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Quel bacio sotto il vischio

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1Quel bacio sotto il vischio Empty Quel bacio sotto il vischio Gio Dic 16, 2021 12:46 pm

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Admin
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Tante volte è capitato sentir parlare male di me…
Li porti i soldi in casa?”
Ma come fai? Ma questo mestiere è?”
Mi presento, sono Luca e ho 50 anni; il mio lavoro è stagionale, durante l’inverno io faccio il Babbo Natale.
Non ridete, è un lavoro onesto, quand'ero piccolo facevo il cantastorie, inventavo storie incredibili per i miei compagni di scuola e crescendo capii che la cosa che amavo fare era emozionarmi emozionando gli altri.
Così andavo negli ospedali, nelle case di riposo, e raccontavo le mie storie.
25 anni fa, il primo dicembre, passando per le strade, il proprietario del negozio di giocattoli più grande della città mi fermò e mi propose questo lavoro, inizialmente la presi ridendo, poi ci presi davvero gusto.
La cosa più bella del Natale per me è guardare i visi dolci e gioiosi dei bambini che mi chiedono cosa desiderano tanto, alcuni a volte parlano pure con gli occhi.
Diversi anni fa conobbi un bambino tanto diverso da tutti gli altri, era vestito molto leggero per la stagione che stavamo vivendo, tra l’altro era un pochino sporco in volto, trascurato, e guardava con molto desiderio quelle ricche vetrine, piene di giochi e addobbi natalizi.
Ogni giorno vedevo un sacco di bambini di tutte le età; si sedevano sulle mie ginocchia ed ero molto felice di ascoltarli.
Non avevo avuto mai figli, non mi sono mai sposato, ma ho amato, ho amato tanto una ragazza, l’unica della mia vita, Lorella.
Tutti credevano ch’era una storiella adolescenziale, quella che trovi scritta nei libri, invece io ero proprio innamorato di quella pazza con gli occhi color cioccolato.
Lei era il mio primo vero amore, tutte le mie prime volte sia belle che brutte, l’unica capace a farmi perdere la testa e poi riposizionarmela al posto giusto.
Pensate che il nostro primo bacio fu sotto il vischio, ci portò così tanta fortuna fino a un pomeriggio:
Luca, io non mi sento più pronta…”
Che significa?”
Vattene via per sempre!”
E io come uno sciocco la lasciai lì e cambiai persino paese per dimenticarla.
Non riuscii più a provare qualcosa di forte, ma quel bambino mi suscitava uno strano interesse, sentivo quasi un legame.
Due settimane prima del Natale lo invitai a entrare nel negozio, poi timidamente si sedette sulle mie ginocchia: “Come ti chiami?”
Dante.”
Che nome particolare e bello!”
Arrossì nuovamente e così gli chiesi cosa avrebbe voluto per quel Natale, ma non mi rispondeva.
Ti piace la bici in vetrina?”
All’improvviso s’arrabbiò e scappò via.
Mi sentii una persona spregevole, dovevo capire che non aveva bisogno di una bici, ma molto probabilmente gli servivano dei vestiti più caldi e di una famiglia che si sarebbe presa cura di lui…
Aveva bisogno d’amore, proprio come ne avevo bisogno io.
Passarono giorni e Dante non si faceva più vedere, mi sentivo talmente dispiaciuto che non riuscivo più a far bene il mio lavoro.
Pensai così a Lorella, provai le stesse sensazioni, stavo tagliando fuori dalla mia vita un legame che sentivo stretto, non potevo scappare di nuovo.
Per la vigilia di Natale finii un po' prima di cena, rimasi coi vestiti del Babbo e girai per le vie del quartiere con la speranza di trovare Dante.
Da alcune finestre si potevano notare le lunghe e ricche tavolate natalizie, da altre si notava l’enorme albero decorato con addobbi e luci che rendevano tutti felici alla prima vista.
Passarono minuti, poi ore, fin quando mi sedetti sul marciapiede, alcuni che passavano con le loro auto pensavano che ero ubriaco, io invece ero solo deluso da me stesso.
Che senso aveva parlare con tutti quei bambini se poi non riuscivo a fare qualcosa di concreto?
Stavo congelando, ma non m’importava, avevo fallito.
Era ormai tardi, più o meno le undici passate, quando sentii delle voci:
Mamma, mamma, nevica!”
Prima di girarmi verso di loro, alzai lo sguardo in alto e non avevo fatto caso che sopra di me si trovava il vischio.
Mi sentii improvvisamente un pugno allo stomaco, mi girai verso quel bambino con la madre:
Lorella!”
Luca!”
Mamma conosci Babbo Natale?”
Si, piccolo.”
Non era come 7 anni fa, la trovai molto più magra, sciupata.
Come stai?”
Sto bene, adesso tu fai il Babbo Natale della città?”
E iniziò a tossire talmente tanto che dovetti aiutarla a rientrare dentro.
La sua casa era la sua perfetta descrizione, umile e semplice, contrapposta da un pizzico di passione ritrovato nell’arredamento tutto rosso.
L’aiutai, così si rimise nel letto, non aveva più voglia di parlarmi.
Nel frattempo Dante mi accompagnò nel salone per mostrarmi il piccolo albero.
L'ho fatto tutto io.”
Che bello, però ancora non mi hai detto cosa vorresti per Natale.”
Babbo Natale, io vorrei che la mia mamma guarisca…”
Cos’ha la tua mamma?”
Mi ha detto che un mostro l’ha morsa e adesso sta male, io nemmeno ci credevo ai mostri, perché sono grande.”
Quanti anni hai? Ma comunque i mostri non esistono. “
7, la mamma dice che sono il suo ometto di casa, ma se i mostri non esistono cos’ha la mamma?”
Penso solo che la mamma guarirà presto, ci sono io adesso.”
Accesi la tv, misi un cartone natalizio e lo lasciai lì bello tranquillo.
Lorella, come stai adesso?”
Ho un tumore al seno in stato avanzato, sto bene.”
Rimasi, anzi no, proprio mi persi.
E Dante?”
Luca, io sapevo ci saremmo rivisti, un giorno ti avrei spiegato tutta la verità, sono stata un stupida, ho avuto paura”, la interruppi.
Dante è mio figlio?”
Si, ma non sapevo come dirtelo, eravamo piccoli, pensavo scappassi via e così hai fatto ugualmente.“
Mi hai detto di andarmene via.”
E tu l’hai fatto!”
Io ti amavo, Lorella, e continuo ancora a farlo nonostante tutto, non ti ho mai dimenticata.
Ci siamo conosciuti nel periodo natalizio, ci siamo baciati per la prima volta sotto il vischio e dopo 7 anni ti ho ritrovata grazie a quella fortuna, non lo chiameresti destino tu?
