Tenzone culinaria
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Different Tales :: Off Topic :: Archivio :: Different Rooms - Tutti i racconti :: Step 10 - La cucina
Pagina 1 di 1
Tenzone culinaria
A tenzone m’han chiamato.
Apro il Mac mio ben amato.
Scelgo tra tanti decori.
Sullo schermo ch’è a colori
Lì m’appare ‘na cucina,
Bella grande e assai carina.
È il mio gioco preferito
Tra mill’altri il più gradito.
Si battaglia tra compagni
Per la gloria sin guadagni.
Son le trappole ben tante.
Avversario, un certo Fante,
Con il qual dovrò duellare
Con oggetti da trovare
Per poter eliminarlo
Impegnandomi nel farlo.
Già comincia la partita
Lui m’annuncia la sortita:
“Mia è… l’Aki Katana
Contro lei ben sarà vana
Ogni tua inutil mossa.
Penetrar nelle tue ossa
Con stoccata sopraffina.
Padron io della cucina
Diverrò dopo tua morte.”
“Non sarà questa la sorte
Che tu credi di fornirmi.
Or m’oppongo con un Girmi
Che frantuma la tua spada
In due pezzi, mal che vada.”
“Con la forza di un Hidalgo
Con la Gemma qui t’assalgo.
La sua punta di diamante
Può distruggerti all’istante.”
“Mal faresti manco a ‘na mosca.
Dal bar preso ho Caipiroska
Che corrode in poco tempo
Quella gemma, nel frattempo
In quel forno appena spento
Mi son cotto in un momento
Di pescetti un bel gruppetto
Che col lor puzzo ben netto
Colpiran quel tuo olfatto
Per lasciarti poco adatto
Risponder a la mia mossa
Decisiva per la fossa.
Caro Fante, con speranza
Che alla prossima mattanza
Un nemico ben più forte
Sia disposto alla mia sorte,
Ecco dunque la tua fine:
Con Marconi, genio insigne,
Per le onde a banda corta
T’invio pronto il virus “Torta”
Che in minuscole fettine
Taglierà in modo ‘si fine
La tua rete di contatti
Che t’elimina nei fatti.
Sei finito caro Fante
Lascia passo al nuovo entrante.”
***
“Son Achille, detto il Pelide
Campion sono delle sfide.
In cucina io forte sono
Ed agli altri non perdono.
Il mio campo è la pastina
Quella a numeri e ben fina.
So mischiarli tra di loro,
Che non è un gran lavoro,
Ma stupisco tutti quanti
Con pronostici eleganti.
Presentato orsù mi sono
Tenzonar mi verrà buono.
Ora estraggo un colapasta
Che ti lancio come un’asta.”
“Benvenuto nell’arena
La tua arma fa gran pena.
Ti rispondo col pestello
Fa più male ed è più bello.”
“Becca questa casseruola.
Contornata da pezzuola.
Pesa assai. Se ti colpisce
Certo son che ti finisce.”
“Te la schivo immantinente.
La padella antiaderente
In risposta al tuo bel lancio
Ben si confa nel rilancio.
Che ne dici mio nemico
Sarò ben un tipo fico?”
“Sarai fico quel che vuoi
Ma qui i cazzi sono tuoi.
Ho trovato in un cassetto
Di un laccato mobiletto
Dei coltelli assai affilati
Di recente accantonati
Son ‘na serie e son ben otto
Ti li lancio e farò il botto.”
“Son già pronto alla parata.
Preparato ho una frittata
Di patate e di cipolle
Che li avvolge nel suo molle.”
“Ti rispondo col tagliere
Che a passar le tue barriere
Molti punti mi darà
Per la mia felicità.”
“Col punteggio non siam pari
Per te son cavoli amari,
Son avanti d’oltre un cento
E di questo son contento.
Ma vantarsi è un po’ prestino
Ed infatti in un cestino
Ch’è normal usar pel pane
Ci stan dentro cose strane
Che t’arpionan come gaffe.
Son Fenici, Corvi e Giraffe
Dalla crosta assai ben dura.
Sono cose da paura.
Come vedo dal mio schermo
T’ho ridotto ad un infermo.
Mal perduta hai la partita
Non ti resta nessun vita.
Grazie assai per il bel gioco
Che però è durato poco.”
***
Entrar vedo Federico,
Chiesa il nome ed è nemico.
“Benvenuto qui in cucina,
La tenzon dà adrenalina.
Se conosci già il sistema
Iniziar senza patema
Questo gioco qui di pronto
Parti tu col primo affronto.”
“Vedo qui dei forchettoni.
Son possibili abrasioni.
Te ne lancio due soltanto.
E lo faccio senza guanto.
Quello serve per parare
Cose calde e da freddare.
Ora attendo la risposta
Che prevedo sarà tosta.”
“Puoi ben dirlo ad alta voce
Becca questo schiaccianoce.
Son le gambe d’una donna
Val più punti di Madonna
Ritrovata in quel cassetto
Con su scritto-benedetto-
Chissà poi chi ce l’ha messa?
Ma a me ciò non interessa.
Non la posso giù tirare
Non è bello bestemmiare.
Ma che fa quel Federico?
M’ha lanciato un grosso plico?
Non lo prendo certo in grugno.
Mo’ lo squarcio con un pugno.
C’eran dentro solo pere
Cotte pur ben a dovere.
Non è un colpo da maestro.
Ammettiam che c’è dell’estro.
Il punteggio poco sale
L’algoritmo non è male.
Lui la sa la differenza,
E non è proprio scemenza,
Tra i signor peracottari
E chi fa dei buoni affari.
Or de’ piatti gli ho lanciati
Ma lui bene li ha parati.
La risposta è ‘na salsiera
Con insieme una teiera.
Non essendo gran burlone
Lui finisce la tenzone.
Abbandona e lascia il posto
Ad un altro ancor più tosto.
***
“Son Petunia amico mio”
Sento già un rimescolio.
Lo conosco questo nome
È di un fiore. Certo! Eccome!
Dal profumo così intenso
Che ti stende fosse incenso.
Molto brava in questo gioco
Penso già che duro poco.
Debbo subito attaccarla
E magari anche affettarla
Con la grossa affettatrice
Che senz’altro le si addice.
La risposta è un bel prosciutto
Tutto intero e senza strutto.
Questo all’algo piace assai.
E mi fa passar dei guai.
Son indietro di parecchio
Prendo e… le lancio un secchio.
Puzza il pesce di monnezza.
Me lo tira con destrezza.
La battaglia si fa dura
Lei è sempre più sicura.
Cerco ben per la cucina.
Trovo infin una piantina.
Sembra sia di rosmarino.
Faccio un lancio assai di fino.
Cambia un poco la tabella.
Lei mi getta una padella
Che però non è pulita
Ci son dentro delle dita
Unte e grasse di frittura
Fingers è la dicitura.
Lo sapevo e non mi cruccio
Cerco e trovo un bell’astuccio.
