Racconto che inizia inquadrando la figura di Venanzio, che ha perso la moglie e un pò di entusiamo verso il Natale e verso gli altri. Nonostante ciò, continua a vestire i panni di Babbo Natale, e a preparare i regali per i bambini, che ormai sono diversi, più viziati.
Ci leggo il borbottio di un pensionato, disilluso, che a volte diventa anche pesante, soprtatutto nella parte centrale del racconto.
Il regalo di Natale della bambina è tenero e deliziosamente raccontato: Venanzio pensa sia l'ennesima bambina viziata, ma l'aut* lo smentisce, facendoci capire che anche lui lo trova un pò troppo prevenuto e pesante. La trama per me è ben fatta, ho trovato la lettura un pò ostica nella parte centrale, con tutti quei nomi, molto scorrevole negli altri punti, forse questa differenza non mi ha aiutato ad apprezzare pienamente il racconto. Grazie per il tuo prezioso punto di vista natalizio.
Ci leggo il borbottio di un pensionato, disilluso, che a volte diventa anche pesante, soprtatutto nella parte centrale del racconto.
Il regalo di Natale della bambina è tenero e deliziosamente raccontato: Venanzio pensa sia l'ennesima bambina viziata, ma l'aut* lo smentisce, facendoci capire che anche lui lo trova un pò troppo prevenuto e pesante. La trama per me è ben fatta, ho trovato la lettura un pò ostica nella parte centrale, con tutti quei nomi, molto scorrevole negli altri punti, forse questa differenza non mi ha aiutato ad apprezzare pienamente il racconto. Grazie per il tuo prezioso punto di vista natalizio.