Anch’io non ho mai smesso di amarti, ma adesso è troppo tardi!”
No, la magia del Natale ti salverà, saremo una famiglia, te lo prometto!”
In quel momento entrò nella stanza il piccolo Dante:
Perché piangete?”
Se io un giorno non dovessi esserci più, promettimi che resterai con Babbo Natale. “
Mamma, perché devi andare via?”
Iniziò a piangere anche lui.
La mamma non andrà via e domani festeggeremo tutti insieme il Natale.”
Nella stessa notte Lorella si sentì tanto male, riusciva malapena a respirare.
Ci precipitammo nella sua auto per portarla in ospedale, Dante era spaventato, io invece ero molto arrabbiato, dentro di me sentivo mille acrobazie diverse tutte farmi male profondamente.
Poche ore dopo si riprese, Dante dormiva, noi insieme parlammo col medico.
Signora, mi dispiace davvero tanto, ha corso il rischio di non farcela per questa notte, però non è ancora fuori pericolo, le consiglio di godersi questo Natale, perché a malincuore devo dirle che non le resta molto” e mortificato andò via.
L’abbracciai forte e lì ci ritrovammo come quel pomeriggio quando le dissi in maniera sfacciata che avevo così tanta voglia di darle un bacio.
E lei non arrossì, mi strinse il volto con le sue piccole mani e ci baciammo.
Amavo quel modo di fare e in quel momento, sdraiata nel lettino di un ospedale, mi prese nuovamente il volto, stavolta con delle mani possenti, non grandi, ma forti, e mi baciò.
La cosa più buffa fu che arrossii io.
Sentivo le sue mani appartenere ormai a una donna, l’unica della mia vita.
I suoi occhi color cioccolato erano sempre gli stessi, eravamo tornati, anche se per poco, ma avevo promesso che saremmo stati insieme e avremmo festeggiato quel 25 dicembre.
La lasciai riposare un po', nel suo stesso letto appoggiai Dante che riposava come un angioletto e andai.
Era una bella mattina, le strade erano tutte ricoperte di neve e il sole stava lì come per dire: “Non importa quanto siano fredde queste giornate, io sarò sempre un punto fisso e presente”, così volevo essere per Dante quando la sua vita gli avrebbe messo addosso un peso così gelido da sopportare.
Andai nel primo supermercato vicino l’ospedale e comprai diverse cose da mangiare, senza dimenticare il classico Pandoro.
Entrai in una gioielleria e comprai due fedi e gli feci incidere “oltre tutto"; poi entrai nel negozio dei giocattoli e comprai la bici a Dante.
Ritornando li vidi insieme coccolarsi, appena entrai nella stanza Dante mi venne all’incontro abbracciandomi e mi emozionai.
Baciai Lorella e poi andai in bagno per rivestirmi da Babbo Natale.
Mamma, di nuovo Babbo Natale!”
Oh, oh, oh, questo è per te!”
Scartò tutta la carta e fu davvero felice per la bici.
Buon Natale!”
Mi avvicinai a Lorella e gli diedi la scatolina :”Apri.”
Luca, che significa?”
Mi vuoi sposare?”
Lesse l’incisione :”Oltre tutto.”
È un si?”
Si mise a ridere e ci baciammo.
Verso l’ora di pranzo iniziammo a mangiare, sembravamo una vera famiglia, forse perché infondo un po' lo eravamo sempre stati.
Il pomeriggio avevo notato il suo cambiamento, era molto stanca e si sforzava di mostrarsi forte e felice.
Aveva smesso di fare lunghe conversazioni e grandi movimenti.
Dante non ci faceva tanto caso, era molto entusiasta, tanto che convinse l’infermiera a fargli provare la bici lungo il corridoio del reparto.
Luca, ascoltami…”
Dimmi.”
Quando ritornerai nella nostra casa, vai nella stanza di Dante, nel suo armadio c’è una scatola, prendila e fanne ciò che vuoi.”
Lorella non parlarmi così” e iniziai a piangere.
Appoggiò con fatica la sua mano nella mia guancia e mi disse semplicemente: “Perdonami.”
All’alba Lorella divenne la stella più luminosa del Natale, quasi non ci credevo a quanto era così bella da immobile e ormai spenta.
Il destino ci aveva legati ugualmente, ci aveva donato Dante, ho sentito di amarlo dall’inizio e non credo smetterò mai.
Un mese dopo riuscii ad aprire la scatola.
Trovai le ecografie di Dante, il suo certificato di nascita, il test del DNA che era compatibile con me, i suoi referti medici, le sue pagelle, tutta la sua vita.
In più due lettere: una indirizzata a me, l’altra era per Dante.
Caro Lu,
quando eravamo più piccoli ti chiamavo sempre così, tu invece sempre Lory, non so se mai ci incontreremo, in caso non saprai mai la nostra verità.
Quando decisi di lasciarti avevo appena 17 anni, eri tutta la mia vita, i miei sorrisi, i miei pianti, sognavo una vita con te e in questi anni ho vissuto con una parte di te, nostro figlio.
Ti ricordi quando giocando ti chiedevo sempre quale nome avresti voluto mettere al tuo bambino, tu rispondevi sempre che doveva essere un nome importante, indimenticabile, così lo chiamai Dante.
Ti lasciai perché ho avuto paura, sono stata una sciocca.
Non sapevo cosa fare con la creaturina che avevo in grembo, quando ti parlai pensavo che non saresti mai andato via, ma lo facesti.
Avevo bisogno di qualcuno che sarebbe rimasto, eri piccolo anche tu e non lo sapevi neanche.
In quei giorni tentai più volte il suicidio, non avrei mai sopportato l’idea di uccidere il mio bambino, ma se a morire lo ero pure io allora andava bene.
Delusi la mia famiglia per quel gesto, delusi me stessa e mio figlio.
Ti chiedo di perdonarmi, se puoi.
Io ancora non ci riesco e forse proprio per questo sono stata punita, il destino sta togliendo a Dante la sua mamma, ma spero davvero con tutto il cuore che ti conosca perché sei una persona meravigliosa.
Se deciderai di prendertene cura, quando sarà pronto ti prego di fargli leggere l’altra lettera che troverai nella scatola.
Non ho mai smesso di amarti, ricordalo…
Addio Luca.”
Continuo a fare il Babbo Natale, ma consapevole di concretizzare, quando mi è permesso, i desideri, i bisogni, più necessari, ma la cosa più soddisfacente è avere l’aiutante migliore al mondo, mio figlio.
Insieme, anni dopo, creammo un’associazione, dedicata in primis a Lorella e poi a tutte le donne vittime di tumori e ai loro bambini.
Cerchiamo di aiutare, fare la differenza, poiché il Natale non si festeggi solo nel mese di dicembre ma tutto l’anno.
Che Natale significhi sempre donare il proprio cuore per una nuova e meravigliosa vita!

2Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Sab Dic 18, 2021 4:17 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Questo è un racconto tenero e triste, con un finale che prova a ribaltare la tristezza con un messaggio di speranza e positività. All'inizio mentre leggevo mi chiedevo come mai fosse nella sezione adulti invece di quella per i ragazzi...andando avanti ho capito perché.
L'ambientazione c'è, è natalizia, il sentimento pure c'è, forse la trama non è originalissima, è super classica, comunque nel complesso regge.
La forma è da mettere un pò a posto, va snellita, resa più agile, bisogna rendere i periodi meno macchinosi. Ti segnalo le cose che più ho evidenziato:
Ma come fai? Ma questo mestiere è? Forse hai dimenticato un che: ma questo mestiere che è?
Soprattutto all'inizio ho notato un abuso di termini quali molto, tanto, poco. Potresti tranquillamente eliminarli o diminuirli drasticamente per rendere le frasi più agili.
Tutti credevano ch’era una storiella adolescenziale- che fosse
Lei era il mio primo vero amore, tutte le mie prime volte sia belle che brutte, l’unica capace a farmi perdere la testa e poi riposizionarmela al posto giusto-frase un pò ingarbugliata e poco scorrevole.
Pensate che il nostro primo bacio fu sotto il vischio, ci portò così tanta fortuna fino a un pomeriggio:
Luca, io non mi sento più pronta…”
Che significa?”
Vattene via per sempre!”
E io come uno sciocco la lasciai lì e cambiai persino paese per dimenticarla. -Questo è un passaggio fondamentale ai fini della storia, non lo puoi liquidare in così poche battute. Va bene non svelare il motivo della rottura, però avresti dovuto renderlo più corposo, dargli il giusto risalto.
alcuni che passavano con le loro auto pensavano che ero ubriaco-che fossi
Dante era spaventato, io invece ero molto arrabbiato, dentro di me sentivo mille acrobazie diverse tutte farmi male profondamente.- non ho capito il fatto delle acrobazie, forse è un modo di dire locale.
All’alba Lorella divenne la stella più luminosa del Natale, quasi non ci credevo a quanto era così bella da immobile e ormai spenta.- Bella questa frase, questo ossimoro. Anche qui cambierei(non credevo a quanto fosse bella, cos' immobile e spenta).
il test del DNA che era compatibile con me-qui mi sono chiesto come hanno fatto a fare la comparazione, quale campione di Luca hanno usato.
Riguardati anche i dialoghi, alcuni sono un pò stereotipati, letterari, melodrammatici, poco immediati.
Ti evidenzio questo come esempio:

Io ti amavo, Lorella, e continuo ancora a farlo nonostante tutto, non ti ho mai dimenticata.

Ci siamo conosciuti nel periodo natalizio, ci siamo baciati per la prima volta sotto il vischio e dopo 7 anni ti ho ritrovata grazie a quella fortuna, non lo chiameresti destino tu?

Magari può diventare così: Lorella, ti amo, non ti ho mai dimenticata. Il Natale ci ha fatto ritrovare dopo tanti anni. Se non è destino questo cos'è?

Il dialogo così è più snello, meno complicato, più naturale.

Concludendo una storia discreta, non originalissima, ma che regge ed emoziona. Da rivedere la forma in alcuni punti, asciugare alcuni passaggi, per rendere il tutto più scorrevole e armonioso.

Spero di esserti stato utile.

Ciao.

3Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Lun Dic 20, 2021 11:56 am

tontonlino

tontonlino
Younglings
Younglings

Il tema sarà uno di quelli che ritornano spesso, specialmente sotto Natale, ma io mi commuovo lo stesso. Forse i temi classici colpiscono di più perché coinvolgono un maggior numero di persone… Chissà. Quindi, la storia mi è piaciuta.  Non c’è stato il miracolo che tanto speravo, ma va bene così. Tutto sommato il tutto rimane aderente alla vita vera.
L’incipit, però, è curioso:

Tante volte è capitato sentir parlare male di me…
“Li porti i soldi in casa?”
“Ma come fai? Ma questo mestiere è?”


Sembrerebbe staccato da tutto il resto. In realtà penso che non sia così: l’incontro con Lorella non avrebbe mai avuto luogo se Luca non avesse fatto quel più che umile lavoro. Come a dire che le vie del Signore sono infinite.

4Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Lun Dic 20, 2021 12:41 pm

Arianna 2016

Arianna 2016
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Nel commento a questo racconto separo il contenuto dalla forma.
La storia è davvero bella, piena di buone idee, commovente per tante ragioni: l’uomo che fa di mestiere il Babbo Natale, il figlio incontrato per caso e poi riconosciuto, il ritrovarsi di Luca e Lorella, padre e figlio che si uniscono in una comune missione di aiuto verso gli altri. Sembra la trama di un film, un bel film di Natale.
La forma invece è ancora un po’ immatura e va revisionata. Ci sono diversi errori, soprattutto nell’uso delle preposizioni.
Te ne segnalo alcuni:
- “è capitato sentir parlare”= di sentir parlare…
- “Ma questo mestiere è”= Ma questo che mestiere è
- “che mi chiedono cosa desiderano”= che mi chiedono quello che desiderano
- “tanto diverso”= molto diverso; dato che però “molto” l’hai usato diverse volte nel seguito del periodo, puoi anche toglierlo e basta, lasciare solo “diverso”
- “capace a farmi perdere”= capace di farmi perdere
- “Sì” affermazione va accentato
- “Arrossì nuovamente”= quand’è che era arrossito, in precedenza?
- “gli servivano dei vestiti più caldi e di una famiglia”= gli servivano dei vestiti più caldi e una famiglia (senza “di”)
- “contrapposta da”= contrapposta a
- “mi venne all’incontro”= mi venne incontro
- “infondo”= in fondo
- “la sua mano nella mia guancia”= la sua mano sulla mia guancia
- “se a morire lo ero”= se a morire ero
- ci sono molte imprecisioni nell’uso dei verbi

5Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Mar Dic 21, 2021 5:35 pm

Antonio Borghesi

Antonio Borghesi
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ma questo mestiere è (che mestiere), pensavano che ero ubriaco (che fossi), a rientrare dentro (a rientrare), da Lorella e gli diedi la scatolina (le diedi), perché infondo un po' lo eravamo (in fondo), la sua mano nella mia guancia (sulla mia).  Ce ne sono molte altre, un po' troppe. Per rendere il tuo racconto come meriterebbe avresti bisogno di un buon editing. Forse l'hai buttato giù di fretta per poter partecipare quindi... alla prossima volta. La trama è buona  e... beh l'ho già detto.

6Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Gio Dic 23, 2021 12:40 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

@Arianna 2016@Byron.RN sono arrivati prima di me e hanno segnalato molti aspetti da rivedere. Senza ripetermi aggiungo quanto segue:


"25 anni fa, il primo dicembre, passando per le strade, il proprietario del negozio di giocattoli più grande della città mi fermò e mi propose questo lavoro, inizialmente la presi ridendo, poi ci presi davvero gusto."



Se non si tratta di una data, un numero lo scriverei in lettere. Secondo me c'è una ripetizione, o meglio, l'uso dello stesso verbo ravvicinato: "inizialmente risi, poi ci presi davvero gusto."



Luca, io non mi sento più pronta…”



Detto così sembra che Lorella voglia tornare indietro circa una decisione già presa tra lei e Luca. Te la saresti cavata meglio con il classico: "Luca, avrei bisogno di un periodo di riflessione..."




"E io come uno sciocco la lasciai lì e cambiai persino paese per dimenticarla."



D'accordo, cambia paese. Ma poi ritorna dove abitava prima dato che s'incontrano. 




"E iniziò a tossire talmente tanto che dovetti aiutarla a rientrare dentro."



"Rientrare in casa". Rientrare dentro è come uscire fuori. Non serve l'avverbio di luogo.




"Rimasi, anzi no, proprio mi persi."



Io la farei così: " Ci rimasi. Anzi, mi persi."




"Andai nel primo supermercato vicino l’ospedale e comprai diverse cose da mangiare, senza dimenticare il classico Pandoro.
Entrai in una gioielleria e comprai due fedi e gli feci incidere “oltre tutto"; poi entrai nel negozio dei giocattoli e comprai la bici a Dante."

Anche attualmente, con gli esercizi e i centri commerciali praticamente sempre aperti, la vedo dura il giorno di Natale trovare un supermercato e ancor di più una gioielleria.

Questo tipo di racconti, purtroppo, non mi prende. Non mi emoziona né mi commuove pur avendo tutte le caratteristiche per farlo. Questione di gusti e di "intervallo delle emozioni". Ciò che è certo è la profonda verità che sta dietro a questa storia, ovvero che la bellissima festa di Natale non è esente da tragedie di questo tipo.

L'Autore, grazie ai consigli di tutti potrà migliorare la scrittura. Lo consideri un regalo di Natale, un abbonamento, un vitalizio alla miglior palestra di scrittura e confronto sulla piazza. Per me è stato così.