Lì v’è dentro un cavatappi
Io lo agguanto che non scappi
Poi lo scaglio con veemenza
Per finire ‘sta scemenza
Ch’è durata troppo a lungo
Maturata come un fungo
Buono solo all’apparenza
Di cui puoi anche far senza.
Vuoi sapere com’è finita
Con Petunia la partita?
Lei che fa tutto perfetto
Ottenuto ha per difetto
Di quell’algo stupidotto
Il gradino appena sotto
A quel primo posto in cima.
E non solo per far rima.
Su quel primo ci sto io
Questo è vero quant’iddio,
Che provengo dal fondale,
(Per un sub non è poi male),
Da quel fondo dei punteggi
Che son tristi se li leggi
Dopo aver tanto penato
Per produr da letterato
Senza arte e nemmen parte
Un lavoro di scrittura
Che per altri è ‘na bruttura
Che però produce orgoglio
Nello scrivere su d’un foglio
Delle storie un po’ confuse
Ed a volte pure astruse
Per la colpa di paletti,
Come in questo caso infetti,
Ed ancor per una volta,
Non ci credo abbian assolta
La funzion a lor richiesta.
Perciò qui altro non resta
Che concludere in bellezza
La codesta mia schifezza.
Son seimila in questo canto
Le battute ma soltanto
Se volessi farne tre volte
Con dell’altre giravolte
Vedo alzarsi di già un dito.
È quel medio preferito
Che mi manda a quel paese.
Ci vo io. Che sia palese!
Apro il Mac mio ben amato.
Scelgo tra tanti decori.
Sullo schermo ch’è a colori
Lì m’appare ‘na cucina,
Bella grande e assai carina.
È il mio gioco preferito
Tra mill’altri il più gradito.
Si battaglia tra compagni
Per la gloria sin guadagni.
Son le trappole ben tante.
Avversario, un certo Fante,
Con il qual dovrò duellare
Con oggetti da trovare
Per poter eliminarlo
Impegnandomi nel farlo.
Già comincia la partita
Lui m’annuncia la sortita:
“Mia è… l’Aki Katana
Contro lei ben sarà vana
Ogni tua inutil mossa.
Penetrar nelle tue ossa
Con stoccata sopraffina.
Padron io della cucina
Diverrò dopo tua morte.”
“Non sarà questa la sorte
Che tu credi di fornirmi.
Or m’oppongo con un Girmi
Che frantuma la tua spada
In due pezzi, mal che vada.”
“Con la forza di un Hidalgo
Con la Gemma qui t’assalgo.
La sua punta di diamante
Può distruggerti all’istante.”
“Mal faresti manco a ‘na mosca.
Dal bar preso ho Caipiroska
Che corrode in poco tempo
Quella gemma, nel frattempo
In quel forno appena spento
Mi son cotto in un momento
Di pescetti un bel gruppetto
Che col lor puzzo ben netto
Colpiran quel tuo olfatto
Per lasciarti poco adatto
Risponder a la mia mossa
Decisiva per la fossa.
Caro Fante, con speranza
Che alla prossima mattanza
Un nemico ben più forte
Sia disposto alla mia sorte,
Ecco dunque la tua fine:
Con Marconi, genio insigne,
Per le onde a banda corta
T’invio pronto il virus “Torta”
Che in minuscole fettine
Taglierà in modo ‘si fine
La tua rete di contatti
Che t’elimina nei fatti.
Sei finito caro Fante
Lascia passo al nuovo entrante.”
***
“Son Achille, detto il Pelide
Campion sono delle sfide.
In cucina io forte sono
Ed agli altri non perdono.
Il mio campo è la pastina
Quella a numeri e ben fina.
So mischiarli tra di loro,
Che non è un gran lavoro,
Ma stupisco tutti quanti
Con pronostici eleganti.
Presentato orsù mi sono
Tenzonar mi verrà buono.
Ora estraggo un colapasta
Che ti lancio come un’asta.”
“Benvenuto nell’arena
La tua arma fa gran pena.
Ti rispondo col pestello
Fa più male ed è più bello.”
“Becca questa casseruola.
Contornata da pezzuola.
Pesa assai. Se ti colpisce
Certo son che ti finisce.”
“Te la schivo immantinente.
La padella antiaderente
In risposta al tuo bel lancio
Ben si confa nel rilancio.
Che ne dici mio nemico
Sarò ben un tipo fico?”
“Sarai fico quel che vuoi
Ma qui i cazzi sono tuoi.
Ho trovato in un cassetto
Di un laccato mobiletto
Dei coltelli assai affilati
Di recente accantonati
Son ‘na serie e son ben otto
Ti li lancio e farò il botto.”
“Son già pronto alla parata.
Preparato ho una frittata
Di patate e di cipolle
Che li avvolge nel suo molle.”
“Ti rispondo col tagliere
Che a passar le tue barriere
Molti punti mi darà
Per la mia felicità.”
“Col punteggio non siam pari
Per te son cavoli amari,
Son avanti d’oltre un cento
E di questo son contento.
Ma vantarsi è un po’ prestino
Ed infatti in un cestino
Ch’è normal usar pel pane
Ci stan dentro cose strane
Che t’arpionan come gaffe.
Son Fenici, Corvi e Giraffe
Dalla crosta assai ben dura.
Sono cose da paura.
Come vedo dal mio schermo
T’ho ridotto ad un infermo.
Mal perduta hai la partita
Non ti resta nessun vita.
Grazie assai per il bel gioco
Che però è durato poco.”
***
Entrar vedo Federico,
Chiesa il nome ed è nemico.
“Benvenuto qui in cucina,
La tenzon dà adrenalina.
Se conosci già il sistema
Iniziar senza patema
Questo gioco qui di pronto
Parti tu col primo affronto.”
“Vedo qui dei forchettoni.
Son possibili abrasioni.
Te ne lancio due soltanto.
E lo faccio senza guanto.
Quello serve per parare
Cose calde e da freddare.
Ora attendo la risposta
Che prevedo sarà tosta.”
“Puoi ben dirlo ad alta voce
Becca questo schiaccianoce.
Son le gambe d’una donna
Val più punti di Madonna
Ritrovata in quel cassetto
Con su scritto-benedetto-
Chissà poi chi ce l’ha messa?
Ma a me ciò non interessa.
Non la posso giù tirare
Non è bello bestemmiare.
Ma che fa quel Federico?
M’ha lanciato un grosso plico?
Non lo prendo certo in grugno.
Mo’ lo squarcio con un pugno.
C’eran dentro solo pere
Cotte pur ben a dovere.
Non è un colpo da maestro.
Ammettiam che c’è dell’estro.
Il punteggio poco sale
L’algoritmo non è male.
Lui la sa la differenza,
E non è proprio scemenza,
Tra i signor peracottari
E chi fa dei buoni affari.
Or de’ piatti gli ho lanciati
Ma lui bene li ha parati.
La risposta è ‘na salsiera
Con insieme una teiera.
Non essendo gran burlone
Lui finisce la tenzone.
Abbandona e lascia il posto
Ad un altro ancor più tosto.
***
“Son Petunia amico mio”
Sento già un rimescolio.
