il racconto. Se il testo fosse rimasto sul vago non specificando una data o scegliendo una data diversa, per me avrebbe funzionato di più.
ImaGiraffe- Cavaliere Jedi
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Re: Rito di passaggio
Tristissimo e capisco... In via Roma a Padova all'ingresso di alcune palazzine dopo l'università hanno installato dei cubetti di alluminio inserendoli come lastricato di porfido, questi cubetti in color oro recano scritti i nomi, la data di nascita e il luogo di morte... con i nomi dei campi di concentramento. Uno in particolare mi colpisce. Una famiglia: mamma, papà e figlia piccolina. La mamma e la figlia morirono appena deportate, quindi le assassinarono o meglio andarono nel camino... il papà morì dopo un anno. M'infonde una tristezza strana e quell'andirivieni che non sa o non può immaginare quello che successe in quel palazzo quel giorno... che tristezza ti mancano le parole e ti chiedi perché... Racconto molto molto toccante. Complimenti.
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Re: Rito di passaggio
Storia tristemente verosimile e ben scritta, un 100 che racconta molto in poche parole, davvero efficace.
Ospite- Ospite
Re: Rito di passaggio
Sei stato bravo a sfruttare questo periodo dedicato alla "Memoria" e siccome sei stato bravo un punto te lo meriteresti ma... non mi piacciono gli sfruttamenti e allora mi dispiace.
Antonio Borghesi- Cavaliere Jedi
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Re: Rito di passaggio
Un racconto storico, questo cento. Parla dell’insensatezza e dell’atrocità di quel periodo. Hai messo in cento parole un tema imponente, che comunque non risulta né svilito né minimizzato, e questo è un gran pregio.
Certo che se il protagonista nel 39 frequentava l’università era bello che adulto già...per questo forse il raccont osecondo me, in conclusione, fa cortocircuito.
Certo che se il protagonista nel 39 frequentava l’università era bello che adulto già...per questo forse il raccont osecondo me, in conclusione, fa cortocircuito.
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IN GRAN SILENZIO OGNI PARTIGIANO GUARDAVA QUEL BASTONE SU IN COLLINA.
REACH OUT AND TOUCH FAITH! Sembrano di sognante demoni gli occhi, e i rai
del lume ognor disegnano l’ombra sul pavimento,
né l’alma da quell’ombra lunga sul pavimento
sarà libera mai!
Quel vizio che ti ucciderà
non sarà fumare o bere,
ma è qualcosa che ti porti dentro,
cioè vivere.
The Raven- Admin
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Re: Rito di passaggio
Ciao, Autore. Se qualcuno definisse il tema del tuo 100 "condominio" penso che lo manderemmo tutti a quel paese: questo perché l'argomento che hai scelto di trattare offusca completamente l'idea del contest (e sicuramente ne eri consapevole). Che poi, a ben vedere, non è per niente funzionale all'economia del racconto il condominio: per raccontare quello che volevi è del tutto superfluo e perfettamente sostituibile o eliminabile.
La data sparata lì come prima informazione toglie qualsiasi immaginazione anche al lettore più sbadato del pianeta.
Infine, non è che questo sia proprio un racconto... Semmai, è il racconto di un ricordo, anche abbastanza confezionato dal tempo (difficilmente il tuo protagonista ricorderebbe, a distanza di 84 anni e passati i 100, di aver pensato che non dovrebbe essere così che si diventa grandi).
Per tutta queste serie di motivi, il tuo racconto non mi cattura e non mi convince.
Mi spiace.
La data sparata lì come prima informazione toglie qualsiasi immaginazione anche al lettore più sbadato del pianeta.
Infine, non è che questo sia proprio un racconto... Semmai, è il racconto di un ricordo, anche abbastanza confezionato dal tempo (difficilmente il tuo protagonista ricorderebbe, a distanza di 84 anni e passati i 100, di aver pensato che non dovrebbe essere così che si diventa grandi).
Per tutta queste serie di motivi, il tuo racconto non mi cattura e non mi convince.
Mi spiace.
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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.
vivonic- Admin
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Re: Rito di passaggio
Dopo il 100x100 di qualche tempo fa ho dritta l'antenna radar per le stelle di David onde evitare figuracce, non si sa mai.
Stavolta però il 1939 iniziale non lascia molti dubbi.
Un dubbio personale ce l'ho sul legame col titolo, piuttosto. Il rito di passaggio non l'ho colto o non ne ho colto la similitudine. Come la frase finale: forse il passaggio all'età adulta si lega in qualche modo distorto alla deportazione, ma non ne ho intuito la sfumatura.
Non so neppure se l'università negli anni '30 fosse davvero studio, feste e spensieratezza.
Insomma, rimango nel fumo e non trovo la giusta chiave di lettura.
Stavolta però il 1939 iniziale non lascia molti dubbi.
Un dubbio personale ce l'ho sul legame col titolo, piuttosto. Il rito di passaggio non l'ho colto o non ne ho colto la similitudine. Come la frase finale: forse il passaggio all'età adulta si lega in qualche modo distorto alla deportazione, ma non ne ho intuito la sfumatura.