Grazie e Buon Natale!

A Susanna garba questo messaggio

7Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Gio Dic 23, 2021 3:31 pm

Nellone


Younglings
Younglings

La trama non è forse originalissima, ma viene proposta con garbo e in modo perfettamente comprensibile, sebbene a dominare siano le emozioni. Si perdona pertanto quel pizzico di eccessiva fatalità che accompagna tutta la vicenda (i due, guarda caso, si ri-incontrano per caso giusto appena prima della morte di lei, che peccato…). Avrei evitato le ultime righe di spiegazione sul senso del Natale, un po’ sdolcinate e didascaliche. La scrittura non presenta grandi problemi formali ma, dal punto di vista lessicale, forse ci sarebbe potuti spingere un po’ oltre: non avrebbe inficiato sulla comprensibilità della semplice trama e avrebbe sicuramente arricchito qualche descrizione.

8Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Ven Dic 24, 2021 10:40 am

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Un racconto dolce e pieno di buoni sentimenti. Potrebbe, e te lo hanno detto anche altri, essere la trama di un bel film natalizio. Commovente e con un bel finale che scalda il cuore pensando al futuro del piccolo Dante. Brav@ hai scritto un buon racconto di Natale che, una volta sistemato e corretto nella forma, può far parte ottimamente dell’antologia natalizia. Complimenti

9Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Ven Dic 24, 2021 6:05 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Cara Penna, hai scritto un bel racconto molto natalizio, commovente, davvero un classico: niente che non sia già stato scritto ma questo non significa che non lo si possa riproporre con una chiave personale, tanto più che storie come queste davvero accadono.
Anche per te una doppia lettura, per sistemare i punti che rallentano il ritmo: non so se sia stato scritto molto velocemente, senza il tempo di una rilettura critica o se vi sia necessità per te di affinare la tecnica, (tutti siamo stati principianti e non si finisce mai di imparare) perché ci sono molte imprecisioni per un racconto breve, una punteggiatura da rivedere e alcune frasi che non girano. In un paio di occasioni mi sono sembrare traduzioni di frasi da Google Translate.
Questo non significa che non sia un buon pezzo, anzi, è in linea col desiderata di questo concorso,  ma c’è davvero bisogno di sistemarlo per renderne una lettura agevola. Di seguito le mie note da lettrice: vedrai tu se tenerne in conto o meno: in un altro post ho già detto che, nonostante all’interno di un contest si partecipi anche per vincere, in DT questo va a braccetto – aspetto vincente – con l’aiutarsi comunque a migliorarsi. Giudizio sul racconto da un lato, aiuto dall’altro.
Le note sembrano tante, ma alcune si rifanno ad uno stesso difetto di punteggiatura.
Il titolo, anche se semplice e molto natalizio, è indovinato.

 
lavoro onesto, quand'ero--- lavoro onesto.(a capo) Quand’ero bambino... il punto chiude un concetto, poi si apre un altro momento
25 anni fa--- 7 anni—   I numeri, salvo casi particolari, di solito per dati tecnici, vanno scritti in lettere
lavoro,: inizialmente--- dopo lavoro due punti inizi una spiegazione
me è guardare--- userei osservare, che implica attenzione; guardare è più statico
chiedono cosa --- chiedono le cose che desiderano,
altri,: era vestito--- altri: era vestito  anche qui coi due punti segnali che inizia una descrizione
con molto desiderio---  lo toglierei, hai detto che è messo male, poi parli di vetrine ricche, il lettore comprende lo stato d’animo del bambino
Non avevo avuto mai figli---  Non va bene: Non avevo mai avuto figli, ma anche semplicemente non avevo avuto figli
vischio, : ci portò così tanta fortuna --- coi sue punti dai enfasi al dopo; toglierei  così perché ci si aspetta un che: ci porto così tanta fortuna che...manca qualcosa
negozio, poi timidamente--- negozio: timidamente...
“Come ti chiami?” chiesi---- manca il verbo. È chiaro, ma non scontato, che sia Babbo Natale a chiedere
e di una famiglia che si sarebbe presa cura di lui che si prendesse cura di lui
vedere,: mi--- al posto della virgola i soliti due punti stanno meglio
luci che rendevano tutti felici alla prima vista---scusa ma sembra una traduzione da Google, la parte finale non gira: ...luci: parevano davvero tutti felici.
marciapiede, alcuni che passavano con le loro auto pensavano...chi passava in auto poteva pensare fossi ubriaco
sguardo in alto: e non avevo--- solita virgola
tossire talmente tanto forte
rientrare dentro.  Dentro non serve in questo caso
casa,. Ma se i mostri
Penso solo che la mamma.. questo solo non serve
scappassi via e così hai fatto ugualmente--- veramente è lei che ha interrotto la relazione, senza dargli una spiegazione
Ci siamo conosciuti --- manca il virgolettato del dialogo, salvo non sia un pensiero dell’io narrante, ma anche in questo caso andrebbe virgolettato e in corsivo
Ci precipitammo nella sua auto per portarla in ospedale,
mille acrobazie diverse tutte farmi male profondamente—è una frase che non gira:  dentro sentivo mille acrobazie, tutte che mi facevano male profondamente. Non riesco però a “sentirmi” le acrobazie dento, forse pensieri, stati d’animo
noi insieme parlammo col medico---
La lasciai riposare un po', mettendole accanto nel suo stesso letto appoggiai Dante, che riposava dormiva come un angioletto e me andai.
insieme coccolarsi insieme: spesso giri le frasi, non so se per un refuso nel sistemare una frase o che, comunque stona
Scartò tutta la carta i regali --- infondo  In fondo
ma se a morire lo ero pure io


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

10Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Dom Dic 26, 2021 9:05 pm

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

è un racconto di natale, nulla da dire su questo.
atmosfera, buoni propositi, sentimento, tutto nella norma.
peccato sia intriso di errori, soprattutto nei tempi verbali, che lo fanno scadere non poco.
l'atmsfera che crei è carina, la narrazione è buona e i personaggi sono credibili.
una bella revisione e diventa un ottimo racconto.