Lo conosco questo nome
È di un fiore. Certo! Eccome!
Dal profumo così intenso
Che ti stende fosse incenso.
Molto brava in questo gioco
Penso già che duro poco.
Debbo subito attaccarla
E magari anche affettarla
Con la grossa affettatrice
Che senz’altro le si addice.
La risposta è un bel prosciutto
Tutto intero e senza strutto.
Questo all’algo piace assai.
E mi fa passar dei guai.
Son indietro di parecchio
Prendo e… le lancio un secchio.
Puzza il pesce di monnezza.
Me lo tira con destrezza.
La battaglia si fa dura
Lei è sempre più sicura.
Cerco ben per la cucina.
Trovo infin una piantina.
Sembra sia di rosmarino.
Faccio un lancio assai di fino.
Cambia un poco la tabella.
Lei mi getta una padella
Che però non è pulita
Ci son dentro delle dita
Unte e grasse di frittura
Fingers è la dicitura.
Lo sapevo e non mi cruccio
Cerco e trovo un bell’astuccio.
Lì v’è dentro un cavatappi
Io lo agguanto che non scappi
Poi lo scaglio con veemenza
Per finire ‘sta scemenza
Ch’è durata troppo a lungo
Maturata come un fungo
Buono solo all’apparenza
Di cui puoi anche far senza.
Vuoi sapere com’è finita
Con Petunia la partita?
Lei che fa tutto perfetto
Ottenuto ha per difetto
Di quell’algo stupidotto
Il gradino appena sotto
A quel primo posto in cima.
E non solo per far rima.
Su quel primo ci sto io
Questo è vero quant’iddio,
Che provengo dal fondale,
(Per un sub non è poi male),
Da quel fondo dei punteggi
Che son tristi se li leggi
Dopo aver tanto penato
Per produr da letterato
Senza arte e nemmen parte
Un lavoro di scrittura
Che per altri è ‘na bruttura
Che però produce orgoglio
Nello scrivere su d’un foglio
Delle storie un po’ confuse
Ed a volte pure astruse
Per la colpa di paletti,
Come in questo caso infetti,
Ed ancor per una volta,
Non ci credo abbian assolta
La funzion a lor richiesta.
Perciò qui altro non resta
Che concludere in bellezza
La codesta mia schifezza.
Son seimila in questo canto
Le battute ma soltanto
Se volessi farne tre volte
Con dell’altre giravolte
Vedo alzarsi di già un dito.
È quel medio preferito
Che mi manda a quel paese.
Ci vo io. Che sia palese!
Different Staff- Admin
- Messaggi : 774
Punti : 2255
Infamia o lode : 7
Data di iscrizione : 26.02.21
Re: Tenzone culinaria
Mooolto simpatico, una lettura frizzante che scorre via con molta facilità e grande piacere.
Non so come hai fatto, ma sei riuscito a tenere un buon livello di rime decenti, senza scadere quasi mai nello scontato o nel forzato, che su una serie così lunga di versi non era impresa facile.
Per scrivere e pensare tutte queste rime io ci avrei messo sei mesi, ma scommetto che tu ci hai messo neanche un pomeriggio.
Certo, si potrebbe obiettare che non è propriamente un testo epico, ne è una parodia, ma di suo funziona.
Complimenti per l'idea, non era affatto scontata.
Anche i personaggi citati non sono esattamente le loro controparti "reali", sono giocatori con nomi che ricordano i nostri, però evidentemente sono un di più: una gemma ricordo di averla letta, così il Mac e la katana, che fanno tre elementi, anche se a livello di menzione più o meno diretta dovrebbero esserci praticamente tutti (non ho trovato il bucaneve a dire il vero).
Ottima l'idea della stanza virtuale, inoltre, molto originale.
Non so come hai fatto, ma sei riuscito a tenere un buon livello di rime decenti, senza scadere quasi mai nello scontato o nel forzato, che su una serie così lunga di versi non era impresa facile.
Per scrivere e pensare tutte queste rime io ci avrei messo sei mesi, ma scommetto che tu ci hai messo neanche un pomeriggio.
Certo, si potrebbe obiettare che non è propriamente un testo epico, ne è una parodia, ma di suo funziona.
Complimenti per l'idea, non era affatto scontata.
Anche i personaggi citati non sono esattamente le loro controparti "reali", sono giocatori con nomi che ricordano i nostri, però evidentemente sono un di più: una gemma ricordo di averla letta, così il Mac e la katana, che fanno tre elementi, anche se a livello di menzione più o meno diretta dovrebbero esserci praticamente tutti (non ho trovato il bucaneve a dire il vero).
Ottima l'idea della stanza virtuale, inoltre, molto originale.
Fante Scelto- Cavaliere Jedi
- Messaggi : 819
Punti : 965
Infamia o lode : 0
Data di iscrizione : 08.01.21
Località : Torino
Re: Tenzone culinaria
Più che un racconto o un componimento epico è un divertissement, un virtuosismo che denota del genio.
Si perché questo lavoro è davvero ben congegnato, non sono state buttate lì parole a casaccio, c'è un filo conduttore, e c'è anche un rimando alla fatica degli step, le critiche ai lavori precedenti, l'autoironia per sfancularsi da solo.
Già che c'eri potevi usare tutti gli elementi della traccia, invece qualcuno ne hai lasciato fuori. Spero di non farmi prendere la mano, però...
La cucina è ormai a brandelli
Colan grasso e sugo da' fornelli
Io con la pazienza già ci litigo
Come col suo grande sasso Sisifo
E per certo non so se sia normale
Affogare il tempo nel virtuale
Ma ognuno cerca i propri sfoghi
Col cibo lo faceva l'orso Yoghi
Ci sta chi s'abbuffa e c'è chi beve
E chi ama coglier il bucaneve
Cometa rossa alias Char Aznable
È un ufficiale molto abile
Lo spazio è nero come lavagne
Sopra le limpide acque di Dafne
Per finire manca solo Lord Byron
Gran poeta e gran signore del bon ton
Ora sì son finiti ci sono tutti
Fine del bon ton facciamo i rutti
Ecco, le mie sì sono parole a caso, ma non ho resistito e poi dovevo fare mezzanotte.
Questa è solo la mia seconda lettura, è presto, ma ti tengo in considerazione.
Si perché questo lavoro è davvero ben congegnato, non sono state buttate lì parole a casaccio, c'è un filo conduttore, e c'è anche un rimando alla fatica degli step, le critiche ai lavori precedenti, l'autoironia per sfancularsi da solo.
Già che c'eri potevi usare tutti gli elementi della traccia, invece qualcuno ne hai lasciato fuori. Spero di non farmi prendere la mano, però...