Non so neppure se l'università negli anni '30 fosse davvero studio, feste e spensieratezza.
Insomma, rimango nel fumo e non trovo la giusta chiave di lettura.
Fante Scelto- Cavaliere Jedi
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Re: Rito di passaggio
Il condominio è veramente marginale, ma ti perdono perché il tema è serio e affrontato con equilibrio, nonostante le poche parole a disposizione.
La chiusura si adatterebbe meglio se il narratore fosse un adolescente anziché uno studente universitario che, salvo le dovute eccezioni, si dovrebbe considerare già adulto e consapevole di ciò che gli sta accadendo intorno.
La chiusura si adatterebbe meglio se il narratore fosse un adolescente anziché uno studente universitario che, salvo le dovute eccezioni, si dovrebbe considerare già adulto e consapevole di ciò che gli sta accadendo intorno.
Danilo Nucci- Cavaliere Jedi
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Re: Rito di passaggio
Un 100 per quanto si vuole raccontare qui è davvero troppo poco: per poter davvero considerare “passaggio” il frangente inteso come momento di crescita e presa di coscienza, manca la descrizione di come si sia sentito il protagonista in quel momento, i suoi pensieri, le sue considerazioni, il desiderio di intervenire. Il tutto è affidato a dei singhiozzi e null’altro.
Penso che meriti di essere ripreso e sviluppato.
Il condominio è davvero troppo superficiale: d’accordo che è lì che avviene la retata, ma è forzato come paletto.
Mie note: i puntini di sospensione “famiglia del pianterreno” non servono
Penso che meriti di essere ripreso e sviluppato.
Il condominio è davvero troppo superficiale: d’accordo che è lì che avviene la retata, ma è forzato come paletto.
Mie note: i puntini di sospensione “famiglia del pianterreno” non servono
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Re: Rito di passaggio
Da giovane ho lavorato nel film Salvo D' Acquisto nei panni di un soldato tedesco.
Tu mi hai ricordato quelle scene interpretate.
Chi voleva sentire parlare di amministratori e bollette condominiali resterà deluso.
Per me hai vinto.
Tu mi hai ricordato quelle scene interpretate.
Chi voleva sentire parlare di amministratori e bollette condominiali resterà deluso.
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tommybe- Cavaliere Jedi
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Re: Rito di passaggio
Ho notato, anche in altri cento presenti in questo contest che spesso l'osteria o il condominio sono inseriti solo per raccontare un'altra storia e questo è uno di quei casi.
La conseguenza è la marginalità di quello che, invece, dovrebbe essere il centro del pur breve racconto.
Attenzione anche all'argomento, è vero che siamo nella settimana della memoria, ma si rischia l'effetto contrario, la sovraesposizione.
Detto questo, sul messaggio che trasmetti e sulla scrittura niente da dire se non il farti i miei complimenti.
La conseguenza è la marginalità di quello che, invece, dovrebbe essere il centro del pur breve racconto.
Attenzione anche all'argomento, è vero che siamo nella settimana della memoria, ma si rischia l'effetto contrario, la sovraesposizione.
Detto questo, sul messaggio che trasmetti e sulla scrittura niente da dire se non il farti i miei complimenti.
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paluca66- Maestro Jedi
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Re: Rito di passaggio
Parto a commentare dal finale che mi è sembrato un po' forzato.
All'inizio ho trovato incongruente il titolo: ho sempre pensato che il "rito di passaggio" fosse una prova che un ragazzo deve affrontare per essere considerato adulto, e in questo 100 non vedo nessuna prova.
Forse intendevi che il nascondersi è la prova da superare per diventare (e rimanere) adulti?
Per il resto è ben scritto e c'è un buon effetto sorpresa tra l'inizio e la fine del racconto.
Il condominio c'è ma, nonostante questo, è poco presente.
All'inizio ho trovato incongruente il titolo: ho sempre pensato che il "rito di passaggio" fosse una prova che un ragazzo deve affrontare per essere considerato adulto, e in questo 100 non vedo nessuna prova.
Forse intendevi che il nascondersi è la prova da superare per diventare (e rimanere) adulti?
Per il resto è ben scritto e c'è un buon effetto sorpresa tra l'inizio e la fine del racconto.
Il condominio c'è ma, nonostante questo, è poco presente.
Stefy- Padawan
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Re: Rito di passaggio
Si diventa adulti facendo i conti con la realtà. Il nostro giovane protagonista passa di botto dalle feste e la spensieratezza a doversi accucciare e stare zitto nonostante la scena tremenda a cui sta assistendo. Certo, non è un vero e proprio rito, ma poco ci manca. Scritto davvero bene e d'impatto. Grazie e a rileggerci!
Akimizu- Cavaliere Jedi
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Re: Rito di passaggio
Ciao.
Leggendo il tuo bel 100 mi sono chiesta se il tuo ragazzo fosse stato adulto avrebbe avuto la stessa o un'altra reazione?
hai trasmesso bene l'inquietudine e l'impotenza, per un orrore indicibile per il genere umano, sminuito, secondo me, dal titolo che hai voluto dare.
