La nuova casa
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Different Tales :: Off Topic :: Archivio :: 100x100 :: 100x100 - Il Ritorno
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Re: La nuova casa
Non so più quante volte io abbia letto il tuo racconto, amico Autore.
Partendo dal presupposto che non si sprecano parole a caso in un 100, sono riuscito a godermi dall'inizio alla fine questo tuo piccolo capolavoro.
Ho troppi parenti messicani per non riconoscere la tradizione de El dìa de los muertos, che ho subito trasposto sul tuo racconto, ma magari mi sbaglio. Per me la parola "permesso" è quella fondamentale e, chiaramente, la più riuscita.
Potrebbe anche essere una visione un po' più occidentale: il permesso di uscire dal proprio corpo, un po' alla "Il sesto senso". Tuttavia, la terza riga mi porta a pensare che anche tu conosci la tradizione messicana... L'abito a doppio petto che è per forza quello, la pesante porta che è per forza quella, il rito tutto loro di guardare le stelle: sono tutte immagini che sto portando con me da quando ho finito la lettura e ho iniziato questo inutile commento.
Via Napoli è la parola che mi ha dato più da pensare: probabilmente è fondamentale per farci capire che il racconto è ambientato in Italia. Questa è l'unica spiegazione che sono riuscito a darmi, per l'economia del racconto.
Comunque credo tu abbia svolto un lavoro perfetto: vorrei stare qui a parlare per ore con te e capire come tu abbia pensato di scrivere e proporci questa perla, ma è ora che io passi al prossimo racconto; non prima di averti assicurato di averti inserito nella lista dei racconti da portare con me nel Confessionale.
Grazie, e complimenti!
Partendo dal presupposto che non si sprecano parole a caso in un 100, sono riuscito a godermi dall'inizio alla fine questo tuo piccolo capolavoro.
Ho troppi parenti messicani per non riconoscere la tradizione de El dìa de los muertos, che ho subito trasposto sul tuo racconto, ma magari mi sbaglio. Per me la parola "permesso" è quella fondamentale e, chiaramente, la più riuscita.
Potrebbe anche essere una visione un po' più occidentale: il permesso di uscire dal proprio corpo, un po' alla "Il sesto senso". Tuttavia, la terza riga mi porta a pensare che anche tu conosci la tradizione messicana... L'abito a doppio petto che è per forza quello, la pesante porta che è per forza quella, il rito tutto loro di guardare le stelle: sono tutte immagini che sto portando con me da quando ho finito la lettura e ho iniziato questo inutile commento.
Via Napoli è la parola che mi ha dato più da pensare: probabilmente è fondamentale per farci capire che il racconto è ambientato in Italia. Questa è l'unica spiegazione che sono riuscito a darmi, per l'economia del racconto.
Comunque credo tu abbia svolto un lavoro perfetto: vorrei stare qui a parlare per ore con te e capire come tu abbia pensato di scrivere e proporci questa perla, ma è ora che io passi al prossimo racconto; non prima di averti assicurato di averti inserito nella lista dei racconti da portare con me nel Confessionale.
Grazie, e complimenti!
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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.
vivonic- Admin
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Re: La nuova casa
All'inizio avevo pensato all'anima che abbandona il corpo(ho il permesso di uscire) e oltrepassa la dimensione che separa i vivi dai morti(la pesante porta) dove trova ad attenderlo le altre anime appena trapassate, titubanti, confuse per quel passaggio.
Anime che poi avrebbero finalmente rivisto i propri cari deceduti prima di loro(oggi potremmo rivedere i nostri cari).
Così mi filava.
Poi però leggendo capisco che è il morto che ritorna nel mondo dei vivi per osservare sua moglie, sola, magari nella nuova casa che da il titolo al brano.
Il brano è suggestivo, ma qualcosa rimane in ombra.
Ti dirò che la prima parte l'ho apprezzata molto per le immagini che sei riuscito a creare, indipendentemente dalla mia interpretazione che penso risulti sbagliata.
La seconda parte invece l'ho apprezzata meno, sembra un pò forzata, con quel riferimento all'astronomia che ha legato i due.