La cucina è ormai a brandelli
Colan grasso e sugo da' fornelli
Io con la pazienza già ci litigo
Come col suo grande sasso Sisifo
E per certo non so se sia normale
Affogare il tempo nel virtuale
Ma ognuno cerca i propri sfoghi
Col cibo lo faceva l'orso Yoghi
Ci sta chi s'abbuffa e c'è chi beve
E chi ama coglier il bucaneve
Cometa rossa alias Char Aznable
È un ufficiale molto abile
Lo spazio è nero come lavagne
Sopra le limpide acque di Dafne
Per finire manca solo Lord Byron
Gran poeta e gran signore del bon ton
Ora sì son finiti ci sono tutti
Fine del bon ton facciamo i rutti
Ecco, le mie sì sono parole a caso, ma non ho resistito e poi dovevo fare mezzanotte.
Questa è solo la mia seconda lettura, è presto, ma ti tengo in considerazione.
Byron.RN- Maestro Jedi
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Data di iscrizione : 07.01.21
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Località : Rimini
Re: Tenzone culinaria
Ma che “ganzo”!
Divertente, ben congegnato un lavoro originale e fresco.
Questa tenzone ad alta tensione è una chicca che possiamo ben comprendere in tutte le sue sfumature come abitanti del forum, ma che è in grado di catturare anche un pubblico esterno grazie al ritmo e al pizzico di follia.
Per essere un testo “epico” è molto moderno, un dolce stil novo che denota una padronanza della parola e trasmette un senso di libertà.
La cucina è più che altro un luogo di sfida. E come darti torto?
Sei il mio primo commento e utilizzo un po’ dei tuoi versi per dirti che
A quel primo posto in cima.
E non solo per far rima.
Su quel primo ci sto io
Questo è vero quant’iddio,
Che provengo dal fondale,
(Per un sub non è poi male)!
Divertente, ben congegnato un lavoro originale e fresco.
Questa tenzone ad alta tensione è una chicca che possiamo ben comprendere in tutte le sue sfumature come abitanti del forum, ma che è in grado di catturare anche un pubblico esterno grazie al ritmo e al pizzico di follia.
Per essere un testo “epico” è molto moderno, un dolce stil novo che denota una padronanza della parola e trasmette un senso di libertà.
La cucina è più che altro un luogo di sfida. E come darti torto?
Sei il mio primo commento e utilizzo un po’ dei tuoi versi per dirti che
A quel primo posto in cima.
E non solo per far rima.
Su quel primo ci sto io
Questo è vero quant’iddio,
Che provengo dal fondale,
(Per un sub non è poi male)!
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Re: Tenzone culinaria
Ciao, Autore.
Questo è il primo racconto che commento perché è impossibile non segnalare la tua genialità e la tua capacità di divertirti senza sottrarti a una prova così tosta. Nonostante avessimo specificato che non fosse necessario scrivere l'epico sotto forma di poema, ti ci sei fiondato a capofitto e il risultato direi che è più che soddisfacente.
Il sistema metrico traballa un po', ma di sicuro non è un lavoro che ti ha richiesto pochi sforzi, quindi non ho dubbi sul fatto che DT saprà premiarti.
Da parte mia, sinceri complimenti!
Credo che ricorderemo per molto tempo questa tua tenzone culinaria!
Questo è il primo racconto che commento perché è impossibile non segnalare la tua genialità e la tua capacità di divertirti senza sottrarti a una prova così tosta. Nonostante avessimo specificato che non fosse necessario scrivere l'epico sotto forma di poema, ti ci sei fiondato a capofitto e il risultato direi che è più che soddisfacente.
Il sistema metrico traballa un po', ma di sicuro non è un lavoro che ti ha richiesto pochi sforzi, quindi non ho dubbi sul fatto che DT saprà premiarti.
Da parte mia, sinceri complimenti!
Credo che ricorderemo per molto tempo questa tua tenzone culinaria!
______________________________________________________
Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.
vivonic- Admin
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Località : Cesena
Re: Tenzone culinaria
Ti faccio solo qualche osservazione sulla metrica, tanto per me sei già sul podio. Ne sono certo anche se sono solo alle prime letture.
Il poemetto è godibilissimo con punte di ironia che mi hanno deliziato.
L’opera è in ottonari con rima baciata. Ti segnalo soltanto (per quello che ho potuto notare):
Due settenari
Molti punti mi darà
Per la mia felicità.”
e alcuni con qualche sillaba in più:
“Mal faresti manco a ‘na mosca.”
“Son Achille, detto il Pelide”
“Son Fenici, Corvi e Giraffe”
“Ma a me ciò non interessa.” Proposta: “ma a me non interessa”
“Nello scrivere su d’un foglio” Basta togliere “d’un”
“Se volessi farne tre volte”
Unica rima azzardata:
“Ecco dunque la tua fine:
Con Marconi, genio insigne”
Comunque… strepitosa!
Il poemetto è godibilissimo con punte di ironia che mi hanno deliziato.
L’opera è in ottonari con rima baciata. Ti segnalo soltanto (per quello che ho potuto notare):
Due settenari
Molti punti mi darà
Per la mia felicità.”
e alcuni con qualche sillaba in più:
“Mal faresti manco a ‘na mosca.”
“Son Achille, detto il Pelide”
“Son Fenici, Corvi e Giraffe”
“Ma a me ciò non interessa.” Proposta: “ma a me non interessa”
“Nello scrivere su d’un foglio” Basta togliere “d’un”
“Se volessi farne tre volte”
Unica rima azzardata:
“Ecco dunque la tua fine:
Con Marconi, genio insigne”
Comunque… strepitosa!
Danilo Nucci- Cavaliere Jedi
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Infamia o lode : 1
Data di iscrizione : 07.01.21
Età : 75
Località : Barberino di Mugello (FI)
Re: Tenzone culinaria
Ciao Aut-
Parto con l'interpretazione dei paletti.
È richiesto esplicitamente dal regolamento generale di DR che i racconti siano in prosa; è stato ribadito nel regolamento dello step che i racconti in stile epico erano attesi in prosa. Ciononostante hai deciso di presentare un poema.
A questo punto apro una parentesi. Ci fu, a cavallo tra gli anni 1980/90, quello che io chiamo "il periodo d'oro della canzone demenziale": un periodo in cui fiorirono cantanti solist- o gruppi musicali che proponevano canzoni di musica leggera i cui testi erano comici o grotteschi. Ci fu addirittura per alcuni anni un festival nazionale dedicato e trasmesso su canali televisivi nazionali. Di tutto quel periodo, sono sopravvissuti solamente gli Elio e le Storie Tese, per il resto (a parte qualche rara eccezione) tutte meteore. Perché? Perché gli Elii facevano rock progressivo, musica originale o medley azzardati, mentre il resto non curava la parte musicale, proponendo melodie e stili già sentiti o poco originali. Fine della parentesi.
La stessa cosa penso di questo brano. Gioca sulla comicità del testo che comunque è epico, ma non cura la parte ritmica proponendo un poema di ottonari liberi in rima baciata che di poesia epica non ha nulla. La poesia epica dovrebbe usare settenari e/o endecasillabi, senza rima (se si vuole ispirare all'epica classica) oppure con rime alternate, oppure alternando versi sdruccioli non rimati con versi piani rimati. L'ottonario e la rima baciata danno invece al poema un ritmo da marcia popolare, tipo polka o merengue, allontanandosi dallo stile richiesto per il genere epico.
