Puntini rossi

Ciao a tutt- e grazie per aver commentato il mio racconto.

Spero di rispondere puntualmente a ciascun-, parto però dalla premessa indispensabile: appena usciti i paletti avevo un'idea. Ho iniziato a metterla giù. Ho iniziato anche a scrivere le prime righe. Poi per motivi vari non ho quasi più toccato la cosa. Finché alla fine... non mi ricordavo più dove volevo andare a parare. Scusatemi. L'idea fondante era comunque quella che nessuno dicesse la verità, però Jean Manu doveva rimanere un giovane sprovveduto. Stavo per mollare tutto e non consegnare, poi qualcun- mi ha convinto a inventarmi un nuovo finale, solo che non avevo più tempo di rivedere il resto del racconto per renderlo coerente.
Qualcun- è l'aut- del mio autocommento  Che ringrazio, come sempre.

A tra poco, puntualmente a ciascuno.

Avevo iniziato a scrivere ma purtroppo per un intoppo del forum ho perso tutto il messaggio che avevo preparato. Non mi resta che riassumere e ringraziarvi di nuovo per i commenti e i consigli. Per quanto riguarda i buchi di trama, vi rimando al messaggio che ho scritto ieri.

I Baka sono una tribù di pigmei.

I piani nel racconto sono due: uno architettato dal Boia per uccidere Clarion e uno architettato da Clarion per catturare Jean Manu.

La taglia su Jean Manu non c'è, però Clarion è generoso e pronto a ricompensare chi glielo ha portato.

Clarion cerca Jean Manu perché vuole trovarlo prima di essere trovato da lui.

La grande quantità di parole inventate è stata la reazione sbagliata a un commento sul mio racconto Il cercatore di androidi, nel quale mi è stato contestato di non averne praticamente messe. Dovrò trovare il giusto equilibrio.

Clarion non era sull'Isola dei Fagiani perché è spocchioso e non ha accettato l'invito.

La foce sulla mappa si tinge di giallo perché, alla velocità prevista, ci saranno accelerazioni superiori a 4g.

Natsi è nella capsula di sopravvivenza quando viene sganciata dal rotoscafo. Come faccia a prendere Jean Manu? Boh... siamo duemila anni nel futuro, non lo so.

Avevo letto una cosa importante, che mi ero ripromesso di infilare nel racconto, ossia: devono essere chiare fin dal principio le motivazioni di Natsi, in modo che chi legge abbia la possibilità fin dall'inizio di decidere di parteggiare per lei nelle scene di azione. Invece non l'ho fatto.

Per me in una automobile, per quanto futuristica, ci sta l'autoradio e quindi si ascolta anche se è olografica (questa giuro l'ho pensata così davvero: è un'invenzione che ho fatto sul concetto linguistico della cristallizzazione/fossilizzazione dei modi di dire).

Non avevo già in mente la storia; mi è venuta in mente solo dopo aver visto i paletti e la trama davvero mi sembrava lineare, forse se l'avessi messa giù invece che iniziare a scrivere sarebbe stato meglio e più produttivo.

Mi sono divertito anch'io a scriverlo. Giuro che non avevo mai scritto qualcosa di azione. E purtroppo sono caduto nel tranello di NON rispettare ciò che mi ero ripromesso, ossia una serie di appunti sul genere tra cui convincere il lettore a parteggiare per qualche personaggio perché il personaggio ha le motivazioni, e non perché sì perché l'ho deciso io autore.

@Midgardsormr hai chiesto esplicitamente di sentirci, sono a disposizione 

Grazie di nuovo per gli appunti, per i voti, per i consigli, ammetto che mi sono divertito anch'io a scrivere il racconto.

Nel mio personale toto-autore avevo ipotizzato che potesse essere tuo sia questo che Angel Salinas: hanno entrambi quel che di ironico, folle e scanzonato che tu tiri fuori con la tua vena migliore.

Arianna 2016 ha scritto:Nel mio personale toto-autore avevo ipotizzato che potesse essere tuo sia questo che Angel Salinas: hanno entrambi quel che di ironico, folle e scanzonato che tu tiri fuori con la tua vena migliore.

Ironico e scanzonato me l'aspettavo, è folle che mi suona nuovo. Beh, grazie, anche perché Angel Salinas è stato il mio racconto numero uno quindi sono molto lusingato del paragone.