Ho settantun anni, sono sovrappeso e ho il diabete; data l’età, sarebbe una condizione quasi normale, ma il Covid ha cambiato priorità, bisogni, prospettive: adesso sono una “persona fragile”, con “patologie pregresse” e ho un tirassegno incollato in fronte.
Ho il terrore di diventare un Corpo a pancia sotto, immobile, con un tubo infilato a forza in gola; ho il terrore di vivere i Suoi pensieri, di piangere lacrime che nessuno asciuga;
ho il terrore di sentire lo stillicidio del tempo, pieno di beep che trapanano il cervello.
Così sto attenta e la sera, quando mi accoccolo nel letto, penso:
- Per oggi è andata, uno a zero.
Ho il terrore di diventare un Corpo a pancia sotto, immobile, con un tubo infilato a forza in gola; ho il terrore di vivere i Suoi pensieri, di piangere lacrime che nessuno asciuga;
ho il terrore di sentire lo stillicidio del tempo, pieno di beep che trapanano il cervello.
Così sto attenta e la sera, quando mi accoccolo nel letto, penso:
- Per oggi è andata, uno a zero.