Originale? Sì. Azzeccato? Forse. Memorabile? No.
Sempre per l'interpretazione dei paletti: dal regolamento dello step è richiesto che gli elementi da inserire non siano gli utenti del forum ma gli elementi omonimi del mondo reale. È vero che non è evidente dal testo che (per esempio) Fante e Petunia siano proprio gli utenti del forum, ma di sicuro si tratta di nickname e quindi non sono "un fante" o "una petunia" come richiesto.
Torno sulla parte metrica.
Quasi tutti i versi sono ottonari perfetti; gli altri sono per la maggior parte ottonari in metrica libera e sarebbe stato meglio che fossero molti di più, per dare almeno l'impressione di imitare lo stile epico. È scappato qualche novenario in metrica libera e c'è pure un verso isolato senza rima, a mio gusto un po' poco per muovere il ritmo.
Giudizio tutto sommato positivo per quanto riguarda la decisione di non raggruppare i versi in strofe. Le rime sono tutte perfette a parte una.
Linguaggio.
La poesia contemporanea preferisce evitare i troncamenti (ch’è, mill’altri, qual, inutil, lor) le aferesi (’na) le inversioni sintattiche (A tenzone m’han chiamato, Tra mill’altri il più gradito) e quant'altro si discosta dalla lingua parlata o dalla prosa. La scelta di usare una sintassi desueta a maggior ragione porta a escludere che si tratti di una "prosa scritta in versi". Faccio notare che alcuni troncamenti e aferesi non sono necessari per la metrica e quindi evitabili: ch’è, mill’altri, m’appare ‘na... Inoltre l'uso di neologismi come Mac, katana, Girmi stona con la scelta sintattica. Se l'intento fosse di omaggiare la poesia epica allora la metrica è sbagliata. Insomma, secondo me è venuto fuori un minestrone in cui però i sapori non si sono amalgamati.
Trama
Il finale conta le battute, parla di paletti, di punteggi, di classifiche e di lettori giudici; diventa autoreferenziale al proprio interno e all'interno del contesto di questo step e di questo concorso. Questo toglie ulteriore appeal alla memorabilità, diventa non fruibile. Lascia il racconto di fatto senza un vero finale.
E secondo me è un peccato perché fino a quel momento la trama teneva in piedi tutta l'impalcatura, nonostante le sfilacciature che ho notato. L'idea di raccontare un videogioco è vincente anche perché si possono inserire personaggi anche non coerenti con la linea del tempo reale, per esempio Federico Chiesa e il Pelide Achille (che sembra essere appassionato di numeri e statistiche proprio come me; andrò a consultare le mie fonti per scoprire se è vero). Divertente l'idea che il videogioco sia un picchiaduro ambientato in cucina, chissà se l'hanno già fatto? Potresti cercare di vendere l'idea, chissà. Peccato davvero per l'assenza di un finale, secondo me c'è spazio nel racconto per trovare una conclusione più legata alla trama e slegata dal contesto DT e DR. Se mai decidessi di rimettere mano.
Paletti
Ho contato ben dodici riferimenti, ma alcuni (due li ho già nominati e aggiungo Marconi) non rappresentano l'elemento del mondo reale. Federico Chiesa e il Pelide Achille a mio gusto non sono rappresentati in modo soddisfacente (potevano essere anche Yuri Chechi e Enea, per capirci - apprezzatissimo il riferimento al sottoscritto ma io non sono il Pelide Achille). Ritengo molto originali invece le pagnotte a forma dei tre animali. Essenziale il Mac. Divertente la katana Aki(mizu) e la caipiroska che corrode la gemma.
Grazie e alla prossima.
Parto con l'interpretazione dei paletti.
È richiesto esplicitamente dal regolamento generale di DR che i racconti siano in prosa; è stato ribadito nel regolamento dello step che i racconti in stile epico erano attesi in prosa. Ciononostante hai deciso di presentare un poema.
A questo punto apro una parentesi. Ci fu, a cavallo tra gli anni 1980/90, quello che io chiamo "il periodo d'oro della canzone demenziale": un periodo in cui fiorirono cantanti solist- o gruppi musicali che proponevano canzoni di musica leggera i cui testi erano comici o grotteschi. Ci fu addirittura per alcuni anni un festival nazionale dedicato e trasmesso su canali televisivi nazionali. Di tutto quel periodo, sono sopravvissuti solamente gli Elio e le Storie Tese, per il resto (a parte qualche rara eccezione) tutte meteore. Perché? Perché gli Elii facevano rock progressivo, musica originale o medley azzardati, mentre il resto non curava la parte musicale, proponendo melodie e stili già sentiti o poco originali. Fine della parentesi.
La stessa cosa penso di questo brano. Gioca sulla comicità del testo che comunque è epico, ma non cura la parte ritmica proponendo un poema di ottonari liberi in rima baciata che di poesia epica non ha nulla. La poesia epica dovrebbe usare settenari e/o endecasillabi, senza rima (se si vuole ispirare all'epica classica) oppure con rime alternate, oppure alternando versi sdruccioli non rimati con versi piani rimati. L'ottonario e la rima baciata danno invece al poema un ritmo da marcia popolare, tipo polka o merengue, allontanandosi dallo stile richiesto per il genere epico.
Originale? Sì. Azzeccato? Forse. Memorabile? No.
Sempre per l'interpretazione dei paletti: dal regolamento dello step è richiesto che gli elementi da inserire non siano gli utenti del forum ma gli elementi omonimi del mondo reale. È vero che non è evidente dal testo che (per esempio) Fante e Petunia siano proprio gli utenti del forum, ma di sicuro si tratta di nickname e quindi non sono "un fante" o "una petunia" come richiesto.
Torno sulla parte metrica.
Quasi tutti i versi sono ottonari perfetti; gli altri sono per la maggior parte ottonari in metrica libera e sarebbe stato meglio che fossero molti di più, per dare almeno l'impressione di imitare lo stile epico. È scappato qualche novenario in metrica libera e c'è pure un verso isolato senza rima, a mio gusto un po' poco per muovere il ritmo.
Giudizio tutto sommato positivo per quanto riguarda la decisione di non raggruppare i versi in strofe. Le rime sono tutte perfette a parte una.
Linguaggio.
La poesia contemporanea preferisce evitare i troncamenti (ch’è, mill’altri, qual, inutil, lor) le aferesi (’na) le inversioni sintattiche (A tenzone m’han chiamato, Tra mill’altri il più gradito) e quant'altro si discosta dalla lingua parlata o dalla prosa. La scelta di usare una sintassi desueta a maggior ragione porta a escludere che si tratti di una "prosa scritta in versi". Faccio notare che alcuni troncamenti e aferesi non sono necessari per la metrica e quindi evitabili: ch’è, mill’altri, m’appare ‘na... Inoltre l'uso di neologismi come Mac, katana, Girmi stona con la scelta sintattica. Se l'intento fosse di omaggiare la poesia epica allora la metrica è sbagliata. Insomma, secondo me è venuto fuori un minestrone in cui però i sapori non si sono amalgamati.
