R_esisto

Mah, avendo letto e sentito molto sul covid e anche delle cure, questo 100 non mi ha preso. La cosa più interessante in questo testo è stata la scelta della maiuscola per il Corpo facendolo diventare un coprotagonista, mettendolo -anche in questa situazione- sotto i riflettori come chiede la nostra società troppo individualistica e dell'apparenza. Sarebbe stato interessante leggere un vero dialogo tra il Corpo e la Mente.

Bel racconto, scritto in modo molto diretto e lineare. Senza forzare troppo la mano emergono angoscia, paure, ma anche un piccolo sentore di ironia... Capace, con poche parole, di creare empatia ed emozioni.

Come hanno detto molti il tema non è originale, però le righe sono così sincere che il brano riesce comunque a lasciare un'impronta. 
Quel Corpo e i Suoi pensieri, scritti così, con la maiuscola, forse sono un tentativo di dare un nome, dare una soggettività forte a quelli che oramai vengono considerati numeri dai bollettini giornalieri, involucri vuoti, quasi oggetti senza dignità. Credo che la tragedia di quello che è successo sarà chiara solo tra un pò di tempo; anche chi non è stato toccato direttamente ha subito e subirà gli effetti di questa ondata pandemica. Non mi riferisco solo all'economia, ma anche agli effetti psicologici che in un modo o nell'altro tutti subiranno, anche se non vogliono ammetterlo. Non ci siamo mai sentiti totalmente sicuri e tanto più adesso la nostra collocazione nel mondo, nella realtà che ci siamo costruiti viene messa in discussione.

Sperando che non sia un testo autobiografico, ho visto come diverse persone anche più giovani condividano lo stesso timore del protagonista.
Persino i super negazionisti che poi alla prima lineetta di febbre si cagano in mano.
Esposto come flusso di pensieri ci sta benissimo

La resistenza al passare del tempo, la resistenza al coronavirus, la resistenza alle intemperie che ti forgiano e ti rafforzano.
Una riflessione, più che un racconto. Un pensiero che parte dall’attualità e che preso dal punto di vista di una persona di una certa età assume una sensibilità ancora maggiore.
La scrittura è fluida, anche se forse appesantita dall’uso prepotente della punteggiatura.
Il titolo non mi entusiasma, sinceramente: un gioco di parole forse decisamente abusato.

È il 100 più attuale, non nego di averci pensato anche io, a questo tema, e non nego di averci rinunciato per paura di essere scontato. Invece questo autore ha dimostrato più coraggio del sottoscritto e gliene rendo merito. Qualche attenzione in più alla punteggiatura avrebbe aiutato a renderlo più scorrevole. Per il resto niente da dire, colpisce la figura di questo anziano attaccato alla vita e che devo dire sembra pure simpatico.

Questo 100 è di una sincerità disarmante: racconta con schiettezza, senza fronzoli e molto teneramente una paura enorme, che pressa da ogni parte.
Cosicché se fino all'anno scorso essere in sovrappeso e avere il diabete era una condizione comune e diffusa, adesso diventa l'espediente per avere un tiro a segno incollato in fronte.
Terribile, ma attuale.
Di questo 100 apprezzo molto l'immediatezza del linguaggio e la chiarezza: non è facile ammettere di aver paura di qualcosa.

Ciao Ginevra, confesso di aver guardato con stupore la classifica oggi scoprendo che solo io ti avevo votata per questo 100 che mi ha molto colpito e che penso ancora adesso essere tra i migliori in assoluto.
A maggior ragione devo dire di essere contento della scelta fatta. 

Ciao, Pal. Ti ringrazio dal profondo più che per il voto (graditissimo), per il tuo bel commento. Sinceramente anche io sono rimasta male, ma tant'è, me ne farò una ragione. Ho tanti 100 sulle spalle, alcuni li ho vinti, in altri ero nella terna, in altri più in giù, come ora... pazienza.
Adesso, come faccio sempre, aprirò qui sotto una rispostona con i chiarimenti su quello che non potevo dire mentre eravamo in anoniato. Grazie di nuovo, Paluca.

TANTO PER CHIARIRE...
Come faccio sempre in coda ai lavori anonimi durante i quali non si può rispondere direttamente,  cercherò di spiegare.
Stefia mi fa una bellissima domanda: a chi appartengono i pensieri, con tanto di iniziale maiuscola, a cui fai riferimento? al 'Corpo'?