______________________________________________________
L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Quel bacio sotto il vischio Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

11Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Dom Dic 26, 2021 10:21 pm

Valentina

Valentina
Younglings
Younglings

Ciao Autore! Il tuo racconto è molto malinconico e con note dolci. L'ambientazione Natalizia c'è eccome.
Purtroppo non mi ha colpito il modo in cui sono stati trattati gli eventi. Sembra che tutto avvenga con una fortunata casualità, molto improbabile.
Avrei preferito veder curati certi passaggi per farli rendere più verosimili.
L'idea mi è piaciuta, anche il finale, ma a mio parere sarebbe da revisionare ed arricchire per non renderla una storia banale, anche perché i temi trattati sono tutto tranne che banali.

Ti segnalo:
"Ma come fai? Ma questo mestiere è?”
"che mestiere è" penso volessi scrivere.

"così volevo essere per Dante quando la sua vita gli avrebbe messo addosso un peso così gelido da sopportare" (al posto di "avrebbe" serve "avesse")

12Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Lun Dic 27, 2021 9:52 am

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

La prima parte è da rivedere, il bimbo è troppo piccolo per farlo sbucare dal nulla e piazzarlo sulle ginocchia di un Babbo Natale. Il resto scorre pure bene e la storia, per quanto prevedibile, fa innamorare.
Ci sono tutti gli ingredienti di una storia di Natale costruita a tavolino.
Delude solo il finale, avrei voluto vedere la povera ragazza guarita, e la bella famiglia ricomposta.
Ma non si può avere tutto dalla vita. Anzi, dal Natale.

13Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Mar Dic 28, 2021 10:49 pm

Danilo Nucci

Danilo Nucci
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Non insisto sulle sistemazioni formali da fare perché sono state già ampiamente indicate nei commenti precedenti. La storia è tenera e romantica e tu la racconti in modo semplice, a volte con un po’ di ingenuità, ma arriva diritta al cuore. Stiamo parlando del Natale e non ci sarebbe stato male un bel lieto fine che lo è solo in parte. A questo proposito mi sembra in generale che in molti dei racconti che ho letto fino a ora ci sia una specie di pudore, di reticenza, da parte degli autori a costruire un epilogo “felice” delle loro storie. Anche questo non fa eccezione e vorrei capire meglio perché.
C’è poi un elemento che mi ha un po’ spiazzato che è quello che nel passato ha determinato la storia successiva: l’abbandono da parte della ragazza. Dunque, i due si amano, lei attende un figlio da lui. Perché lei avrebbe dovuto liquidarlo senza fare il minimo tentativo di spiegarsi, limitandosi a sperare in cuor suo che sia lui a resistere e lottare contro l’abbandono? Mi pare un percorso poco plausibile e piuttosto contorto.
In ogni caso, già con le correzioni formali che ti hanno suggerito, credo che ne verrà fuori proprio un bel racconto.

14Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Mer Dic 29, 2021 11:01 am

SisypheMalheureux

SisypheMalheureux
Padawan
Padawan

Caro autore/autrice,
Non posso che concordare con i commenti precendenti, il tuo racconto ha davvero bisogno di un editing che rimetta a posto le cose. Le sviste e gli errori sono tanti e già te li hanno fatti notare. Ti segnalo un'ulteriore imprecisione, anche se meno grave forse rispetto a quelli che già ti hanno segnato: "Tumore allo stato avanzato". Quando si parla di queste malattie sarebbe meglio utilizzare il termine "stadio". Tumore in stadio avanzato. Oppure "in fase terminale". 
Peccato, perché in questo modo la tua storia perde molto in leggibilità. Per la trama nulla da dire, è una classica fiaba di Natale perfettamente in tema con il concorso. Annche se, ci chiediamo come mai Lorella sia sola (non ha famiglia?), come mai abbia deciso di non rivelare nulla al padre del bimbo (va bene la paura iniziale ma per 7 anni? Insomma, abitava a pochi km di distanza lui, mica era scappato in Messico). E anche il tema del tentato suicidio della (futura) madre trovo che sia trattato con un po' troppa superficialità. Insomma, mi dispiace ma non mi ha convinto. A rileggerci, spero.


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"Stirpe miserabile ed effimera, figlio del caso e della pena, perché mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggiosissimo non sentire? 
Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è morire presto."

15Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Mer Dic 29, 2021 2:44 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Evito di ripetere quanto hanno già scritto abbondantemente coloro che mi hanno preceduto in merito alla forma e ai refusi di vario genere: se sei tra coloro sbarcati di recente qui in DT, posso consigliarti di non scoraggiarti e di non rimanere male per i vari appunti che ti vengono mossi, sono fatti sempre in un'ottica positiva, un aiuto reciproco a crescere e a migliorarci.
Te lo dico anche perché il tuo racconto non mi è affatto dispiaciuto, può darsi che sia un po' scontato, un po' "già visto", ma è molto natalizio e al netto di qualche ingenuità, ben costruito.
Io non avrei messo la frase finale, si intuisce chiaramente dal racconto il tuo pensiero senza bisogno che sia ulteriormente esplicitato.
In conclusione, spero di rileggerti ancora nei prossimi incontri qui su DT.