Trama
Il finale conta le battute, parla di paletti, di punteggi, di classifiche e di lettori giudici; diventa autoreferenziale al proprio interno e all'interno del contesto di questo step e di questo concorso. Questo toglie ulteriore appeal alla memorabilità, diventa non fruibile. Lascia il racconto di fatto senza un vero finale.
E secondo me è un peccato perché fino a quel momento la trama teneva in piedi tutta l'impalcatura, nonostante le sfilacciature che ho notato. L'idea di raccontare un videogioco è vincente anche perché si possono inserire personaggi anche non coerenti con la linea del tempo reale, per esempio Federico Chiesa e il Pelide Achille (che sembra essere appassionato di numeri e statistiche proprio come me; andrò a consultare le mie fonti per scoprire se è vero). Divertente l'idea che il videogioco sia un picchiaduro ambientato in cucina, chissà se l'hanno già fatto? Potresti cercare di vendere l'idea, chissà. Peccato davvero per l'assenza di un finale, secondo me c'è spazio nel racconto per trovare una conclusione più legata alla trama e slegata dal contesto DT e DR. Se mai decidessi di rimettere mano.
Paletti
Ho contato ben dodici riferimenti, ma alcuni (due li ho già nominati e aggiungo Marconi) non rappresentano l'elemento del mondo reale. Federico Chiesa e il Pelide Achille a mio gusto non sono rappresentati in modo soddisfacente (potevano essere anche Yuri Chechi e Enea, per capirci - apprezzatissimo il riferimento al sottoscritto ma io non sono il Pelide Achille). Ritengo molto originali invece le pagnotte a forma dei tre animali. Essenziale il Mac. Divertente la katana Aki(mizu) e la caipiroska che corrode la gemma.
Grazie e alla prossima.
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Re: Tenzone culinaria
Prima lettura, silenziosa. Non ha funzionato: ho capito che, per apprezzare questo lavoro, devo leggerlo ad alta voce, altrimenti ne perdo il senso.
La lettura ad alta voce è vivace, trasmette il divertimento che deve avere provato l’autore nello scrivere, mi sembra quasi di vederne il sorriso davanti alla tastiera. E questo è un bel pregio, per uno scritto: creare comunicazione emotiva con il lettore. Ho letto da qualche parte che la scrittura è anche telepatia: lo scrittore immagina una cosa, la scrive, e riesce a trasmettere il pensiero a una persona che non è lui. Qui, certo, non si trasmettono immagini, ma il divertimento arriva.
L’autore circumnaviga l’ostacolo dell’epico buttandosi sull’eroicomico/fantastico e allegramente ignorando i numerosi traballamenti ritmici che spesso cerca di superare balzellando tra gli aggiustamenti ortografici, qualcuno più riuscito qualcuno meno.
Ti invidio, autore, questa facilità e felicità compositiva, questa inventiva.
Nonostante molte forzature e un uso molto ai limiti dei paletti, hai confezionato un testo piacevole che mi ha regalato alcuni minuti di leggerezza.
Che poi, invece, alla fine mi sembra sfumare in una lieve amarezza, mascherata però dalla solita autoironia.
Arianna 2016- Maestro Jedi
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Re: Tenzone culinaria
Scusatemi tutti e in particolare la Penna: per chi avesse già letto, ho toppato nel cosiderare questo racconto fuori concorso.
Chiedo venia e rettifico il commento.
Solo con una lettura a mezza voce sono riuscita ad arrivare alla fine del pezzo, che mi sono riletta poi “mentalmente” più agevolmente (e non è una rima).
Una sorpresa trovare un testo simile: un racconto per me è prosa e non mi aspettavo un pezzo simile. I paletti personaggi ci sono tutti, accipicchia, compreso un genere epico ambientato ai giorni nostri (bellissimo il Girmi, negli anni '60 quasi un trattore in cucina, da non usare il mattino presto...)
Mi è piaciuto? Sin lì, nel senso che per gustarlo a pieno mi sarebbero piaciute rime “piene”, musicali mentre invece ci sono punti in cui il ritmo salta. Inoltre, avendo voluto inserire tutti i personaggi, c’è tanta roba su cui lavorare, forse un po’ troppo per apprezzare l’estro di questo pezzo, ma una rilettura ulteriore metterà bene in riga tutto.
Però mi sono divertita, così come immagino si sia divertita la Penna, impegnata e divertita. Come deve essere “scrivere”.
Faccio quindi i complimenti alla Penna per l’idea originale, di sicuro è un lavoro tosto da portare a termine, con un racconto "classico" - proprio per l'originalità - un posto in cinquina ci sarebbe stato.
Personalmente sarei riuscita forse a finire il primo pezzo, se proprio avessi dovuto.
Chiedo venia e rettifico il commento.
Solo con una lettura a mezza voce sono riuscita ad arrivare alla fine del pezzo, che mi sono riletta poi “mentalmente” più agevolmente (e non è una rima).
Una sorpresa trovare un testo simile: un racconto per me è prosa e non mi aspettavo un pezzo simile. I paletti personaggi ci sono tutti, accipicchia, compreso un genere epico ambientato ai giorni nostri (bellissimo il Girmi, negli anni '60 quasi un trattore in cucina, da non usare il mattino presto...)
Mi è piaciuto? Sin lì, nel senso che per gustarlo a pieno mi sarebbero piaciute rime “piene”, musicali mentre invece ci sono punti in cui il ritmo salta. Inoltre, avendo voluto inserire tutti i personaggi, c’è tanta roba su cui lavorare, forse un po’ troppo per apprezzare l’estro di questo pezzo, ma una rilettura ulteriore metterà bene in riga tutto.
Però mi sono divertita, così come immagino si sia divertita la Penna, impegnata e divertita. Come deve essere “scrivere”.
Faccio quindi i complimenti alla Penna per l’idea originale, di sicuro è un lavoro tosto da portare a termine, con un racconto "classico" - proprio per l'originalità - un posto in cinquina ci sarebbe stato.
Personalmente sarei riuscita forse a finire il primo pezzo, se proprio avessi dovuto.
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Re: Tenzone culinaria
Il testo è talmente originale che mi porta a commentarlo al di fuori dello schema che da un paio di step sto seguendo.
Al di là del fatto che non mi intendo abbastanza di metrica e di settenari, ottonari, endecasillabi e compagnia bella, mi sembra di poter dire che di refusi non ce ne siano e leggendo ad alta voce il tuo scritto (non si può che leggerlo ad alta voce, a mio parere, altrimenti se ne perde tutta la musicalità) l'unico "inciampo" (definiamolo così) l'ho trovato proprio alla fine nella frase "se volessi farne tre volte" in cui la musicalità si perde.
Mi è piaciuto? Sì, tantissimo, la scrittura a volte deve essere in grado anche di divertire e io mi sono divertito moltissimo a leggerti.
Ci sono tanti paletti, alcuni un po' forzati? Può darsi ma immaginandosi all'interno di un gioco (di ruolo?) che si svolge allo schermo direi che tutto rientra nel possibile e nel più che accettabile.