R: Si. Ho letto e ho sentito da chi ha potuto raccontarlo, che per un intubato l'esperienza peggiore, oltre al dolore, è il tarlo dei pensieri: lo spettro della morte davanti agli occhi e quelli su chi è a casa: "Come stanno? Come vivono la mia mancanza?"...

Alcuni di voi si sono chiesti  perchè sono andata a capo dopo il punto e virgola; non sono stata io, ma la formattazione che cambia dall'allegato alla trasposizione. Man mi ha chiesto di togliere una parola perchè superavo i 110; l'ho fatto e nella stessa mail gli ho chiesto di mettere una riga bianca fra incipit e corpo del testo e una fra il corpo e la conclusione. Sono stata accontentata; quando ho visto l'a capo i 100 erano già postati, non ho voluto rompere ulteriormente le scatole.

Corpo e Suo hanno la maiuscola perchè ho voluto dare dignità di nome a chi non ne ha mai: in ogni tg abbiamo visto mille corpi seminudi, a pancia sotto, (proni: lo so, Achi, che si dice così, ma la mia dicitura è molto più evocativa anche se "costa" tre parole). La divinità non c'entra niente, Vivonic, credevo fosse lapalissiano, Byron l'ha scritto.
Man ha parlato di imperfezioni formali, Raven di uso di punteggiatura prepotente...non so, mi piacerebbe che me li faceste presenti perchè, tolto l'andare a capo "sbagliato", non trovo errori di sorta.

Veniamo al titolo che tanto ha infastidito Viv e tanto è stato apprezzato da altri.
R_esisto non è mio, l'ho mutuato da un gruppo di cittadini di un paese poco lontano da qui. Il loro Comune anni fa ha indetto un referendum per chiedere alla popolazione se era d'accordo a fondersi con altri due municipi vicini per poter accedere a fondi in grado di aiutarli a superare diversi problemi strutturali. La risposta è stato un no a maggioranza. Ma il sindaco ha accettato la fusione. La gente si è riunita in associazione: " Montemaggiore R_esiste" e ha denunciato, ha fatto dimostrazioni, si è rivolta, inutilmente, ovunque.
Naturalmente esiste un rovescio della medaglia: il piccolo comune non aveva soldi per gli autisti dei pulmini, faticava a far fronte alle spese correnti, chiedeva a una persona di buon cuore di tagliare gratis l'erba dei fossi...

Va bene, vi ho rotto le scatole, ma avevo bisogno di rispondere perchè, come dice giustamente Ecly, quando leggi una roba e non puoi rispondere, ti si infilza in gola...ehehe

Adesso venite tutti qui, Paluca in prima fila, ma subito dietro tutti gli altri e beccatevi un bacione con lo schiocco alla faccia del Covid. Avete apprezzato tanto, ma avevate tanti pezzi bellissimi da valutare: solo a Pal sono avanzati 2 punticini.  Vi perdono e mi raccomando:mettetevi la mascherina quando uscite.
Questa bestia non scherza: ieri si è portata via il nostro prete, un uomo che non le mandava a dire, le sue prediche spesso erano di due toni sopra, ma lui aveva un cuore immenso e faceva del bene senza dirlo.  Sono proprio contenta di aver scritto questo cento e soprattutto sono contenta perchè: "Anche oggi è andata, uno a zero per me."

Sono qui, hai chiamato a raccolta e io ci sono. 
Non essere triste per la mancanza di voti. 
Ne avrai, sì che ne avrai, sei troppo brava. 
Provo a cancellare qualche perplessità. 
I pazienti intubati sono quasi tutti sedati, non pensano e non soffrono. Non vivono. 
Mica sono un dottore, ma per esperienza famigliare, ti dico che funziona così. 
In quanto al 100 sicuramente poteva aver più fortuna con maggiore sincerità. Entrare nel corpo e nella testa di un settantenne non è facile. Parola di quasi settantenne. 
Un abbraccio.

Ciao, carissima. Ti mando un bacio anch'io.
Lo so bene che non ti riferivi a Dio, ed è questo che ti ho detto: la maiuscola sarebbe andata bene solo in quel caso, ma così non era, ovviamente.
Poi, per il resto, ti ho detto perché non ho apprezzato molto il tuo 100, ma sono contento ti sia servito scriverlo. Ne sono sicuro.
Un grosso abbraccio