Un buon racconto, ma che mi pare sbilanciato tra le due parti.
Almeno questa è la sensazione che la lettura mi ha trasmesso.
Anime che poi avrebbero finalmente rivisto i propri cari deceduti prima di loro(oggi potremmo rivedere i nostri cari).
Così mi filava.
Poi però leggendo capisco che è il morto che ritorna nel mondo dei vivi per osservare sua moglie, sola, magari nella nuova casa che da il titolo al brano.
Il brano è suggestivo, ma qualcosa rimane in ombra.
Ti dirò che la prima parte l'ho apprezzata molto per le immagini che sei riuscito a creare, indipendentemente dalla mia interpretazione che penso risulti sbagliata.
La seconda parte invece l'ho apprezzata meno, sembra un pò forzata, con quel riferimento all'astronomia che ha legato i due.
Un buon racconto, ma che mi pare sbilanciato tra le due parti.
Almeno questa è la sensazione che la lettura mi ha trasmesso.
Byron.RN- Cavaliere Jedi
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Re: La nuova casa
sarò sincero, come sempre: non l'ho capito.
che il morto sia lui mi pare evidente, ma non comprendo per nulla tante altre cose.
vestito a doppio petto e pesante portone mi fanno pensare al funerale.
il permesso di uscire e la moglie alla finestra invece no, per niente.
al termine mi spiegherai, spero.
che il morto sia lui mi pare evidente, ma non comprendo per nulla tante altre cose.
vestito a doppio petto e pesante portone mi fanno pensare al funerale.
il permesso di uscire e la moglie alla finestra invece no, per niente.
al termine mi spiegherai, spero.
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L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente


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Arunachala- Admin
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Re: La nuova casa
Ciao Aut-
Ti confesso che sono andato a cercare se c'è qualcosa di famoso in via Napoli da qualche parte. Anzi, ho aggiunto volutamente "cimitero" perché "la finestra" del tuo 100 l'ho interpretata come la lapide di un loculo. È venuto fuori qualcosa ma niente di famoso.
Ho scritto "cimitero" perché ho interpretato "potremo rivedere i nostri cari" come una chiave di lettura.
Di case nuove ne ho immaginate due: la RSA del narratore e il loculo della moglie defunta.
In questo contesto, mi ha sorpreso e scombussolato la lacrima finale, perché non ho chiavi di lettura se non la mente annebbiata del narratore che, però, non riesco a farmi bastare.
Ho provato a rileggere pensando che, invece, il morto fosse lui. In questo contesto non mi spiego "fuori mi aspettano titubanti i nuovi vicini".
Mi spiegherai qual è l'interpretazione giusta? Spero di sì.
Grazie e alla prossima.
Ti confesso che sono andato a cercare se c'è qualcosa di famoso in via Napoli da qualche parte. Anzi, ho aggiunto volutamente "cimitero" perché "la finestra" del tuo 100 l'ho interpretata come la lapide di un loculo. È venuto fuori qualcosa ma niente di famoso.
Ho scritto "cimitero" perché ho interpretato "potremo rivedere i nostri cari" come una chiave di lettura.
Di case nuove ne ho immaginate due: la RSA del narratore e il loculo della moglie defunta.
In questo contesto, mi ha sorpreso e scombussolato la lacrima finale, perché non ho chiavi di lettura se non la mente annebbiata del narratore che, però, non riesco a farmi bastare.
Ho provato a rileggere pensando che, invece, il morto fosse lui. In questo contesto non mi spiego "fuori mi aspettano titubanti i nuovi vicini".
Mi spiegherai qual è l'interpretazione giusta? Spero di sì.
Grazie e alla prossima.
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Re: La nuova casa
Ciao Penna. Mi aggrego a coloro che, a più letture, non hanno capito il testo. È stato importante leggere i commenti, perché rileggendolo ho colto tutta la poesia, delicatezza e garbata estetica che permea questo tuo cameo. Grazie.
digitoergosum- Cavaliere Jedi
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Re: La nuova casa
Non so, non credo di averlo capito ma forse nemmeno mi interessa. Mi piace quello che ho letto.