L'unica stonatura potrebbero essere i nomi degli utenti di DT nel loro ruolo "reale" anziché in quello richiesto dallo step, ma siccome il requisito dei tre paletti è ampiamente soddisfatto, anche questa possibile obiezione viene respinta.
Il genere epico a mio parere c'è, la cucina c'è ed è anche piuttosto originale, non mi resta che un ultimo compito in questo mio commento, ovvero farti i miei più sinceri e ammirati complimenti.
Al di là del fatto che non mi intendo abbastanza di metrica e di settenari, ottonari, endecasillabi e compagnia bella, mi sembra di poter dire che di refusi non ce ne siano e leggendo ad alta voce il tuo scritto (non si può che leggerlo ad alta voce, a mio parere, altrimenti se ne perde tutta la musicalità) l'unico "inciampo" (definiamolo così) l'ho trovato proprio alla fine nella frase "se volessi farne tre volte" in cui la musicalità si perde.
Mi è piaciuto? Sì, tantissimo, la scrittura a volte deve essere in grado anche di divertire e io mi sono divertito moltissimo a leggerti.
Ci sono tanti paletti, alcuni un po' forzati? Può darsi ma immaginandosi all'interno di un gioco (di ruolo?) che si svolge allo schermo direi che tutto rientra nel possibile e nel più che accettabile.
L'unica stonatura potrebbero essere i nomi degli utenti di DT nel loro ruolo "reale" anziché in quello richiesto dallo step, ma siccome il requisito dei tre paletti è ampiamente soddisfatto, anche questa possibile obiezione viene respinta.
Il genere epico a mio parere c'è, la cucina c'è ed è anche piuttosto originale, non mi resta che un ultimo compito in questo mio commento, ovvero farti i miei più sinceri e ammirati complimenti.
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paluca66- Maestro Jedi
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Re: Tenzone culinaria
Sorprendente. Forse non epico a parte la battaglia inserita come un videogioco in cucina con personaggi che si tirano di tutto per un punteggio che è tanto assurdo da necessitare un algoritmo. Mi sono parecchio divertito. Le rime a volte traballano un po' ma... pazienza.
Antonio Borghesi- Cavaliere Jedi
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Re: Tenzone culinaria
mah, non entro nel merito del genere, visto che nn mi compete.
personalmente non mi è piaciuto, questo componimento, ma credo sia un mio problema e niente altro.
devo farti i complimenti per l'idea e la genialità che la contraddistingue, questo sì, assolutamente. però non riesco ad apprezzare più di tanto, mi spiace.
sarà che non amo l'epica, e manco i componimenti in rima, ma pur ammirandoti ti dico che non sarai tra i miei voti.
scusami, se puoi
personalmente non mi è piaciuto, questo componimento, ma credo sia un mio problema e niente altro.
devo farti i complimenti per l'idea e la genialità che la contraddistingue, questo sì, assolutamente. però non riesco ad apprezzare più di tanto, mi spiace.
sarà che non amo l'epica, e manco i componimenti in rima, ma pur ammirandoti ti dico che non sarai tra i miei voti.
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Re: Tenzone culinaria
La scrittura deve emozionare il lettore. Tu hai scelto la strada del divertissement, la più difficile, è risaputo. E solo per questo meriti di essere premiato. Se ti basta un applauso te lo faccio subito. Se vuoi essere votato ti basterà aspettare due, tre settimane e nel mucchio dei voti ci sarà pure il mio. Mi mancano poche letture, non rischi niente.
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Re: Tenzone culinaria
Sarei d'accordo con Achillu, se avessi capito quello che ha scritto
Suvvia, non sono esperto di metrica né di rime, ma il succo del suo commento l'ho capito e mi sembra corretto.
Detto questo, il pezzo è coraggioso, simpatico, divertente, fuori dagli schemi.
Non è epico, a parte la battaglia.
Autoreferenziale alla fine? Sì, ma anche l'autore lo ha ben chiaro e sa di avere scritto un pezzo che al di fuori del concorso non avrebbe significato.
Suvvia, non sono esperto di metrica né di rime, ma il succo del suo commento l'ho capito e mi sembra corretto.
Detto questo, il pezzo è coraggioso, simpatico, divertente, fuori dagli schemi.
Non è epico, a parte la battaglia.
Autoreferenziale alla fine? Sì, ma anche l'autore lo ha ben chiaro e sa di avere scritto un pezzo che al di fuori del concorso non avrebbe significato.
FedericoChiesa- Cavaliere Jedi
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Re: Tenzone culinaria
Davvero divertente e simpatico questo componimento: una trasposizione moderna di una storica tenzone. Non è propriamente epico, lo definirei più cavalleresco, ma il particolare non sposta la bontà del lavoro. Le rime non sono mai forzate, tutto scorre liscio e comprensibile nonostante la complicazione della metrica. Mi immagino già un videogioco del genere con grafica anni ’80, con uno chef che lancia a caso coltelli e oggetti contro gli avversari di turno, mentre di tanto in tanto compaiono fumetti con lo stile che hai usato nel racconto: se fossi un programmatore lo trasporrei subito in versione digitale! Avrebbe potuto anche durare meno, forse il tutto dopo un po’ stanca, però le battute da raggiungere sono quelle e credo l’autore sia stato davvero bravo a centrare l’obiettivo senza eccedere!
C’è un solo aspetto che mi lascia un attimo perplesso e che mi fa per il momento traballare sul fatto che si meriti di essere in classifica o meno. I vari paletti sono comprensibili e “azzeccati” solo per chi conosce il forum e i suoi frequentatori; non so quanto un lettore medio possa capire i nomi e i riferimenti. Ci rifletterò.
C’è un solo aspetto che mi lascia un attimo perplesso e che mi fa per il momento traballare sul fatto che si meriti di essere in classifica o meno. I vari paletti sono comprensibili e “azzeccati” solo per chi conosce il forum e i suoi frequentatori; non so quanto un lettore medio possa capire i nomi e i riferimenti. Ci rifletterò.
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Re: Tenzone culinaria
Geniale.
È tutto così dannatamente forzato da risultare perfetto.
Sembra più una filastrocca che un racconto epico, ma non mi importa.
Gli elementi in alcuni casi sono solo menzionati, ma non mi importa.
La cucina è dove si svolge la tenzone, ma non mi importa.
Insomma per una volta mi tengo i miei dubbi, le mie critiche e prendo il testo così com’è.
Facendo i complimenti al suo autore per il coraggio e soprattutto per l’ottima riuscita della prova.
È tutto così dannatamente forzato da risultare perfetto.
Sembra più una filastrocca che un racconto epico, ma non mi importa.
Gli elementi in alcuni casi sono solo menzionati, ma non mi importa.
La cucina è dove si svolge la tenzone, ma non mi importa.
Insomma per una volta mi tengo i miei dubbi, le mie critiche e prendo il testo così com’è.
Facendo i complimenti al suo autore per il coraggio e soprattutto per l’ottima riuscita della prova.