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Quel bacio sotto il vischio Badge-3

16Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Gio Dic 30, 2021 8:30 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

Editing a parte, la storia non mi ha preso più di tanto. Il canovaccio è abbastanza semplice e un po' scontato. Due che si amano ma vengono divisi dal destino, cinico e baro. Solo che qui il destino non è esogeno, ma endogeno. Lei, benché incinta, dice all'innamorato di andarsene - perché lo cacci non è così chiaro e la giustificazione appare piuttosto debole, lo caccia per paura di perderlo. Lui che vorrebbe rimanere invece se ne va senza colpo ferire. 
I due poi nel più classico dei melodrammi si ritrovano quando oramai è troppo tardi. 
Insomma devi sicuramente fare tesoro delle osservazioni linguistiche che ti sono state avanzate. Ma anche la trama è a mio avviso da rivedere completamente.

17Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Ven Dic 31, 2021 2:41 pm

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Mammamia l'ansia che mi buttano addosso le storie che parlano di malattie incurabili.
Faccio sempre fatica a leggerle.
Ma a parte questo personalissimo limite.

L'effetto fiaba della storia è forte, è forte perché affida alla pura casualità lo svolgimento dei fatti. Il ritrovarsi di Luca e Lorella (da ora, L&L), la semplicità con la quale viene trattato il tema della separazione prima, della povertà poi e della malattia infine.
Il tutto permeato da una certa dose di delicatezza che, per me, è l'aspetto più positivo del brano.

Apro parentesi e spezzo una lancia sulla plausibilità (okay, forse un pochino fiabesca) del fatto che lei, di punto in bianco, mandi via Luca e si aspetti pure che lui faccia resistenza.
Può succedere.
Sì.
Non sto a raccontare i dettagli, ma può succedere. Ti ritrovi davanti un addio, al quale se fai resistenza stai ostacolando una sua decisione e non va bene.
Se non fai resistenza, vuol dire che non te ne frega e quindi la sua scelta è giusta.
Cioè, come la fai la sbagli. Garantito.
100% chance di errore. Epperò.
Ci credo che poi le tecniche che funzionano sono quelle a base di fuoristrada, rotoli di corda e chalet abbandonati (vedasi mio commento ad altro racconto).
Ma per forza.
Io lo dico sempre che di ste cose non ne capisco nulla.
Chiusa parentesi.

Stilisticamente parlando, abbiamo detto pollice su per la sensibilità e la delicatezza con cui è stata scritta la storia.
Pollice giù invece per i tanti refusi e le scelte spesso strane di alcune costruzioni di frase.
Mi soffermo invece su un aspetto che nessuno sembra aver rilevato, che è quello temporale.
Forse non ho capito io, ci sta, ma Luca esordisce asserendo di avere 50 anni.
La storia cui fa riferimento succede "alcuni anni prima".
Ma in realtà tutta la vicenda appare molto anteriore.
L&L si lasciano quando hanno 17 anni e 7 anni dopo si ritrovano.
Cioè, 24 anni.
Alcuni anni prima = 26 anni rispetto al tempo attuale in cui Luca parla.
Non so, mi ha colpito questa cosa qua.

Chiudo.
Alla prossima!

18Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Ven Dic 31, 2021 4:29 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Fante Scelto ha scritto:Cioè, 24 anni.
Alcuni anni prima = 26 anni rispetto al tempo attuale in cui Luca parla.
Non so, mi ha colpito questa cosa qua.

Chiudo.
Alla prossima!
@Fante Scelto all'inizio anch'io mi ero confusa, prima quel "25 anni fa", poi "diversi anni fa" che parevano riferirsi forse ad un periodo precedente i 25 anni ma anche post, non è chiaro... mi sono incartata un po', confesso, poi...  vedi se i calcoli sono giusti va' Quel bacio sotto il vischio 4049221606 Quel bacio sotto il vischio 4049221606 Quel bacio sotto il vischio 4049221606
All'inizio Luca dice di avere 50 anni
il posto di lavoro gli è stato offerto 25 anni fa (un venticinque in numero..) 50-25=25
si lasciano a 17 anni e si rincontrano 7 anni dopo: 17+7=24
25-24=1 ci sta la gravidanza e un po' di conto tondo.
cioè, spero di aver capito altrimenti cerchiamo chi ci da ripetizioni di matematica


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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

19Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Sab Gen 01, 2022 3:16 pm

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Racconto delicato e di buoni sentimenti, che mi sembra scadere un poco nel banale.
Ci sono poi molte incongruenze che, pur non cambiando il sentiment del racconto, danno qualche fastidio.
Non mi addentro nella disquisizione temporale di Susanna e Fante Scelto, ma Dante cambia paese per dimenticarla… ma poi la ritrova?! È tornato lui o lei? Un caso?
Il supermercato al 25 lo trovi aperto, almeno nelle grandi città, ma una gioielleria che ti incida anche due fedi è improbabile.
Scusa ma non mi convinto del tutto.
“Oltre tutto” però mi ha colpito e non mi dispiacerebbe fosse inciso anche nelle mie fedi.

20Quel bacio sotto il vischio Empty Commento Lun Gen 03, 2022 3:43 pm

Marcog

Marcog
Padawan
Padawan

La storia mi è piaciuta, tenera e ben costruita nei tempi, sebbene non originalissima. Qualche errore ogni tanto rallenta la lettura, non mi soffermo perchè già ampiamente discusso. I personaggi sono credibili e ben tracciati, anche se il motivo per cui Lorella e Luca si lasciano è un pò debole, trovo che sia il perno su cui si appoggia la storia. Tema natalizio c'è tutto, finale ahimè amaro. Grazie!

21Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Lun Gen 03, 2022 4:09 pm

Asbottino

Asbottino
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

C'è tanto lavoro da fare su questo racconto. Ma in fondo il fatto che ci sia, e credo che tutti siamo concordi su questo, sta a significare che il racconto vale la pena di essere messo a posto.
Direi che lo spirito del Natale è molto forte, che il messaggio passa in modo prepotente nonostante gli errori, le imprecisioni. Anzi forse con lo scorrere delle righe certe imprecisioni paradossalmente restituiscono la semplicità di questa storia. Il linguaggio di Luca è simile a quello del bambino. Non dico che certi errori siano voluti, non penso, ma rendono Luca un bambino non cresciuto, uno che si nasconde nel vestito di babbo Natale per non dover ammettere di essere diventato grande, per nascondere un passato di cui si vergogna un po'.
Triste, con un finale che risolleva un po' ma non del tutto. Ecco forse a livello di trama il particolare meno convincente è l'introduzione del bambino. Quando scrivi "quel bambino mi suscitava uno strano interesse, sentivo quasi un legame" in pratica hai già spoilerato la natura di quel legame.
Come detto il consiglio è quello di insistere, di tornarci sopra. Se non ora, il prossimo Natale. ma sicuramente di non abbandonarlo.


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Quel bacio sotto il vischio Senza_10

22Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Mar Gen 04, 2022 3:23 pm

digitoergosum

digitoergosum
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao Penna. Cosa dire che.non sia già stato detto da altri? Ti hanno già detto tutto, quantomeno ciò che ho anche da solo rilevato. Refusi a parte, la storia è fiaba natalizia proprio perché improbabile. Ed è una fiaba con nemmeno un lietissimo fine. A me non piacciono i lieti "fine", ma se è fiaba è praticamente d'obbligo. Le ultime considerazioni, che estrapolate dal racconto condivido assolutamente, tolgono forza al finale che già non era proprio così coinvolgente. No problem, la prossima volta riuscirai a convincermi con un'altra prova. Grazie.

23Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Mar Gen 04, 2022 5:49 pm

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao Autore,
ho letto con piacere questo racconto, ma inoltrandomi nella lettura ho trovato molte leggerezze e un tocco d'ingenuità.
Purtroppo ci dici che lui è un cinquantenne, quindi quando si sono lasciati Luca aveva quarantatré anni e lei diciassette e quando lui inizia a lavorare come Babbo Natale lei non è ancora nata: dicendo che ha cinquant'anni mi hai scombussolato tutta la storia!
Non si capisce il perchè di questa informazione: nel testo sembra (anzi, lei lo dice!) che erano troppo giovani per affrontare una gravidanza e invece avevi appena detto che lui era già un uomo maturo!
Questa cosa mi ha creato molta confusione e tutt'ora per me rimane irrisolta: credo che a una prima scrittura tu lo avessi immaginato così, poi hai cambiato dimenticandoti di cancellare quell'informazione...
Non mi soffermo sui refusi, perchè sono davvero molti e comunque te li hanno già segnalati, mi soffermo sulla trama e sulla storia in generale: ci sono dei sentimenti davvero belli e delicati nel testo, e ti confesso che le coincidenze (ben costruite) mi appassionano davvero tanto. In questo racconto però tutto avviene troppo casualmente, l'addio viene liquidato in due righe, quando Luca è seduto per strada e la incontra fai apparire anche Dante come se fosse logico che fosse lì.
Perchè lei fa il test del DNA? Non è tra gli esami che si fanno dopo il parto e credo sia complicato farlo e comunque, nel dubbio Luca avrebbe potuto richiederlo in qualsiasi momento dopo il loro incontro: fatto alla nascita sembrerebbe che lei abbia dei dubbi su chi sia il padre.
Se non giustifichi bene la situazione non ha proprio senso che lei sia da sola, senza soldi e malata, pur essendoci un lui pronto a farsi carico di tutto.
Sembra una situazione alla Dickens, ma mentre a fine ottocento era facile imbattersi in vite al limite della miseria come questa, oggi sembrerebbe quasi una scelta, un autopunizione. 
Insomma, tutto questo per dirti che non basta saper creare una bella atmosfera natalizia (e questo testo ne è totalmente immerso), ma devono essere ben centrali i come e i perchè della vicenda e le coincidenze devono essere architettate in maniera impeccabile in modo che il lettore si convinca che quella cosa non poteva accadere se non in quel modo, altrimenti sembra che l'autore non sapesse come farla accadere senza darle un perchè.

A Susanna garba questo messaggio

24Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Ven Gen 07, 2022 12:12 am

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao
La tenerezza di un racconto, dai contenuti semplici, 
quasi d’altri tempi. 
tra tutti i racconti è una fiaba natalizia ben riuscita.
Scritto bene, in modo lineare, si legge in scioltezza.
Da un dolore enorme nasce un riscatto, non era scontato. 
la vita si prende la sua rivincita e “oltre tutto” …nonostante tutto.
Non so perché mi ha ricordato La vita è una cosa meravigliosa di Frank Capra, 
mi ha rimandata alla stessa atmosfera.

25Quel bacio sotto il vischio Empty Re: Quel bacio sotto il vischio Ven Gen 07, 2022 12:17 pm

alessandro parolini


Viandante
Viandante

Caro/a autore/autrice sicuramente tema delicato quello che hai voluto affrontare e non si può restarne indifferenti soprattutto in un periodo dell'anno in cui tutto sembra luccicare. Purtroppo, se devo essere onesto, premesso quanto sopra, la storia non si sviluppa in modo coinvolgente e il finale pare scontato. Alcuni aspetti rimangono poi in sospeso. Infine non posso non segnalare diversi errori e lacune nella scrittura. Comunque quello che hai da esprimere è importante e confido in altri tuoi scritti che mi permetteranno spunti di riflessione al pari di questo.

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