Leggendo il tuo bel 100 mi sono chiesta se il tuo ragazzo fosse stato adulto avrebbe avuto la stessa o un'altra reazione?
hai trasmesso bene l'inquietudine e l'impotenza, per un orrore indicibile per il genere umano, sminuito, secondo me, dal titolo che hai voluto dare.
Resdei- Cavaliere Jedi
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Re: Rito di passaggio
Rito di passaggio per un ragazzo che inizia a essere indipendente, si stacca dalla famiglia per vivere fuori dalla città con persone nuove.
Rito di passaggio perché il mondo si rivela nella sua brutalità, nel diventare adulti arriva la disillusione.
Bisogna fare le delle scelte e queste scelte comportano responsabilità.
Mai dimenticare chi siamo e da dove veniamo, mai dimenticare che le scelte che facciamo ogni giorno hanno un peso.
100 che risulta molto attuale pur essendo ambientato nel 1939.
Rito di passaggio perché il mondo si rivela nella sua brutalità, nel diventare adulti arriva la disillusione.
Bisogna fare le delle scelte e queste scelte comportano responsabilità.
Mai dimenticare chi siamo e da dove veniamo, mai dimenticare che le scelte che facciamo ogni giorno hanno un peso.
100 che risulta molto attuale pur essendo ambientato nel 1939.
Marina- Viandante
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Re: Rito di passaggio
Domani è il Giorno della Memoria e il tuo cento è utile e ci sta. In questo contesto non c’è mai sovrabbondanza di informazione, dunque hai fatto benissimo a scriverlo e a mandarlo. Complimenti!
Per la realizzazione: è scritto molto bene, anche se forse il finale pare troppo scollegato al resto del testo, forse poteva starci un accenno al prima e al dopo, per mostrare il passaggio. Così pare un po’ appiccicato. Comunque bene fatto!
Per la realizzazione: è scritto molto bene, anche se forse il finale pare troppo scollegato al resto del testo, forse poteva starci un accenno al prima e al dopo, per mostrare il passaggio. Così pare un po’ appiccicato. Comunque bene fatto!
SuperGric- Padawan
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Re: Rito di passaggio
Chissà quanti in quegli anni si sono trovati a combattere tra sé e sé:fare qualcosa o proteggersi.
Codardia? Istinto di sopravvivenza?
Rimane comunque il fatto che quel passaggio poi te lo porti dentro, ti fa crescere ma ti segna.
Complimenti.
Codardia? Istinto di sopravvivenza?
Rimane comunque il fatto che quel passaggio poi te lo porti dentro, ti fa crescere ma ti segna.
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FedericoChiesa- Padawan
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Re: Rito di passaggio
Un bel racconto. In poche battute hai ricordato come gli eventi storici, in questo caso la persecuzione degli ebrei,
possono essere importanti nella nostra vita anche se non ne siamo i diretti protagonisti. Una storia striste e vera letta con partecipazione, complimenti.
possono essere importanti nella nostra vita anche se non ne siamo i diretti protagonisti. Una storia striste e vera letta con partecipazione, complimenti.
gemma vitali- Padawan
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Re: Rito di passaggio
Seppur interessante e ben scritto, con un tema importante e ben trattato, quella data messa all'inizio mi toglie molto di questo Cento. E' come se non ti fossi fidato del lettore e avessi voluto lasciargli subito un scorciatoia, come una chiave sotto lo zerbino per entrare nel tuo Cento.
E un po' lo perdi.
Rimane comunque un buon lavoro.
Complimenti
Grazie.
E un po' lo perdi.
Rimane comunque un buon lavoro.
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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
CharAznable- Cavaliere Jedi
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Re: Rito di passaggio
Il racconto è ben scritto, poi credo valga sempre la pena parlare di certe cose, proprio per evitare che col tempo il ricordo perda consistenza.
L'unico appunto che posso fare riguarda la presenza dell'oggetto del concorso: il condominio. Già il tema che hai scelto si mangerebbe qualsiasi altra cosa, ma qui di condominio c'è solo il nome nella prima riga della storia.
L'unico appunto che posso fare riguarda la presenza dell'oggetto del concorso: il condominio. Già il tema che hai scelto si mangerebbe qualsiasi altra cosa, ma qui di condominio c'è solo il nome nella prima riga della storia.
Byron.RN- Cavaliere Jedi
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Re: Rito di passaggio
Situazione senz'altro agghiacciante per il protagonista e come trauma per diventare "grande" lo vedo azzeccato. Trovo tuttavia che specificare il periodo storico abbia tolto qualcosa al testo: rimanere sul vago, descrivere una delle innumerevoli guerre che ci circondano avrebbe reso il testo più attuale e al tempo stesso terrificante.
Vivere una guerra adesso, con la consapevolezza di cosa è accaduto in passato metterebbe letteralmente i brividi.
Vivere una guerra adesso, con la consapevolezza di cosa è accaduto in passato metterebbe letteralmente i brividi.
caipiroska- Cavaliere Jedi
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