ImaGiraffe- Cavaliere Jedi
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Re: Tenzone culinaria
Questo step è fighissimo: tutti i racconti sono splendidi, la varietà è altissima e il livello eccellente. Si dovrebbe fare un volume solo di questo step.
Questo testo poi è geniale. Ci si mette un attimo a entrare nel ritmo, ma quando ci si lascia andare è travolgente. Anche scriverlo deve essere stato divertentissimo: mi immagino una scrittura di getto super-ispirata, di quelle in cui non ci si può fermare perché ritrovare il passo poi è quasi impossibile.
L’autoreferenzialità è il suo limite, ma aggiunge simpatia e, anche se puzza di captatio benevolentiae, non stona.
È sul filo del fuori concorso, ma son contento che sia stato ammesso.
Complimenti!
Questo testo poi è geniale. Ci si mette un attimo a entrare nel ritmo, ma quando ci si lascia andare è travolgente. Anche scriverlo deve essere stato divertentissimo: mi immagino una scrittura di getto super-ispirata, di quelle in cui non ci si può fermare perché ritrovare il passo poi è quasi impossibile.
L’autoreferenzialità è il suo limite, ma aggiunge simpatia e, anche se puzza di captatio benevolentiae, non stona.
È sul filo del fuori concorso, ma son contento che sia stato ammesso.
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SuperGric- Padawan
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Re: Tenzone culinaria
L'Autore ha voluto divertire e divertirsi e penso che ci sia riuscito in ambo i casi. Questo particolare testo ci insegna due cose a mio avviso: primo, che "i paletti infetti" ci contaminano così tanto da farci gareggiare su terreni a noi sconosciuti, a volte non è solo una sfida con gli altri amici autori, ma diventa una sfida con noi stessi. Secondo, come conseguenza, l'Autore, aldilà di cosa e quanto raccoglierà dal contest, né uscirà sicuramente arricchito, poiché s'è spinto ancora più oltre, ha alzato ulteriormente l'asticella. Ecco, forse questo testo è più "soddisfacente" nella misura del ritorno soggettivo verso lo stesso Autore e collettivo rispetto, tra l'altro, all'originalità dell'idea.
Grazie
Grazie
Molli Redigano- Maestro Jedi
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Re: Tenzone culinaria
Ma che bella sorpresa questo racconto!
Sprizza energia e fantasia a ogni riga e trasmette anche una certa allegria difficile da ignorare.
Di sicuro non mi aspettavo proprio di leggere un componimento simile in questo contest: grazie per la sorpresa!
Dopo il commento di Achillu c'è poco da aggiungere (anche perchè non conosco tutte le regole della poesia), ma credo che al netto di qualche svista o refuso, il testo funziona.
Il limite minimo di battute imposto ti ha obbligato ad allungare il testo, dove la parte centrale diventa un pò caotica e dispersiva (anche se la scelta di inserire tutti quei personaggi comporta in automatico una certa confusione).
Non ho ben capito tutta la dinamica della situazione, che forse non è nemmeno fondamentale, ma rimane l'impressione di una bella scazzottata senza perchè e questo mi piace.
Credo che anche un racconto in prosa sarebbe stato molto bello da leggere in questo senso, anche se lì il genere sarebbe stato obbligatoriamente steam.
Sprizza energia e fantasia a ogni riga e trasmette anche una certa allegria difficile da ignorare.
Di sicuro non mi aspettavo proprio di leggere un componimento simile in questo contest: grazie per la sorpresa!
Dopo il commento di Achillu c'è poco da aggiungere (anche perchè non conosco tutte le regole della poesia), ma credo che al netto di qualche svista o refuso, il testo funziona.
Il limite minimo di battute imposto ti ha obbligato ad allungare il testo, dove la parte centrale diventa un pò caotica e dispersiva (anche se la scelta di inserire tutti quei personaggi comporta in automatico una certa confusione).
Non ho ben capito tutta la dinamica della situazione, che forse non è nemmeno fondamentale, ma rimane l'impressione di una bella scazzottata senza perchè e questo mi piace.
Credo che anche un racconto in prosa sarebbe stato molto bello da leggere in questo senso, anche se lì il genere sarebbe stato obbligatoriamente steam.
caipiroska- Cavaliere Jedi
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Re: Tenzone culinaria
Il testo è coraggioso. L'autore andrebbe premiato solo per il fatto di averci provato.
Difficile votarlo però, secondo me. Difficile immaginarlo fuori dalla cerchia ristretta di chi partecipa.
Forse avrei fatto un regolamento a parte per il componimento epico in forma di poesia, con un numero di caratteri minimi più basso. Lo dico perché è davvero lungo e si rischia un po' di venirne travolti.
Ho una mia idea su chi possa averlo scritto, ma non è questo il momento per parlarne.
La cucina c'è molto, anche se di nuovo rischia di venire travolta come il lettore delle tante citazioni e dalle tante rime. Troppi paletti?
Al di là del coraggio il difetto del racconto è nella sua stessa esistenza al di fuori del concorso. Ma credo che l'autore ne fosse pienamente consapevole.
L'applauso dei tuoi colleghi però è unanime, direi.
Complimenti!
Difficile votarlo però, secondo me. Difficile immaginarlo fuori dalla cerchia ristretta di chi partecipa.
Forse avrei fatto un regolamento a parte per il componimento epico in forma di poesia, con un numero di caratteri minimi più basso. Lo dico perché è davvero lungo e si rischia un po' di venirne travolti.
Ho una mia idea su chi possa averlo scritto, ma non è questo il momento per parlarne.
La cucina c'è molto, anche se di nuovo rischia di venire travolta come il lettore delle tante citazioni e dalle tante rime. Troppi paletti?
Al di là del coraggio il difetto del racconto è nella sua stessa esistenza al di fuori del concorso. Ma credo che l'autore ne fosse pienamente consapevole.
L'applauso dei tuoi colleghi però è unanime, direi.
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Asbottino- Cavaliere Jedi
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Re: Tenzone culinaria
Divertente, originale, ben orchestrato. Una parodia che poco ha di epico e molto di comico demenziale.
Apprezzabile l'impegno dell'autore, ma niente di più.
Apprezzabile l'impegno dell'autore, ma niente di più.
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Re: Tenzone culinaria
Ciao autore, e che ti devo dire? Racconto fuori dagli schemi in tutti i sensi, non pretenderai un commento serio? A parte che a quello ci ha già pensato Achi, e mi trova tra l'altro d'accordo, io ti lascio qui solo le mie impressioni personali. L'ho trovato divertente, sì, di sicuro ispirato dalla voglia di coinvolgere noi del forum in un gioco brillante, ma comunque troppo lontano dai canoni richiesti per essere letto e capito fuori da qui. Sembra una sciocchezza la mia, lo so, ma il fine ultimo di questi step (oltre crescere come scrittori e come comunità certo) è quello di creare un'antologia che si spera legga anche qualcuno che non ci conosce. Tutto qua. Comunque davvero complimenti per l'estro e la creatività! A rileggerci!
Akimizu- Cavaliere Jedi
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