E' uno spaccato, uno squarcio, ma è molto poetico.
Lo considero come un quadro astratto e ti dico che mi piace.
Grazie.
E' uno spaccato, uno squarcio, ma è molto poetico.
Lo considero come un quadro astratto e ti dico che mi piace.
Grazie.
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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
CharAznable- Cavaliere Jedi
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Re: La nuova casa
Racconto gradevole, garbato e romantico. Commovente la figura della moglie che guarda il cielo pensando al suo defunto marito mentre una lacrima le accarezza il viso.
Una cosa che mi sfugge: chi sono i nuovi vicini che aspettano titubanti?
Comunque l'ho veramente letto con piacere.
Una cosa che mi sfugge: chi sono i nuovi vicini che aspettano titubanti?
Comunque l'ho veramente letto con piacere.
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Come l'acqua che scorre, sono un viandante in cerca del mare. Z. M.
Menico- Younglings
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Re: La nuova casa
Un cento delicato, sofferente e al contempo pienodi amore. Ma tutto questo non basta: ci sono troppi non detti, è tutto troppo fumoso e se ci sono troppi interrogativi il cento lascia insoddisfatti. Le prime tre righe sono davvero troppo nebulose. Credo sia il funerale del protagonista (e già qui il punto di vista mi lascia perplesso). Inoltre mi chiedo perché lui pensi alla passione lontana, ci sarebbero davvero tante altre cose che fanno male in una separazione così assoluta. Mi chiedo perché senta il bisogno di dirci qual è il loro segreto, credo sia sempre questione di pdv.
E non capisco perché la lacrima debba oscurare il firmamento… Insomma, non mi ha soddisfatto questo cento.
E non capisco perché la lacrima debba oscurare il firmamento… Insomma, non mi ha soddisfatto questo cento.
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IN GRAN SILENZIO OGNI PARTIGIANO GUARDAVA QUEL BASTONE SU IN COLLINA.
REACH OUT AND TOUCH FAITH! Sembrano di sognante demoni gli occhi, e i rai
del lume ognor disegnano l’ombra sul pavimento,
né l’alma da quell’ombra lunga sul pavimento
sarà libera mai!
Quel vizio che ti ucciderà
non sarà fumare o bere,
ma è qualcosa che ti porti dentro,
cioè vivere.
The Raven- Admin
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Località : Cesena
Re: La nuova casa
Volevo ringraziare chi mi ha votato, chi ha avuto la pazienza di capire cosa volevo esprimere e chi ha commentato con consigli utili.
Il racconto prende spunto dalla morte recente di mio papà.
Dopo un pò di tempo dalla sepoltura, ai morti è concesso di uscire per rivedere i propri cari. Sono "titubanti" perché è la prima volta che escono e non sanno cosa aspettarsi. Penso che molti di noi abbiano avuto la sensazione di sentire la presenza di un caro defunto (ovviamente a me è successo...).
L'incontro a distanza tra i coniugi non sto a spiegarlo perché è un'emozione.
Il titolo si riferisce alla nuova casa dei morti, diventati oramai vicini.
Molti racconti di questo 100 mi hanno colpito, e anche quelli non votati resteranno nella mia memoria...
Grazie e complimenti a tutti! A rileggerci!
Il racconto prende spunto dalla morte recente di mio papà.
Dopo un pò di tempo dalla sepoltura, ai morti è concesso di uscire per rivedere i propri cari. Sono "titubanti" perché è la prima volta che escono e non sanno cosa aspettarsi. Penso che molti di noi abbiano avuto la sensazione di sentire la presenza di un caro defunto (ovviamente a me è successo...).
L'incontro a distanza tra i coniugi non sto a spiegarlo perché è un'emozione.
Il titolo si riferisce alla nuova casa dei morti, diventati oramai vicini.
Molti racconti di questo 100 mi hanno colpito, e anche quelli non votati resteranno nella mia memoria...
Grazie e complimenti a tutti! A rileggerci!
Marcog- Padawan
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